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La Fed avvia il tapering ma non alza i tassi e le Borse applaudono

Operazione chirurgica del presidente della Fed, che riduce gli acquisti di asset ma non i tassi – Prevista una partenza Toro per le Borse – In calo il dollaro e i rendimenti del Btp – Petrolio in bilico

La Fed avvia il tapering ma non alza i tassi e le Borse applaudono

Con un’operazione chirurgica perfetta, la Fed ha avviato la riduzione degli stimoli monetari senza danneggiare la corsa del Toro. Inoltre, ed era l’operazione più difficile, ha convinto i mercati che non è in vista un rialzo dei tassi: l’inflazione resta “transitoria”, ma la Banca centrale è pronta, se del caso, ad intervenire.

ENTRO LUGLIO BASTA STIMOLI, MA L’AUMENTO NON È SCONTATO

Entro la fine del mese, la Fed inizierà a comprare meno obbligazioni del Tesoro e meno bond collegati ai mutui sulla casa: il taglio è di 15 miliardi di dollari. La portata iniziale del tapering mensile è ritenuta in questo momento “appropriata”, ma la Fed si dice pronta “ad adeguare il ritmo degli acquisti se giustificato dai cambiamenti nelle prospettive economiche”. Immaginando di procedere a questo passo, a luglio si arriva a zero stimoli, come da previsioni. Ma la Fed ha precisato che l’annuncio non è un’anticipazione di un prossimo e inevitabile rialzo dei tassi.

Questa impostazione non dogmatica è piaciuta ai mercati: certo, i prezzi stanno aumentando più del previsto, ma ci sono buoni motivi per non traumatizzare le piazze finanziarie con una svolta drastica: vale per la Fed come per la Bce e la Bank of Japan. E non disturba il clima il possibile rialzo oggi all’ esame della Banca d’Inghilterra, in linea con quanto giù deciso dalle altre banche di Sua Maestà, cioè Canada e Australia. E così:

  1. salgono le Borse;
  2. frenano ma non tremano i mercati obbligazionari;
  3. scendono il dollaro e le materie prime;
  4. fa eccezione il petrolio, in attesa delle decisioni dell’Opec + e degli sviluppi del negoziato nucleare con l’Iran.

L’EUROSTOXX VEDE ROSA, IN USA 14 RIALZI (IN 16 RIUNIONI)

I future sull’Eurostoxx anticipano una partenza positiva per i listini dell’Eurozona; in rialzo anche quelli sulla City.

Ieri sera Wall Street ha messo a segno il rialzo numero 14 nelle ultime 16 sedute: Dow Jones +0,29%, S&P 500 +0,05%. Nasdaq +1,04%. Sale anche il Russell 2000, il listino delle medie imprese.

SALGONO LE BORSE ASIATICHE. INDICE GLOBALE AI MASSIMI

Le convincenti rassicurazioni di Jerome Powell sulla transitorietà dell’inflazione stanno dando tono alla seduta delle borse dell’Asia Pacifico, con il risultato che l’indice globale MSCI World è di nuovo sui massimi della storia. Il Nikkei guadagna lo 0,7%, il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen lo 0,9%, il Kospi di Seul lo 0,4%. La Borsa dell’India è chiusa.

MODESTO INCREMENTO DEI T-BOND

Il mercato delle obbligazioni ha reagito con un modesto incremento dei rendimenti e un irripidimento della curva dei tassi. Il rendimento del Treasury Note a dieci anni è salito a 1,60% da 1,55% della chiusura. Il differenziale tra il rendimento del 5 anni e quello del 30 anni è salito per il quarto giorno consecutivo, a 84 punti base. Il derivato che prezza l’inflazione a cinque anni è salito di due punti base, a 2,46%, circa 25 punti base sotto i massimi di periodo toccati a metà ottobre.

Il cambio non ha praticamente reagito: stamattina il cross euro-dollaro è in lieve calo, a 1,159. Il dollaro si sta apprezzando anche su yen, sterlina e corona danese.

IL PETROLIO TORNA AI LIVELLI DI AGOSTO

Tra le materie prime si è mosso molto il petrolio. L’aumento delle scorte di greggio degli Stati Uniti, tornate sui livelli di agosto, è stato accompagnato da un calo del 3,5% del Wti; stamattina il petrolio del Texas è in calo dell’1%, a 80 dollari. Secondo indiscrezioni riprese ieri sera da Dow Jones, c’è una data per la ripresa del negoziato sul nucleare tra Iran e Stati Uniti.

LAGARDE: ECCO PERCHÉ I TASSI UE NON SALIRANNO

“È molto improbabile che la Banca centrale europea aumenti i tassi di interesse l’anno prossimo”. La presidente della Bce, Christine Lagarde ha messo così le mani avanti prima che la Fed annunciasse le sue decisioni. “Nella nostra forward guidance sui tassi d’interesse abbiamo articolato chiaramente le tre condizioni da raggiungere prima di iniziare ad alzare i tassi”, ha aggiunto Lagarde, già contestata per le incertezze palesate dopo il direttorio della scorsa settimana. “Nonostante l’attuale picco dell’inflazione, l’outlook a medio termine rimane debole e di conseguenza è poco probabile che queste tre condizioni saranno raggiunte il prossimo anno”, ha aggiunto Lagarde da Lisbona, rilevando che “per noi l’attuale impennata dell’inflazione sia dovuta principalmente a fattori di natura temporanea, anche se questi fattori potrebbero mostrare un maggior grado di persistenza di quanto inizialmente stimato”.

