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La soluzione al debito Usa: una moneta di platino da 1 trilione di dollari

Per risolvere il problema dell’estensione del lilite al debito pubblico, Obama potrebbe ricorrere a un espediente: una legge che dà facoltà di emettere monete di platino nella denominazione preferita – Tecnicamente, quindi, il Tesoro Usa potrebbe dire alla zecca di emettere una moneta di platino da mille miliardi (un trilione) di dollari

Il problema è noto: il Congresso americano deve approvare una estensione del limite al debito pubblico, e se non lo fa l’intera macchina statale si arresta per mancanza di fondi. La decisione dovrebbe essere scontata, dato che la necessità di finanziarsi dipende da leggi di spesa e di entrata già approvate dal Congresso. Ma la maggioranza repubblicana alla Camera fa, artatemente, del limite al debito un’arma di ricatto per promuovere i tagli di spesa che predilige.

Vi sono due possibilità, per Obama, di sventare questa prevaricazione. La prima è quella, sostenuta da alcuni costituzionalisti, che prevede il superamente del limite bypassando il Congresso, con un ‘Executive Order’ del Presidente. La questione è controversa. La seconda prevede lo sfrontato – ma legale – ricorso a una legge che dà facoltà al Tesoro di emettere monete di platino nella denominazione preferita. Tecnicamente, quindi, il Tesoro Usa potrebbe dire alla zecca di emettere una moneta di platino da mille miliardi (un trilione) di dollari e depositare la moneta presso la Fed. In questo modo verrebbero ‘pagati’ e annullati almeno i titoli pubblici posseduti dalla Fed. Chiaro, si tratta di un artificio. Ma è egualmente un artificio l’uso, da parte dei repubblicani, del limite al debito come arma di ricatto. Come ha scritto il premio Nobel Paul Krugman, fra un artificio benigno e un artificio vile, la scelta dovrebbe essere chiara.

http://www.theage.com.au/business/world-business/us1-trillion-coin-debt-solution-gains-currency-20130108-2cdn4.html

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