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La Juve di super CR7 stende anche il Napoli e vola

Una prestazione mostruosa di Cristiano Ronaldo (due assist per la doppietta di Mandzukic) e un palo apre la strada alla vittoria in rimonta della Juve sul Napoli (3-1) che consolida il primato bianconero in classifica – Ma sulla Juve il fulmine a ciel sereno dell’addio di Marotta.

La Juve di super CR7 stende anche il Napoli e vola

Provate a fermarla, se ci riuscite! Lo scontro diretto dello Stadium finisce 3-1, ovviamente per la Juventus, e ora la classifica è tanto chiara quanto impietosa. Bianconeri primi a punteggio pieno, Napoli secondo (ma questa sera il Sassuolo, in caso di vittoria, lo scavalcherebbe) staccato di ben 6 punti. Un’enormità considerando che sono passate appena sette giornate, ma a guardar bene il distacco ci sta tutto. Troppo forte per tutti questa Juve, anche per gli azzurri di Ancelotti, che pure hanno fatto la loro figura passando in vantaggio per primi e creando problemi anche nella ripresa, nonostante l’espulsione (doppio giallo) di Mario Rui. La ricetta per battere Allegri però non è ancora stata inventata, del resto Cristiano Ronaldo ce l’ha lui e quando gioca come ieri, beh, diventa quasi impossibile per tutti. Partita mostruosa quella del portoghese e il fatto che il suo nome non compaia sull’elenco dei marcatori è ulteriore nota di merito. CR7 ha fatto due assist, colpito un palo da cui è nato il gol del 2-1 e fatto vedere i “sorci verdi” a tutta la difesa del Napoli, offrendo la miglior prestazione da quando è arrivato in Italia. A beneficiarne, in particolare, Mario Mandzukic, autore di due gol decisivi, il primo di testa (26’, assist di Ronaldo), il secondo a porta vuota a correggere un palo del portoghese (49’). Doppietta scaccia-fantasmi quella del croato, perché l’inizio del match era stato di matrice azzurra, tanto da avere la sensazione che il colpaccio fosse possibile. Prima un palo di Zielinski, poi il gol di Mertens (10’): Napoli padrone dello Stadium, peccato però che lo schiaffo abbia svegliato la Juve. E quando nel secondo tempo gli azzurri sono rimasti in 10 per l’espulsione di Mario Rui, ecco che i 3 punti hanno preso decisamente la strada di Torino, anche perché, nel frattempo, Callejon ha sprecato la palla del 2-2 a tu per tu con Szczesny e Bonucci ha insaccato in rete l’ennesimo assist di Ronaldo (76’).

Siamo partiti male ma poi ci siamo riscattati – il commento soddisfatto di Allegri– Questa vittoria ci dà un bel vantaggio in classifica ma è ancora presto per parlare di fuga, ci serviranno ancora molte vittorie”. “Questa sconfitta non cambia niente, ci sta perdere a Torino così come potrebbe starci una nostra vittoria nel ritorno a Napoli – ha ribattuto Ancelotti. – Purtroppo siamo rimasti in 10 per alcune decisioni superficiali di Banti ma dobbiamo migliorare, sia a livello di continuità che di esperienza. I cori contro di me? Pazienza, mi consolerò guardando la Champions che ho vinto nel 2003…”. Ogni riferimento alla finale di Manchester (contro la Juve, ça va sans dire) non è puramente casuale ma da Torino non arriveranno repliche. Anche perché, a sorpresa, un pezzo di dirigenza cambierà“Il 25 ottobre scadrà il mio mandato da amministratore delegato, si sta attuando una politica di rinnovamento – ha rivelato Marotta. – Rimarrò come direttore generale area sport ma non voglio aggiungere altro. Abbiamo deciso di comunicarlo per evitare possibili uscite capziose, più avanti definiremo il tutto con il presidente Agnelli. Sono stati otto anni bellissimi, la Juventus resterà nel mio cuore”Fulmine a ciel sereno, anzi serenissimo. Perché mai come ora si ha la sensazione che nessuno, ma proprio nessuno, possa davvero strappare lo scudetto dalle maglie bianconere.  

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