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La lettera Ue non scuote la Borsa

La lettera di richiamo sul “significativo scostamento” della manovra dal pareggio strutturale bilanciata dall’impatto positivo del Pmi manifatturiero dell’Eurozona – Brilla Luxottica dopo la nomina del nuovo co-Ceo Adil Mehboob Khan – Contrastate le banche sotto pressione in vista degli stress test di domenica – Giù Pirelli dopo i dati Michelin

La lettera Ue non scuote la Borsa

A metà giornata Piazza Affari segna un sostanziale pareggio, frutto di tensioni contrapposte: pesa la lettera di richiamo in arrivo da Bruxelles per il “significativo scostamento” della legge di stabilità italiana dall’obiettivo del pareggio strutturale; in compenso, colpisce in maniera positiva il rimbalzo del pmi dell’eurozona, salito a 52,2 punti, crescendo nel comparto manifatturiero e rimanendo stabile in quello dei servizi. 

L’indice Ftse Mib guadagna lo 0,11 % a quota 19.288. Stamattina, dopo la diffusione dei dati sull’industria manifatturiera in Europa, il benchmark di Piazza Affari era arrivato a gudagnare lo 0,6%, era partito in calo di circa un punto con un minimo a 19.037 punti. Salgono di riflesso Parigi +0,31% e Francoforte +0,52%. Quasi invariata Madrid +0,06%, in terreno negativo Londra -0,36%.

Resta debole il petrolio dopo il forte aumento delle scorte americane di idrocarburi, il doppio del previsto. Il Brent passa di mano a 84,8 dollari, in lieve rialzo dello 0,2% dopo avere perso ieri l’1,7%.

Si  è chiusa stamane l’offerta del Btp Italia. L’importo totale, comprensivo degli acquisti  degli istituzionali, è pari a 7.506 milioni. Il Tesoro ha ritoccato al rialzo il tasso cedolare (reale) annuo definitivo che, dall’1,15% inizialmente previsto, sale all’1,25 per cento.

Sul listino di Piazza Affari brilla Luxottica +2,4% all’indomani della nomina di Adil Mehboob-Khan a nuovo co-Ceo dal primo gennaio 2015. Berenberg ha alzato la raccomandazione a Buy. Intanto Claudio Del Vecchio, il primogenito di Leonardo, ha smentito dissidi in seno alla famiglia: “Noi come figli, io di sicuro, abbiamo sempre rispettato la volontà di mio padre ed io ho lavorato nella ditta con passione – ha dichiarato -. A livello personale nessuno dei figli ha avuto ambizioni perché la ditta ha una dimensione tale che va guidata da un team e migliore è il team, meglio è gestita”.

Tra le società del lusso scendono Yoox -3% e Tod’s -0,8%. 

Nel segmento degli industriali scivola  Pirelli -1% in seguito ai dati di Michelin: la rivale francese ha tagliato le stime di vendita del 2014.

Fiat Chrysler -0,6%, StM -0,5%, Finmeccanica +1%.Continua la debolezza di Sogefi -3,7%, dopo la trimestrale deludente.

Andamento alterno per il comparto bancario, sotto pressione in vista dell’attivo dei risultati dell’esame Ue di domenica. Arretrano Monte Paschi -0,4% e Ubi -1%, avanza Intesa +0,3%. Unicredit -0,17%. Si va verso l’esclusiva alla cordata di Prelios-Fortress per Uccmb, la banca all’interno del gruppo che si occupa di crediti deteriorati e sofferenze.

Tra gli assicurativi, Generali +0,2% e Cattolica -0,4%. Deboli i petroliferi: Eni -0,8%. Tenaris -1%, Saipem -1%.

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