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La Juve tenta la fuga, ma il Lecce può essere una trappola

Anticipo apparentemente facile per i bianconeri, che stasera affrontano in casa la terzultima, ma in formazione rimaneggiata – Imminente lo scambio Pjanic-Arthur con il Barcellona

La Juve tenta la fuga, ma il Lecce può essere una trappola

Si riparte. La ventottesima giornata è già in rampa di lancio con Juventus-Lecce (ore 21.45), match che può lanciare i bianconeri a + 7 sulla Lazio e addirittura a + 11 sull’Inter. I risultati del turno precedente hanno spostato l’ago della bilancia verso Torino e ora i bianconeri, impegnati in casa contro la terzultima, vogliono sfruttare l’inerzia e aumentare ulteriormente il proprio vantaggio. Sulla carta l’occasione è ghiottissima, tanto più che la squadra di Liverani, oltre a essere piena di infortunati, si è dimostrata lontana parente di quella battagliera pre-Covid, regalando al Milan un pomeriggio di gol e spettacolo.

“In questo momento le partite sono tutte difficili – ha però ammonito Sarri – Dobbiamo essere bravi noi nell’approccio alle gare senza essere superficiali o presuntuosi. Il Lecce è una squadra che gioca un buon calcio e che ha fatto i risultati migliori in trasferta, dunque bisognerà scendere in campo sapendo che la vittoria è tutta da conquistare”.

Parole di circostanza quelle del tecnico bianconero, perché se è vero che ogni avversario va rispettato, lo è anche che questa sembra proprio essere una sfida tra Davide e Golia. Bisogna anche dire che pure la Juve ha i suoi problemi di formazione, specialmente sulle fasce basse, dove l’unico terzino (peraltro adattato) disponibile è Cuadrado. Gli altri sono infortunati (Alex Sandro e De Sciglio) o squalificati (Danilo), con l’inevitabile conseguenza di dover adattare qualcuno, peraltro non solo per una partita.

Il prescelto è Matuidi, che scenderà in campo nell’inedito ruolo di terzino sinistro: soluzione che può andar bene contro il Lecce, ma che alla lunga potrebbe rivelarsi decisamente inadeguata. In molti spingono per un passaggio alla difesa a 3 che risolverebbe il problema, ma Sarri crede fortemente nel suo 4-3-3 ed è molto difficile possa cambiare idea. Del resto i contorni dello scudetto sono tornati ben visibili, a patto però di non abbassare la tensione e ripetere la prestazione di Bologna.

“Non abbiamo certo un vantaggio sostanzioso – ha ribadito il tecnico bianconero – In palio ci sono ancora 33 punti, ecco perché non ha senso fare tabelle ma solo pensare a vincere più partite possibili”.

Lo spunto più interessante della conferenza di ieri è però arrivato sul mercato: le voci sullo scambio Pjanic-Arthur con il Barcellona sono sempre più insistenti, tanto che in molti si aspettano l’annuncio entro la prossima settimana.

“Il brasiliano è un giocatore del Barça, non voglio parlarne anche perché non mi è piaciuto quando il loro allenatore lo ha fatto di Pjanic – ha glissato Sarri – Ora dobbiamo pensare solo al Lecce e alle prossime partite”.

E allora concentriamoci anche noi sul campo e sulle formazioni, a cominciare dalla Juventus e dal suo 4-3-3 con Szczesny in porta, Cuadrado, De Ligt, Bonucci e Matuidi in difesa, Bentancur, Pjanic e Rabiot a centrocampo, Bernardeschi, Dybala e Ronaldo in attacco.

Sistema difensivo invece per Liverani, che pur privo di cinque giocatori (Dell’Orco, Deiola, Farias, Lapadula e Majer), tenterà l’impresa con un 5-3-1-1 che vedrà Gabriel tra i pali, Donati, Meccariello, Lucioni, Rossettini e Calderoni nel reparto arretrato, Mancosu, Tachtsidis e Barak in mediana, Falco alle spalle dell’unica punta Babacar.

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