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Legge elettorale: al Senato ok alle 5 fiducie

L’aula di palazzo madama, tra urla e schiamazzi, ha approvato i cinque voti di fiducia posti dal governo. L’approvazione definitiva domani mattina, giovedì. Le motivazioni del presidente emerito Giorgio Napolitano che ha votato sì pur con le perplessità sul ricorso alla questione di fiducia.

Legge elettorale, il Senato ha votato sì alle cinque questioni di fiducia poste dal governo di Paolo Gentiloni. Il provvedimento ai avvia così all’approvazione definitiva domani mattina, giovedì, con le dichiarazioni di voto e la votazione finale sul Rosatellum Bis.

Tra urla, schiamazzi e messe in scena di dubbio gusto, dentro e fuori dal Palazzo, soprattutto da parte dei M5S, il destino del Rosatellum bis è dunque segnato. L’aula di palazzo Madama ha votato la fiducia al governo sugli articoli 1,2,3 4 e 6 del provvedimento. L’articolo 5 era stato approvato con il voto elettronico semplice. Stabile la maggioranza che ha sostenuto la nuova legge elettorale passata con 150 sì e 60 no, più o meno in fotocopia, nel corso delle diverse votazioni. Solo sull’articolo 6, l’ultimo, i voti sono stati 145 sì e i contrari 17, su 172 presenti e 162 votanti. A favore hanno votato Pd, Ap e Ala oltre ad alcuni senatori delle Autonimie.

Nel corso delle votazioni, dove non sono mancate proteste e clamori, da segnalare l’intervento del presidente emerito Giorgio Napolitano che, dopo avere motiva le sue perplessità e dubbi riguardo alla scelta di porre la fiducia, ha però poi votato a favore del governo. “Mi pronuncio, con tutte le problematicità e le riserve che ho motivato – ha dichiarato Napolitano in aula – per la fiducia al governo Gentiloni, per salvaguardare il valore della stabilità, per consentire, anche in questo scorcio di legislatura, continuità dell’azione per le riforme”.

Domani mattina, giovedì, l’approvazione definitiva della legge elettorale.

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