Condividi

Lavazza macina utili nel 2022. Fatturato +17,6%. Finalizzata l’acquisizione di MaxiCoffee

Bilancio 2022 chiuso con risultati positivi in linea con l’esercio precedente. Cresce il fatturato, cale l’utile netto (-9,5%). Sul settore pesano gli scenari macroeconomici. Crescono le vendite estere. Finalizzata l’acquisizione della società francese MaxiCoffee

Lavazza macina utili nel 2022. Fatturato +17,6%. Finalizzata l’acquisizione di MaxiCoffee

Lavazza, l’azienda torinese del caffè, ha chiuso il bilancio 2022 con risultati positivi e una redditività in linea con l’esercizio precedente nonostante lo scenario macroeconomico complicato del 2022, derivato da un forte rincaro dei costi energetici, del caffè e degli imballi. I ricavi hanno raggiunto i 2,7 miliardi in crescita del 17,6% rispetto al 2021. Il fatturato risulta in crescita sia nel canale Home sia nel canale Fuori Casa: in particolare nel canale Fuori Casa è l’effetto volume positivo (+26%) a portare la crescita maggiore sul fatturato. L’Ebitda si attesta a 309 milioni di euro (in linea con il 2021 a 312 milioni) mentre l’Ebitda margin è pari al 11,4% ( in calo rispetto al 13,5% dell’anno precedente). Ebit a 160 milioni. L’utile netto è stato di 95 milioni di euro in calo di un -9,5% rispetto allo scorso esercizio (105 milioni). La posizione finanziaria netta a fine 2022 è pari di 136 milioni di euro mentre il flusso di cassa operativo è negativo per 8 milioni di euro.

“I risultati del Bilancio Lavazza 2022 rappresentano un ulteriore traguardo per il nostro Gruppo: pur in uno scenario particolarmente sfidante, siamo stati in grado di sostenere la crescita del fatturato e mantenere la marginalità in linea con gli anni precedenti. Ciò è stato possibile grazie al forte impegno su tutti i livelli aziendali nel portare avanti una strategia di crescita internazionale insieme a una gestione di contenimento dei costi in un contesto estremamente complesso – ha commentato Antonio Baravalle, Amministratore Delegato del Gruppo Lavazza – L’attenzione del Gruppo è ora focalizzata sull’eccezionale rialzo dei costi avvenuto nell’esercizio appena concluso che condizionerà pesantemente anche l’esercizio 2023”.

Lavazza: nel 2022 aumentano le vendite estere

Guardando più da vicino il bilancio Lavazza 2022, il margine è stato sostenuto da un aumento delle vendite e da un attenta politica di gestione dei listini e un attento controllo dei costi operativi. Il Gruppo ha scelto di assorbire una quota consistente dell’aumento dei costi e di riversarne al consumo solo una parte. Inoltre, vi è stata la rinuncia al mercato russo e la mancanza di quello ucraino che valevano circa 80 milioni di fatturato. A livello geografico si assiste ad un aumento delle vendite in tutte le aree. L’Italia resta il primo con il 27% dei ricavi, la Francia vale circa il 17%, la Germania il 15%. Nel canale retail si registrato crescite in Germania (+18,1%), Stati Uniti (+14,1%), Polonia (+28%) e anche in Italia e Francia si registra una crescita rispettivamente dell’1,5% e 6,1%, dopo la flessione riportata nel 2021. Continua la crescita del segmento Beans, definito dall’azienda “come il più dinamico sul mercato”. Questo segmento registra un incremento di mercato a +1,4% rispetto al 2021 con Lavazza che guadagna un +1,5% di quota grazie a una crescita del 12% verso 2021. Nel segmento dei Single Serve (capsule), confermatosi il più competitivo, il Gruppo prosegue il proprio piano di lancio delle capsule in alluminio. Il mercato internazionale vale il 73% dei ricavi totali e Lavazza punta a crescere ancora espandendosi negli Stati Uniti e in Cina. In Cina negli ultimi tempi, il Gruppo ha aperto cento punti vendita ma l’obiettivo è quello di arrivare a mille nel 2025 grazie alla partnership firmata nel 2020 con Yum China. Negli Stati Uniti, invece, Lavazza punta a triplicare il mercato nel paese attraverso investimenti.

In ambito ESG, il Gruppo continua il proprio percorso di integrazione dei criteri nel modello di business. Continua poi a impegnarsi nella lotta al cambiamento climatico, con l’obiettivo di azzerare l’impatto delle emissioni di carbonio generate lungo l’intera catena di valore, attraverso una strategia di riduzione e compensazione delle emissioni denominata “Roadmap to Zero”. Questa strategia si articola su tre livelli di azione la misurazione dell’impatto, i piani di riduzione e i piani di compensazione. Prosegue, anche la “Roadmap del Packaging Sostenibile”, che ha l’obiettivo di rendere l’intero portfolio packaging riutilizzabile, riciclabile o compostabile entro il 2025.

Finalizzato l’acquisto di MaxiCoffee

Il 31 marzo, dopo l’approvazione della Direzione generale per la concorrenza, i consumatori e il controllo delle frodi (DGCCRF), è stata finalizzata l’acquisizione di MaxiCoffee, società francese attiva nel caffè. L’operazione era stata annunciata lo scorso 28 novembre 2022 quando Lavazza aveva presentato un’offerta vincolante per l’acquisizione del 100% del capitale societario. L’attività del Gruppo MaxiCoffee si rivolge sia a clienti privati che ad attività commerciali attraverso la sua piattaforma e-commerce, una rete di 60 punti commerciali presenti in tutta la Francia, la sua Ecole du Café e i suoi Concept Store. MaxiCoffee offre una varietà di 8000 prodotti tra più di 350 marchi differenti di cafè (in grani, macinato e in capsule) e un’ampia gamma di macchine da caffè espresso, caffettiere, macinacaffè e accessori.

“Con l’acquisizione prosegue la nostra strategia di espansione internazionale e di rafforzamento nei mercati chiave. MaxiCoffee avrà una gestione totalmente separata e autonoma, mantenendo intatto il suo modello di business di successo” ha commentato Baravalle.

Commenta