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Le Borse tirano il fiato, Fca e Telecom in recupero

Dopo due giornate di passione i listini europei riprendono terreno – Bene Fiat Chrysler e tlc, Piazza Affari è sostenuta da banche e titoli industriali – Debole Fincantieri dopo l’affare con Saint Nazaire – Il dollaro si indebolisce sull’euro – Acquisti sui bond periferici: rendimento sui Btp mai così basso da marzo.

Le Borse tirano il fiato, Fca e Telecom in recupero

Finale di settimana in ripresa per i mercati europei. Passano per il momento in secondo piano le traversie di Donald Trump, già in volo verso l’Arabia Saudita.

A Milano l’indice Ftse Mib sale dello 0,8%, attorno a quota 21.500 punti. In terreno positivo gli altri listini: Parigi e Madrid +0,7%, Francoforte +0,4%. Londra sale dello 0,3%. L’indice Stoxx 600 segna +0,6%
circa ma è in calo di oltre l’1% sulla settimana, la più negativa da novembre.

A favorire la ripresa del Vecchio Continente contribuiscono le parole di Mario Draghi, il quale ha spiegato che la crisi è alle spalle e che la ripresa nella Ue è sempre più ampia.

Il dollaro si indebolisce a 1,114 contro l’euro, da 1,110 della chiusura precedente. 

Acquisti sui bond periferici. Il rendimento del Btp decennale scende di 5 punti base, a 2,10%, il livello più basso da inizio marzo. Bund tedesco a 0,36%. Anche i titoli portoghesi hanno visto un balzo in termini di prezzo, con il rendimento del decennale di riferimento sceso al minimo di 7 mesi, a 3,154%.

In rialzo il petrolio, a meno di una settimana dal vertice Opec che dovrà prolungare l’accordo sui tagli alla produzione. Da inizio marzo il prezzo del Brent ha oscillato tra oltre 56 dollari a meno di 47 dollari, in un altalenarsi di convinzioni sulla capacità dei Paesi del cartello e di altri produttori di bilanciare la crescita dell’offerta Usa. Eni +0,7%, Saipem +0,6% e Tenaris +0,4%.

Recuperano i titoli delle società più legate al mercato brasiliano. Telecom Italia avanza dello 0,6%: per Banca Imi ogni fluttuazione del 5% del cambio euro/real implica un’oscillazione dell’1,2% nella valutazione della società.

Bene anche Telefonica (+1,94%) e la francese Casino (+1,25%). Nelle Borse europee i rialzi maggiori sono dei titoli dell’Automotive (Stoxx del settore +0,9%) e delle Costruzioni (+0,9%). Fiat Chrysler recupera il 2,7% dopo avere cumulato nelle precedenti due sedute una perdita dell’8%.

A Piazza Affari avanzano i titoli industriali: Leonardo +1,6%, Brembo +2,3%, Stm +0,9%. Cnh Industrial +1,1% sull’onda dei dati positivi di vendita della concorrente Caterpillar. 

Nel settore costruzioni, Buzzi sale del 2,4%: Berenberg ha alzato il giudizio a Buy da Hold e il target price a 27,20 euro da 23,4 euro.

Continua la corsa del risparmio gestito: nel 2016 il sistema dei fondi ha registrato 200 mila sottoscrittori in più. La raccolta netta dei primi tre mesi ha totalizzato 27,8 miliardi di euro, quasi il quadruplo rispetto ai 7,5 miliardi dell’ultimo trimestre del 2016. Il patrimonio netto ha raggiunto il nuovo record di 1.984,4 miliardi di euro dai 1.943 miliardi di fine 2016. Anima +2,9% e FinecoBank +1,6%. 

Tra le assicurazioni, Generali +0,8%, UnipolSai +1,5%. Positive le banche europee: Unicredit +1,8%, Ubs +1,2%, Banco Santander +0,7%. Bene anche Intesa (+0,7%), Banco Bpm (+1,3%) e Ubi (+2,1%).

Nel lusso brillano Ferragamo (+2,2%) e Yoox (+1,2%). Balza a Zurigo Dufry dopo che Richemont ha acquisito una quota del 5% nella compagnia.

Enel sale dello 0,5%. A2A +1,9%: secondo indiscrezioni, la società si è affidata a Rotschild per valutare se uscire dall’avventura in Montenegro, attraverso la cessione del 41,7% detenuto in Epcg entro la fine dell’anno. 

Negativa Fincantieri (-0,2%), che ha firmato l’acquisizione dei cantieri francesi Stx France: per il 66% del capitale pagherà 79,5 milioni di euro.

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