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La speculazione prende di mira l’Italia: banche e Borsa nella tempesta, spread oltre quota 470

I mercati vedono l’Italia come l’anello debole dell’Europa dopo il salvagente lanciato alle banche spagnole – I nostri gruppi creditizi sotto tiro: Unicredit cede in Borsa l’8,8% anche per l’effetto Ligresti e Intesa il 5,9% – Piazza Affari è la peggiore d’Europa (-2,79%) mentre lo spread Btp-Bund s’impenna fino a quota 473 e il decennale torna sopra il 6%

La speculazione prende di mira l’Italia: banche e Borsa nella tempesta, spread oltre quota 470

TIRO AL BERSAGLIO CONTRO L’ITALIA. BTP AL 5,97%

PIAZZA AFFARI LA PEGGIORE D’EUROPA: -2,79%

L’Italia è tornata nel mirino. E’ questa la sgradita sorpresa al termine della giornata finanziaria che doveva festeggiare il grande accordo sulle banche spagnole. In realtà, solo Milano chiude con il segno rosso. L’indice FtseMib scende del 2,79% a 13.070 punti mentre tutte le altre Borse sono rimaste positive: fin quasi alla fine per poi subire la sindrome Italia. Londra chiude a -0,05%%, Parigi -0,29%, resiste Francoforte +0,17% e la piazza di Zurigo +0,03. La Borsa di Madrid registra -0,53% dopo i fuochi d’artificio della mattinata.

Dopo che la Spagna, al pari di Grecia, Irlanda e Portogallo ha dovuto far ricorso all’ombrello Ue per le sue banche, il mirino della speculazione antieuro ha inquadrato l’ultimo più ghiotto obiettivo: l’Italia. Un bersaglio grosso che vale l’intera posta: se salta la diga italiana, salta l’euro.

Anche Wall Street, dopo l’avvio positivo, paga dazio al nervosismo sul fronte italiano: Dow Jones -0,21% S&P 500 -0,31% e Nasdaq – 0,17%.

Il rendimento dei Btp decennali, sotto il peso di vendite diffuse, è schizzato stasera al 5,97%, dopo che nei primi scambi della mattina, quando Piazza Affari saliva del 2%, era sceso al 5,60%. Lo spread con il Bund ha oscillato nella giornata dal minimo di 420 punti al massimo di stasera di 467 punti.

Nel pomeriggio c’è stata una raffica di passaggi in asta di liquidità per eccesso di ribasso che ha investito, tra gli altri, Unicredit, Mps, Finmeccanica e Mediaset. Il ribasso si è abbattuto sulle banche di Piazza Affari: Unicredit scende del 6,5%, Intesa -5,92%, MontePaschi -5,25%, Banco Popolare -5,92%, Mediobanca -5%.

Precipitano i titoli coinvolti nel braccio di ferro tra la famiglia Ligresti e le banche. Fonsai perde il 10,33%, Milano Assicurazioni l’8,7%. Anche Unipol scende del 5,4%.

Enel è in ribasso del 2,8%, Enel Green Power -4,14%.

Le blue chip, con l’eccezione di Pirelli + 0,63% soffrono l’effetto Paese: Telecom Italia -4,51%, Parmalat -4,35%, StM -2,55%. Finmeccanica -4,01%.

Fiat scende del 3,78%,. Da notare che in Europa l’indice Stoxx del settore auto sale dello 0,9%, con Volkswagen che avanza del 2%.

Le assicurazioni europee guadagnano lo 0,9% e Axa sale del 2%. Al contrario Generali segna 2,61%.

Tengono i titoli del lusso: Ferragamo +0,37% e Luxottica +0,42%, ma a Parigi Lvmh marcia a velocità più che doppia (+1,8%). in questo momento). Segnano il passo le banche con Bper a guidare i cali (-2,93%), seguita da Mediobanca (-2,54%) e Unicredit (-2,42%), gli istituti più esposti su Premafin (-5,48%) e Fonsai (-7,01%). Scivola Telecom (-3,15%)

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