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Lazio-Juve ma anche Fiorentina-Milan e Napoli-Atalanta: c’è l’Europa nell’uovo di Pasqua

Tre anticipi molto intriganti nel sabato di Pasqua: tre sfide che hanno in palio la Champions o l’Europa League. Curiosità peril debutto sulla panchina della Lazio dell’ex Tudor

Lazio-Juve ma anche Fiorentina-Milan e Napoli-Atalanta: c’è l’Europa nell’uovo di Pasqua

Dritti alla meta. Archiviata la sosta per le Nazionali, l’ultima fino agli Europei di giugno, il campionato riparte per non fermarsi più fino al traguardo. Il rush finale, decisivo per tutti gli obiettivi, inizia da questo strano turno prepasquale diviso tra oggi e lunedì, subito arricchito da big match importanti come Lazio-JuventusFiorentina-Milan e Napoli-Atalanta, molto indicativi per una corsa all’Europa ancora lontana dall’essere definita.

Lazio – Juventus (ore 18, Dazn)

La sfida dell’Olimpico è davvero stuzzicante, vuoi perché Lazio-Juventus lo è a prescindere, vuoi per l’esordio di Tudor sulla panchina biancoceleste, o per vedere se Allegri sarà riuscito a scrollarsi di dosso la negatività degli ultimi due mesi. Da qualsiasi angolazione la si voglia vedere, trattasi di gara per cuori forti, tanto più che le due si ritroveranno già martedì per la semifinale d’andata di Coppa Italia, questa volta a Torino. C’è grande interesse anzitutto su Tudor, subentrato a Sarri durante la sosta e desideroso, oltre che bisognoso, di incidere subito. Il calendario, del resto, non gli concede tempo, visto che dopo il doppio confronto con la Juve gli toccherà il derby con la Roma: l’en-plein lo porterebbe subito nel cuore della piazza, ma soprattutto in piena corsa per l’Europa che conta, mentre uno o più passi falsi lo costringerebbero a pensare già alla prossima stagione. Anche Allegri però ha ottimi motivi per fare risultato, visto che gli ultimi due mesi stanno sporcando l’ottimo lavoro del girone d’andata. Ma dal pareggio con l’Empoli del 27 gennaio la sua Juve ha smarrito la rotta, raccogliendo solo 7 dei 24 punti a disposizione: un ruolino decisamente negativo e il fatto che la Champions sia ancora al sicuro (ma non blindata) non basta a rasserenare il clima, piuttosto pesante come si è visto nell’ultima gara col Genoa. Urgono vittorie, da una parte e dall’altra, il che vuol dire che qualcuno, al termine della sfida, sarà tutt’altro che felice.

Allegri: “Contento per la fiducia della società, ma sono concentrato sul rush finale”

“Tudor ha fatto bene a Verona e Marsiglia, troveremo una Lazio diversa da quella di Sarri – ha spiegato Allegri in conferenza stampa –. Non so se gli basteranno due settimane per cambiare la squadra, comunque dobbiamo affrontarli sapendo che saranno mentalmente più aggressivi ed essere focalizzati sul finale di stagione. Abbiamo buttato tanti punti di vantaggio che avevamo sulle quinte, ora bisogna essere realisti: abbiamo fatto solo 13 punti nel girone di ritorno, ma ci sono ancora 9 gare per consolidare la qualificazione in Champions, inoltre c’è anche la Coppa Italia. Il mio futuro? Ora pensiamo solo agli impegni, sono contento che la società mi abbia confermato la fiducia, ma non avevo dubbi perché stiamo lavorando e la dirigenza starà programmando il futuro. Ora però bisogna essere concentrati sul presente, sarà dura nel rush finale perché abbiamo diversi scontri diretti e abbiamo perso tanti punti sulle inseguitrici”.

Tudor: “Grato alla Juve, ma non vivo di passato: daremo il massimo”

“Le sensazioni sono sempre positive, vogliamo sempre dare il massimo per gioire e vincere di squadra – ha replicato Tudor –. Sono grato alla Juve, compagni, allenatori e dirigenti mi hanno fatto diventare il professionista e l’uomo che sono ora. C’è rispetto per il passato, ma non si vive solo di quello perché il calcio è crudele. Saranno belle emozioni, una gara contro un avversario importante, ma dall’altra parte è una partita come tutte, va preparata in modo giusto. Un allenatore pensa a schierare i giocatori per dare quello che lui è, la squadra deve essere lo specchio dell’allenatore, anche se serviranno tempo e pazienza per raggiungere questa trasformazione: proverò a fare in fretta, ma non sarà così immediata. Le motivazioni sono sempre alte, questa volta un po’ di più solo perché è il debutto”.

