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La nuova Bpm sfida Bankitalia: Chiesa resta dg con pieni poteri

Oggi il comitato di sorveglianza eleggerà il comitato di gestione, che sarà composto da Claudio De Conto, Andrea Bonomi, Dante Razzano, Alessandro Foti e Davide Croff – Tutti esterni, come esigeva Banca d’Italia, ma non è detto, tra l’altro, che il futuro consigliere delegato sia scelto nella cinquina.

La nuova Bpm sfida Bankitalia: Chiesa resta dg con pieni poteri

Enzo Chiesa resta l’uomo forte della Banca Popolare di Milano. La Borsa prende atto che (Bpm- 4,5% ) è ancora a metà del guado. Ecco, in sintesi, l’esito di una giornata di febbrili consultazioni (presente anche l’ad di Mediobanca Alberto Nagel) in cui si è deciso di stringere i tempi per rispettare la tabella di marcia dell’aumento di capitale.

Enzo Chiesa , che non entra nel comitato di gestione resta direttore generale della banca con pieni poteri. I vertici dell’istituto hanno deciso così di eludere nella sostanza se non nella forma le indicazioni in arrivo dalla Banca d’Italia. Anche dopo l’aumento, infatti, Chiesa resterà, così come hanno deciso gli Amici, l’uomo forte di piazza Meda.

Intanto oggi il comitato di sorveglianza eleggerà il comitato di gestione, che sarà composto da Claudio De Conto, Andrea Bonomi, Dante Razzano, Alessandro Foti e Davide Croff. Tutti esterni, come esigeva Banca d’Italia, probabilmente insoddisfatta dalla tenacia con cui viene difesa la “continuità” in piazza Meda. Non è detto, tra l’altro, che il futuro consigliere delegato sia scelto nella cinquina.

Per ora la cosa più importante era far decollare entro il 31 ottobre l’aumento di capitale, prima che si sbriciolasse il consorzio di garanzia allestito da Banca d’Itala: diverse banche straniere, infatti, hanno fatto sapere che non rinnoveranno l’impegno dopo il 31 ottobre. Piazzare titoli della Bpm è oggi ancora più difficile che in primavera, anche perché si profila la concorrenza di altre operazioni.

In particolare, è già iniziata la corsa per far parte del consorzio per Unicredit. Nasce così l’ennesima soluzione-ponte in Bpm. Dopo l’avvio dell’aumento (che attende anche il via libera al prospetto da parte della Consob) si riprenderà in mano il dossier consigliere delegato. Allora, uno dei cinque potrebbe fare un passo indietro. Ma non sarà facile trovare un manager disposto a subire, in pratica, l’egemonia degli Amici garantita da un direttore generale forte come Chiesa.

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