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Leonardo torna in utile nel primo trimestre: ordini +10,8%, bene gli elicotteri e la divisione velivoli

Confermata la guidance 2022 – Profumo: “Siamo su un nuovo sentiero di crescita, ma è troppo presto per valutare l’impatto della guerra. Ci potranno essere delle opportunità”

Leonardo torna in utile nel primo trimestre: ordini +10,8%, bene gli elicotteri e la divisione velivoli

Leonardo archivia il primo trimestre con un utile netto di 74 milioni di euro, contro la perdita da due milioni registrata nello stesso trimestre 2021. I ricavi, pari a 3,006 miliardi, sono in crescita dell’8% grazie alla performance degli elicotteri e dai maggiori volumi di produzione della divisione velivoli. Lo fa sapere il gruppo in una nota.

Sul versante della redditività, il risultato operativo Ebita cresce a 132 milioni (+39%) con un sensibile incremento in tutti i settori di business. Il free operating cash flow, negativo per 1.080 milioni, registra un miglioramento rispetto ai -1.422 milioni del primo trimestre 2021. L’indebitamento netto cresce a 4.788 milioni da 3.122 milioni a fine dicembre. Leonardo nella nota spiega che il dato sull’indebitamento, pur riflettendo l’acquisto della partecipazione del 25,1% nella società tedesca Hensoldt (per 606 milioni), risulta superiore di soli 148 milioni rispetto al primo trimestre 2021 grazie al netto miglioramento del flusso di cassa.

Profumo: “Confermata la guidance 2022”

Secondo l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, “il business difesa/governativo conferma nel periodo un buon livello di ordini, con ricavi e redditività in crescita e un flusso di cassa in miglioramento. Siamo ben posizionati nei programmi di cooperazione europea e in quei mercati in cui si prevede l’incremento della spesa per la difesa. Queste considerazioni confermano le prospettive e la guidance 2022”, che prevede ricavi per 14,5-15 miliardi e una redditività in aumento con un Ebita di 1.180-1.220 milioni a fine esercizio.

Leonrado: ordini in crescita, fra i settori bene gli elicotteri

Leonardo rivela quindi che gli ordini, pari a 3.789 milioni crescono del 10,8% rispetto al primo trimestre del 2021. Il portafoglio a 36.278 milioni assicura una copertura in termini di produzione leggermente superiore a 2,5 anni. Il settore degli elicotteri mostra una performance generale positiva ed evidenzia valori in crescita, coerentemente con le attese del piano.

Nell’elettronica per la difesa il trimestre è caratterizzato da performance commerciale allineata rispetto al periodo a confronto, con volumi anch’essi sostanzialmente in linea. La redditività è in aumento in tutte le principali aree di business della componente europea e in Leonardo DRS, che continua a confermare la tendenza di crescita previsto a piano.

Il comparto aeronautico evidenzia un’ottima performance del business difesa, registrando, inoltre, i primi segnali di ripresa nel settore del trasporto regionale, con il consorzio GIE-ATR che incrementa consegne ed ordini.

Per i velivoli, Leonardo indica la consegna a Lockheed Martin di componenti per il programma del caccia F-35 (11 ali e 2 final assy), nonché la consegna di due Typhoon al Kuwait.

Per la divisione spazio, il trimestre registra un miglioramento del risultato che beneficia dei maggiori volumi di produzione e del miglioramento di redditività nel segmento manifatturiero. Nel segmento dei servizi satellitari si conferma la solida redditività già rilevata del primo trimestre del 2021.

Profumo: “Leonardo su un nuovo sentiero di crescita”

Leonardo è di “nuovo su un sentiero di crescita”, ha aggiunto Profumo nella call con gli analisti per la presentazione dei numeri del primo trimestre. “Siamo partiti bene, nonostante il primo trimestre sia quello che normalmente offre il contributo più piccolo ai risultati dell’anno, abbiamo ottenuto risultati molto buoni”. Profumo nelle sue considerazioni sottolinea con soddisfazione la revisione dell’outlook sul rating da parte di S&P da stabile a positivo: “È molto importante. Siamo in linea e riconfermiamo la guidance dell’anno”.

Quanto all’impatto del conflitto sul settore e sul gruppo, “è troppo presto per valutare – ha detto ancora Profumo – ci potranno essere delle opportunità, ma l’impatto per noi presumibilmente andrà oltre quest’anno nel medio-lungo termine. Nel 2023 si dovrebbe fare chiarezza sull’allocazione delle risorse per la difesa nei vari paesi”.

L’Italia, ricorda il top manager del gruppo, ha dichiarato l’impegno di portare al 2% del Pil la spesa per la difesa entro il 2028: “È importante quindi capire la distribuzione delle risorse e poi i programmi nei quali saranno allocate”, anche se “l’Italia è relativamente piccola per noi: in termini di fatturato vale il 17%”.

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