Lazio – Juventus, le probabili formazioni

Lazio (3-4-2-1): Mandas; Gila, Romagnoli, Casale; Felipe Anderson, Guendouzi, Cataldi, Marusic; Luis Alberto (Pedro), Zaccagni; Immobile

Allenatore: Tudor

Squalificati: Pellegrini

Indisponibili: Patric, Rovella, Provedel

Juventus (3-5-2): Szczesny; Rugani, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Iling Junior; Chiesa, Kean

Allenatore: Allegri 

Squalificati: Vlahovic, Fagioli, Pogba

Indisponibili: Alcaraz, Milik, Kostic, Alex Sandro

Fiorentina – Milan (ore 20.45, Dazn e Sky)

Atmosfera bollente anche a Firenze, dove andrà in scena un Fiorentina-Milan dai mille significati. In casa viola, in primis, c’è voglia di far bene per omaggiare Joe Barone, la cui scomparsa ha fortemente toccato tutto l’ambiente (il Franchi, non a caso, sarà esaurito), ma anche il fronte rossonero ha ottimi motivi per cercare i 3 punti. Il secondo posto, puntellato prima della sosta, dà un pizzico di serenità in più in vista del finale di stagione, nel quale peserà molto anche l’Europa League, ad oggi primo obiettivo del club, così come il derby del 22 aprile. La missione, non dichiarata ma reale, è di rimandare il più avanti possibile la festa scudetto dell’Inter, il che significa vincere le prossime quattro, scontro diretto compreso. I tre punti a Firenze, insomma, sono quasi obbligatori, anche se tutt’altro che facili: la Fiorentina di Italiano ha vinto gli ultimi due confronti casalinghi contro il Diavolo, confermandosi vera e propria bestia nera di Pioli e proverà a ripetersi pure questa volta, nel tentativo di tener vive le speranze di Europa. C’è poi l’incognita sosta, sempre severa con chi ha tanti nazionali in giro per il mondo, senza dimenticare che il tecnico rossonero dovrà fare a meno dello squalificato Theo Hernandez, non certo uno qualunque. Le insidie, insomma, sono tante, ma è giusto ricordare anche i punti di forza di un Milan in grande spolvero, reduce da cinque vittorie consecutive tra campionato e coppa e deciso a migliorare ulteriormente i propri numeri, a cominciare da oggi.

Pioli: “Si parla troppo di futuro, io penso solo alla Fiorentina”

“Non è un caso se contro di loro soffriamo sempre, hanno qualità e anche l’ambiente influisce al pari delle caratteristiche tecniche che hanno – il monito di Pioli -. In casa in questa stagione hanno perso solo con l’Inter, saranno aggressivi con gli esterni, alti e bassi, che spingeranno molto. Le soste poi sono sempre imprevedibili, ma credo che questa volta le cose andranno diversamente: chi non c’era, infatti, è tornato bene. Inizia finalmente il periodo decisivo, devono salire di livello le nostre prestazioni. La distanza con l’Inter è reale, loro sono stati eccezionali, noi in un mese non abbiamo avuto la continuità di vincere certe partite, ma nelle ultime settimane ci siamo avvicinati. Al momento vedo 10 gare di campionato e spero 5 di Europa League, tutte sono importanti, con la Fiorentina poi abbiamo sempre avuto difficoltà. Io non guardo al futuro, voi ne avete parlato troppo nell’arco di tutta la stagione. Parlerò alla fine, adesso non penso al derby o alla Juventus”.

Fiorentina – Milan, le probabili formazioni

Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Arthur, Mandragora; Ikoné (Nico Gonzalez), Beltran, Sottil; Belotti

Allenatore: Italiano

Squalificati: Bonaventura

Indisponibili: nessuno

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Florenzi; Bennacer, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud

Allenatore: Pioli

Squalificati: Theo Hernandez

Indisponibili: Pobega, Caldara, Kalulu, Jimenez, Kjaer

Napoli – Atalanta (ore 12.30, Dazn)

A completare il quadro del sabato, oltre a Genoa-Frosinone e Torino-Monza(entrambe alle 15), sarà la sfida del Maradona tra Napoli e Atalanta. Parlare di spareggio-Champions a nove giornate dalla fine è forse eccessivo, ma qui ci andiamo molto vicini e il discorso, ovviamente, vale soprattutto per gli azzurri di Calzona, il cui margine d’errore è pressoché azzerato. Le speranze dei campioni in carica, oltre che nel Ranking Uefa (se non dovessimo ottenere il quinto posto in Champions, infatti, le possibilità sarebbero quasi azzerate), sono riposte in un calendario che li vedrà affrontare Atalanta, Roma e Bologna al Maradona, in mezzo alle sfide tutt’altro che impossibili (ma comunque insidiose) con Monza, Frosinone, Empoli e Udinese. È chiaro che gli scontri diretti diventano fondamentali, ecco perché oggi il Napoli ha un solo risultato a disposizione, pena dire addio all’Europa che conta. L’Atalanta, dal canto suo, è messa meglio in classifica (due punti in più e una partita in meno), ma è l’unica big ancora in corsa su tre fronti, il che significa dover correre senza possibilità di soste. Tra campionato (Napoli, Cagliari, Verona e Monza), Coppa Italia (semifinali con la Fiorentina) ed Europa League (doppio confronto con il Liverpool), il calendario non darà un attimo di respiro: non vincere al Maradona complicherebbe il percorso e questo a Gasperini non piacerebbe affatto.

Napoli – Atalanta, le probabili formazioni

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Traoré; Politano, Osimhen, Raspadori 

Allenatore: Calzona

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Kvaratskhelia

Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Holm, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners (Pasalic); Lookman, Scamacca

Allenatore: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: De Ketelaere

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