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La frenata Usa raffredda le Borse

I deludenti dati macro americani e le rinnovate tensioni geopolitiche frenano le Borse – Solo rimbalzini in Europa: svetta Madrid mentre Milano chiude poco sopra la parità – Brillano Mediobanca, Bper e Cnh – Realizzi su Yoox, Campari, Recordati ed Enel – Sempre effervescente la Juventus.

Mercati prudenti nell’ultima seduta di una settimana brillante, con l’economia Usa che, nel primo trimestre 2017, cresce meno delle attese, +0,7%, mettendo a segno il peggior risultato da tre anni e una brusca frenata dei consumi. Il primo dato sul Pil dell’era Trump non sembra incoraggiante, mentre le tensioni con la Corea del Nord restano alte. Il Ftse Mib tenta il rimbalzo, ma si ferma piatto, +0,06%, 20.609 punti, con Mediobanca in spolvero (+3,88%), grazie alla promozione di Morgan Stanley. Andamento positivo per Madrid +0,5%; negativa Londra -0,46%; piatte  Parigi -0,08% e Francoforte, -005%.  L’inflazione nell’eurozona in aprile segna 1,9% e anche l’Italia fa un balzo all’1,8% su base annua, livello più alto da quattro anni.

Wall Street apre in chiaro scuro, con il Nasdaq ben intonato fino a metà seduta, grazie ad Amazon e Alphabet, casa madre di Google. In rosso invece Dow e S&P. Prosegue intanto la pioggia trimestrali con Exxon e Chevron che si avvantaggiano della ripresa del petrolio.

Oggi l’oro nero recupera un po’ terreno, dopo lo scivolone di ieri. Il Brent sale dello 0,37%, 52,01 dollari al barile. L’oro e a 1267,24 dollari l’oncia, +0,23%. L’euro torna in zona 1,09 contro il dollaro (+0,23%), mentre restano alte le tensioni internazionali, dopo l’intervista di Donald Trump a Reuters e il rischio di un conflitto “grande, grande” con la Corea del Nord, a causa del programma nucleare e missilistico di Pyongyang, anche se il presidente Usa preferirebbe una soluzione diplomatica.

Poco mosso il secondario italiano, in una seduta dai volumi sottili in vista della festività del primo maggio in cui le piazze europee saranno chiuse. Lo spread fra decennale e Bund si ferma a 196.40 punti, +0,51%, rendimento 2,29%. 

In Piazza Affari si registra la ripresa di alcuni titoli finanziari. Bper sale del 3,21%, dopo che l’ad di Unipol Carlo Cimbri ha detto ieri che i bolognesi potrebbero aumentare la loro quota nella banca modenese. Crescita di un punto percentuale per Fineco. Nel panorama svetta Mediobanca, in area 8,8 euro, ai massimi da gennaio, dopo la promozione di Morgan Stanley: “riteniamo che il mercato sottovaluti i progressi fatti nella riduzione dell’esposizione a partecipazioni in società quotate – si legge nel report degli analisti americani – la crescita nel business operativo e l’impegno del management a utilizzare il capitale in eccesso”. Target di prezzo assegnato: 10 euro per azione. Gli acquisti premiano Unipol, +2,51%, all’indomani dell’annuncio della creazione di una bad bank per i crediti deteriorati di Unipol Banca. 

In luce Stm +3,42 e Cnh +2,48%, dopo trimestrali e previsioni. Bene Prysmian +1,42%. Resta ben comprato il lusso con Ferragamo +1,69%, mentre oggi Moncelr soffre i realizzi -0,4%. In netto calo Ynap, -1,81%. Perde terreno Luxottica, -0,65%, che chiude il primo trimestre con un fatturato in crescita del 5,2% a 2,384 miliardi (+1,9% a cambi costanti), in linea con le attese degli analisti, e con un miglioramento dei margini.

Campari cede l’1,27%, dopo lo stacco della cedola e il frazionamento delle azioni approvato oggi dall’assemblea. Arretrano Saipem -1,54% e Leonardo -1,03%. Atlantia perde mezzo punto percentuale, dopo che il cda ha approvato la cessione del 10% di Aspi. La holding della famiglia Benetton ha inoltre confermato l’interesse preliminare a valutare una possibile operazione amichevole con Abertis strutturata in forma di offerta pubblica. 

Il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,84 miliardi di euro, in calo rispetto ai 3,05 miliardi della vigilia; mentre i contratti si sono attestati a 287.038, rispetto ai 325.447 precedenti. Tra i 216 titoli trattati, 99 hanno chiuso in flessione, mentre 104 azioni hanno terminato la seduta di oggi in progresso. Stabili le restanti 13 azioni. Positivi i comparti Tecnologico (+3,09%) e Beni e servizi per l’industria (+0,76%). In fondo alla classifica Immobiliare (-0,87%), Alimentare (-0,76%) e Telecomunicazioni (-0,74%). Ancora effervescente la Juventus, in un rally infinito che ha visto il valore dell’azione quasi triplicare da inizio anno, e ormai avvicinare la soglia di 1 euro.

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