RESPIRA IL BTP E SCENDE LO SPREAD

Il messaggio di madame Lagarde ha raccolto l’attenzione dei mercati. È proseguito il calo dei tassi sull’obbligazionario italiano. Il rendimento è sceso a 1,05% da 1.09% fino ad un minimo di 1,02%. Lo spread con la controparte tedesca ha toccato, prima delle parole di Jerome Powell, i 119 punti contro i 122 di martedì.

MILANO MAGLIA ROSA IN EUROPA

Piazza Affari è la migliore in Europa (+0,69%) e agguanta 27.377 punti base. A settembre il tasso di disoccupazione è sceso al 9,2% dal 9,3% del mese precedente, in linea con le attese. Nel resto d’Europa sono in perdita frazionale Madrid (-0,85%) e Londra (-0,4%). È piatta Francoforte, salgono Amsterdam (+0,46%) e Parigi (+0,34%), che a 6.950,65 punti supera il suo record risalente a 21 anni fa (6.944,77 punti).

TORNA A VOLARE LUFTHANSA (+7%)

Vola Lufthansa (+7%) dopo che la compagnia aerea è tornata in utile per la prima volta dall’inizio della crisi del coronavirus grazie a un allentamento delle restrizioni sui viaggi.

Fermento nel biotech. La francese Biomerieux (+2,6%) avanza sull’onda della possibile fusione con l’olandese Qiagen, attiva nella biologia molecolare.

FERRARI SUPERSTAR, VIGNA PROMOSSO DAI BROKER

Piazza Affari sale grazie alle trimestrali, a partire dal brillante esordio di Benedetto Vigna alla guida di Ferrari (+3,99%) che ha raccolto unanimi consensi tra i broker. Equita ha rivisto le sue stime: il target price sul titolo sale del 7%, a 180 euro (rating hold confermato). Anche Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo sul Cavallino Rampante da 190 a 210 euro, confermando la raccomandazione hold. Lo stesso giudizio di Intesa Sanpaolo, che ha alzato il target price da 184 a 220 euro, apprezzando le dichiarazioni del Ceo sull’acquisizione di ordini che, insieme alla presentazione di una nuova Icona a metà novembre, forniscono un forte sostegno al 2022. Anche SocGen premia la Rossa con un buy.

Trae vantaggio dal rally anche Exor (+3,42%), che in Ferrari ha ormai la prima partecipazione. Positiva anche Stellantis (+0,46%), nonostante i dati negativi delle vendite di ottobre. Secondo Equita, il mercato ripartirà con i nuovi incentivi.

LEONARDO ELETTRICA IN ATTESA DEI CONTI

Ben comprata Leonardo (+2,57%), che oggi pubblicherà i risultati del terzo trimestre. Intanto, la holding della difesa ed Elettronica, tra i principali operatori mondiali nel settore della difesa elettronica, hanno siglato un accordo che si propone di consolidare la cooperazione strategica di lungo periodo. Tra gli industriali bene anche Interpump e Buzzi.

INTESA DELIBERA L’ACCONTO SUL DIVIDENDO 2021

In lieve flessione Intesa Sanpaolo (-0,4%) dopo i pur eccellenti risultati: nei primi nove mesi l’istituto ha toccato i 4 miliardi di utili, l’obiettivo minimo per l’intero 2021. La banca ha anche approvato l’acconto dividendo (1,4 miliardi di euro) sull’esercizio 2021.

Positivi gli altri big: Banco Bpm +1,97%, Unicredit +1,68% e Mediobanca 1,28%. Deboli sia Mps -1,2% che Banca Carige -2%.

IFIS FA IL PIENO DI CREDITI NPL

Da seguire Banca Ifis (+1,77%), che ha acquisito un portafoglio Npl di crediti unsecured da Cerberus per un valore di 2,8 miliardi. Si tratta della maggiore vendita diretta in Italia in termini di dimensione nel 2021 e la più grande nella storia dell’istituto.

Nel gestito corre dopo i risultati Anima Holding (+2,73%), davanti a Fineco (+2,35%).  

RIMBALZA TIM, PRENDE IL VOLO TINEXTA

A una settimana dal cda straordinario, si risveglia Tim (+1,6%) dopo lo shock della revisione al ribasso della guidance. Prese di beneficio per Prysmian (-1,4%) dopo i massimi della vigilia.

Vola Tinexta (+7,2%) dopo l’annuncio del perfezionamento dell’acquisizione del 60% del capitale della francese CertEurope.

NELL’ENERGIA BRILLA SOLO SARAS, OGGI I DATI DI TENARIS

In rosso Diasorin (-1,47%) e i titoli del comparto petrolifero alla vigilia della riunione dell’Opec+. Tenaris a poche ore dai conti cede l’1,28%, stessa correzione per Eni.

La buona intonazione del mercato della raffinazione dà una spinta a Saras (+3,62%). Gli acquisti sul titolo sono stati stimolati anche dal giudizio degli analisti di Kepler Cheuvreux, che hanno alzato il giudizio a hold da reduce.

SI RIVEDE BIALETTI, DEBUTTO RECORD PER MEDICA

Bialetti Industrie guadagna il 6,8% circa dopo il via libera del Tribunale di Brescia al nuovo accordo di ristrutturazione del debito.

La matricola Medica strappa con un balzo del 25,5% nel giorno del debutto sull’Euronext Growth Milan.

Intercos arretra del 2,1% su prese di profitto dopo la corsa nel primo giorno di quotazione. Vola Tinexta (+7,2%) dopo l’annuncio del perfezionamento dell’acquisizione del 60% del capitale della francese CertEurope.

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