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La finanza nel 2014, le previsioni Natixis Global

Dalle obbligazioni alla Fed, dal segmento High Yield ai mercati emergenti, dall’America Latina ai bank loans alle agenzie governative: ecco le previsioni per l’anno prossimo degli analisti di Natixis Global.

La finanza nel 2014, le previsioni Natixis Global

TROVARE VALORE SUL MERCATO OBBLIGAZIONARIO NEL 2014 – di Elaine Stokes, co-gestore del fondo Loomis Sayles Multisector Income Fund

Su quali segmenti del mercato obbligazionario sarà possibile individuare valore nel 2014? Crediamo vi siano buone prospettive per il segmento high yield, per le obbligazioni convertibili, per i mercati obbligazionari ex USA e per l’asset class dei bank loan. Nel 2014 gli investitori saranno chiamati ad assumere una prospettiva veramente globale, che comprenda sia i mercati sviluppati sia gli emergenti. Dovranno mettere al centro il rischio credito e ricercare i nomi che avranno maggiori opportunità di crescita, poiché saranno proprio questi titoli a resistere meglio nel contesto di mercato che dovremo affrontare.

LA FED – di Brian Kennedy, investment strategist per la strategia Obbligazionaria Multisettoriale di Loomis Sayles

Ad oggi, l’impressione è che la Fed e i mercati stiano facendo il gioco del cane che si morde la coda. La Fed deciderà se la crescita economica è sufficiente per iniziare il passaggio verso una normalizzazione della politica monetaria. Quando ciò avverrà, sarà necessario prevedere un percorso di uscita equilibrato per limitare gli impatti sui mercati. Se i dati economici dovessero migliorare e i rendimenti obbligazionari cominciassero a salire ancora prima dell’avvio del tapering, l’exit strategy della Fed potrebbe incontrare qualche difficoltà.

SEGMENTO HIGH YIELD – di Diana Monteith, director su convertibili e special situations di Loomis Sayles

Il 2014 sarà un anno difficoltoso per questo segmento, con possibilità di rendimento limitate ad alcuni particolari periodi. A livello internazionale, continueranno a verificarsi flussi in uscita dal segmento high yield e in entrata sui mercati azionari, e questo renderà difficile un ulteriore restringimento degli spread. Anche gli emittenti più rischiosi manterranno una struttura del passivo abbastanza equilibrata, cosicché gli high yield continueranno ad essere meno rischiosi nel 2014.

MERCATI EMERGENTI – di Peter Marber, responsabile mercati emergenti di Loomis, Sayles & Company
 
Il 2014 potrebbe rappresentare un ottimo anno per i mercati azionari emergenti. La maggior parte dei principali paesi in via di sviluppo – Cina, Brasile, Messico e Russia – presenta valutazioni molto basse con potenzialità di veloce ripresa. In particolare, la Russia potrebbe essere pronta per un miglioramento. Sul fronte del debito, un mix tattico tra esposizione alle obbligazioni emergenti in valuta forte e in valuta locale, con un’attenta gestione della duration, potrebbe rappresentare una buona strategia obbligazionaria per il 2014.

AMERICA LATINA – di Bianca Taylor, analista senior mercati obbligazionari governativi di Loomis Sayles

Il 2014 sarà dominato da due importanti temi per i mercati emergenti: paesi riformisti contro paesi “parassiti” ed esportatori di energia contro esportatori di materie prime. Il prossimo anno, in America Latina, probabilmente saranno il Messico e la Colombia a conseguire i risultati più incoraggianti, dal momento che entrambi si caratterizzano per un’impronta riformista e come esportatori di energia. Brasile e Perù, le cui esportazioni sono dominate dalla componente dei metalli, manterranno il passo.

MERCATI AZIONARI GLOBALI – di Lee Rosenbaum, co-gestore Loomis Sayles strategie Global Equity

Se da un lato nel 2014 potrebbe verificarsi una completa ripresa dei mercati azionari a livello regionale, dall’altro la selezione dei titoli rivestirà un ruolo centrale. L’espansione dei multipli ha giocato un ruolo fondamentale sulla performance dei titoli, sia negli Stati Uniti sia in Europa. Sta diventando più difficile individuare ulteriore spazio per un aumento. Stiamo cercando opportunità d’investimento selezionate nei paesi sviluppati. Per quanto riguarda i mercati emergenti, al momento non vediamo nessun particolare paese al centro della scena, ma abbiamo individuato un gruppo selezionato di titoli in paesi come la Russia e il Brasile di cui siamo molto soddisfatti.

MERCATI OBBLIGAZIONARI GLOBALI – di Scott Service, co-gestore Loomis Sayles strategie Global Bond

Riteniamo che nel 2014 l’attività di M&A in Europa potrebbe aumentare, e questo normalmente non favorisce particolarmente gli investitori obbligazionari. Inoltre, gli investitori più attivi, soprattutto negli Stati Uniti, stanno già facendo molto rumore con le richieste di riacquisto di azioni proprie e in merito ai dividendi. Anche questa dinamica favorisce gli azionisti rispetto ai detentori di obbligazioni.

IL SEGMENTO DEI BANK LOANS – di Kevin Perry, co-gestore delle strategie Loomis Sayles Bank Loan

Nel 2014, gli investitori inizieranno a considerare con sempre maggiore attenzione il trade-off tra rischio e rendimento che caratterizza l’asset class dei bank loans rispetto alle obbligazioni corporate. Una buona gestione sui prestiti non si misura valutando la selezione o la rotazione settoriale, ma considerando il controllo delle emissioni e implementando una costruzione dei portafogli rigorosa. La sfida, ma anche l’opportunità per gli investitori, sarà quella di trovare il gestore più competente in tal senso prima che si verifichi l’aumento dei tassi.

AGENZIE GOVERNATIVE – di Chris Harms, co-responsabile delle strategie Loomis Sayles Relative Return

Riteniamo che nel 2014 le asset class aventi come sottostanti mutui alle famiglie di recente concessione da parte delle agenzie statunitensi saranno sfavorite, e dovrebbero essere evitato o quantomeno fortemente sotto pesate nei portafogli. Non appena il mercato avrà scontato completamente il “tapering”, le dinamiche tecniche che hanno permesso a questa asset class di raggiungere ottime performance potrebbero arrestarsi, e gli spread potrebbero aumentare.

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