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Le banche rilanciano la Borsa: Piazza Affari guadagna l’1,4%

Piazza Affari chiude la settimana in rialzo, mentre lo spread si ferma a 295 punti – Tra le blue chips il miglior titolo è quello di Ubi (+5,15%), ma tutto il mondo del credito è in progresso – Bene anche Fiat – Telecom paga la riduzione del dividendo, ma il mercato dimentica il taglio del debito – Male Saipem (-1,51%) – Euro stabile – Ok al bilancio Ue.

Le banche rilanciano la Borsa: Piazza Affari guadagna l’1,4%

“Deal done”. L’accordo sul bilancio dell’Unione europea è stato trovato. Per l’Italia, assicura Monti, è soddisfacente e prevede 400 milioni per l’occupazione giovanile. Il Premier ha ricordato che gli obiettivi da lui indicati alla vigilia erano due: “Assicurare le risorse indispensabili per le priorità decise a livello comunitario” e “una maggiore equità nel contributo finanziario di ciascun Paese”.

Intanto, le Borse europee consolidano i rialzi. Milano sale dell’1,40%, con lo spread Btp-bund che chiude in area 295 punti. La settimana prossima, martedì, il Tesoro offrirà Bot a 12 mesi per 8,5 miliardi. Bene anche le altre Borse europee: Francoforte +0,81%, Parigi +1,35%, Londra +0,57% e Madrid +2%.

La giornata si era già aperta positivamente grazie ai dati sulla bilancia commerciale cinese. Nel mese di gennaio le esportazioni dalla Cina sono cresciute del 25% sullo stesso mese del 2012, superando le previsioni degli economisti che indicavano una crescita del 17%, mentre le importazioni sono salite del 28,8%.

Positiva anche Wall Street, spinta dal dato sul deficit commerciale di dicembre migliore delle attese. Il disavanzo è sceso inaspettatamente a 540,4 miliardi, segnando la contrazione maggiore in quasi quattro anni, a causa del calo delle importazioni di petrolio scese al livello più basso degli ultimi dieci anni.

Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones saliva dello 0,32% e il Nasdaq dell’1,15%. Sui listini fari accesi su Linkedin che, dopo la trimestrale migliore delle attese, balza del 19%. Indicazioni 2013 meglio delle attese e Apple sale dell’1,9% dopo che un fondo ha chiesto alla società di distribuire la liquidità. Scende del 5% nonostante i conti che hanno battuto le attese con un utile del quarto trimestre in crescita del 66% grazie in particolare al buon andamento delle attività di rating.

Il petrolio Wti scambia a 96,30 dollari al barile (+0,50%) mentre il Brent ha toccato i 118,41 dollari,ai massimi da maggio, sulla domanda cinese più forte, la minore offerta dell’Opec e le tensioni in Nord Africa. L’euro/dollaro scende a 1,3373.

A Piazza affari il Ftse Mib è trascinato dalle banche: Ubi banca +5,15%, Bpm +4,07%, Mediobanca +4,03%, Unicredit +3,40%. Bene anche Fiat +2,88%, in sintonia con il comparto dell’auto europeo spinto dai buoni dati cinesi.

L’Italia invece prende atto dei dati sconfortanti del 2012: l’Istat ha rilevato che nella media annua del 2012 l’indice grezzo della produzione industriale è al livello più basso dal 1990, a 82,9 con un calo del 6,7% rispetto al 2011, la peggior variazione annua dal 2009. A cui si aggiunge la stima del Centro studi di Confindustria che stima per gennaio un “modesto incremento” della produzione industriale a gennaio (+0,2%) e “una dinamica modesta” anche nei prossimi mesi.

Sul Ftse Mib in rosso solo due titoli: Saipem -1,51% e Telecom Italia, che paga il taglio del dividendo di questa primavera a 1,97 centesimi di euro per le azioni ordinarie e a 3,07 centesimi per le risparmio. Lo scorso anno Telecom aveva pagato una cedola di 4,3 centesimi per le ordinarie e di 5,4 centesimi per le risparmio.Buzzi Unicem (+0,38%) ha deliberato di avviare la procedura per esercitare il diritto di acquisto sul capitale della controllata tedesca Dyckerhoff non ancora in suo possesso (Buzzi ha il 96,64%). L’operazione dovrà essere approvata dall’assemblea di Dyckerhoff, che si prevede “possa tenersi nel mese di luglio 2013”.

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