Condividi

La Fed accelera: presto tassi più alti e meno liquidità. Le Borse tremano e lo spread corre

La Federal Reserve fa tremare le Borse: presto alzerà i tassi e ridurrà la liquidità – Ue e Usa preparano nuove sanzioni contro Mosca, mentre Putin reagisce con la battaglia del grano

La Fed accelera: presto tassi più alti e meno liquidità. Le Borse tremano e lo spread corre

Tremano le Borse dopo le parole di Lael Brainard, vicepresidente della Fed. La Banca centrale Usa, anticipa la banchiera, non solo aumenterà i tassi, ma “al più presto” comincerà a tagliare il bilancio dell’istituto, ovvero a ridurre la grande liquidità (9 mila miliardi di dollari) che alimenta inflazione e speculazione. Intanto, prosegue il duello sulle sanzioni: oggi la Ue bloccherà il carbone di Mosca (il 4% del giro d’affari sull’energia) che si avvia, causa i veti Usa sull’uso dei fondi, al default. Ma Putin si prepara a reagire con la “battaglia del grano”: il calo dell’export minaccia conseguenze drammatiche per i poveri, oltre a nuove spinte all’inflazione.

Carnival +8%, miglior titolo di Wall Street

In mezzo a tante disgrazie, spicca la voglia di normalità di mercati e consumatori. Ieri, subito dopo la rimozione di tutti i divieti sulla circolazione dei passeggeri, il colosso delle crociere Carnival ha annunciato il record storico delle prenotazioni, schizzate su a doppia cifra, mentre a Wall Street il titolo saliva dell’8%. La voglia di viaggiare (e di spendere) però si scontra con vincoli finanziari e psicologici formidabili.

Salgono i rendimenti anche in Australia, Caixin ai minimi

Anche l’Asia paga un prezzo al monito della Brainard, per giunta alla vigilia delle minute della Fed. Scendono le obbligazioni governative, soprattutto quelle dell’Australia e della Nuova a Zelanda: il decennale del bond di Canberra si porta sui massimi dal 2017 a 2,96% di rendimento, +11 punti base.

Le borse, comprese quelle che hanno riaperto dopo le festività di inizio settimana, scendono. Nikkei di Tokyo -1,8%. CSI 300 dei listini di Shanghai -0,5%. Hang Seng di Hong Kong -1,4%. Kospi di Seul -0,5%.

Le indicazioni sull’attività economica in Cine diffuse stanotte mostrano che il sistema è “in fase di contrazione”. L’indice PMI Composite di IHS Markit e Caixin, una rilevazione basata sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende di media dimensione, è sceso sui minimi degli ultimi due anni, a 43,9 punti.

Ancora su Twitter. Musk invitato nel board

Il monito di miss Brainard ha colpito duro Wall Street, provocando ondate di vendite sul finale. Ieri sera il Nasdaq ha chiuso in ribasso del 2,3%, S&P500-1,5%. Dow -0,8%.

Ancora in rialzo Twitter (+2%), che ha invitato Elon Musk (primo azionista con il 9,2%) a entrare nel board.

Stamane i future sono in lieve calo. Treasury Note a dieci anni sui massimi dal 2019: stamattina siamo a 2,61%, + 5 punti base.

Corre il dollaro, i T bond al 2,61%

Dollaro in forte apprezzamento su quasi tutte le controparti. L’euro dollaro è in calo dello 0,6% ieri in chiusura, stamattina è a 1,089, sui minimi delle ultime tre settimane.

Il petrolio WTI stamattina tratta a 101,5 dollari il barile. Brent 106 dollari.

In attesa dei verbali Fed volano i rendimenti dei Btp

Scendono le borse, s’impennano i rendimenti delle obbligazioni. È il quadro al termine di una seduta segnata dalle prossime sanzioni contro la Russia e dalle parole di Brainard. E così, nell’attesa della pubblicazione oggi delle minute dell’ultima riunione della Fed, non stupisce il balzo in avanti del Btp decennale, schizzato a 2,26%, ai massimi da due anni. Lo spread sul Bund, salito all’1,61% si è allargato fino a 163 punti.

Francia, la destra recupera. Gli Oat tremano

Soffre anche l’Oat francese in vista del primo turno delle presidenziali. Il nervosismo è giustificato dal trend che vede Le Pen in forte recupero e Macron messo in difficoltà dallo scandalo McKinsey, con la possibilità che i sondaggi sottostimino il voto alla leader della Destra. La morte di un giovane ebreo, già presentata come un incidente, sarebbe in realtà un attentato antisemita.

Pesa l’abbondanza dell’offerta: la Ue ha collocato un green bond ventennali da 6 miliardi con prenotazioni per 78 miliardi.

Oggi il Tesoro lancerà un’operazione riservata agli specialisti in cui verranno offerti tre Bond con scadenza a 10 e 30 anni per un importo massimo di 2,5 miliardi.

Oggi il blocco del carbone russo

La Ue si prepara intanto all’effetto della quinta ondata di sanzioni. Gli Stati membri dell’Unione europea hanno concordato di porre fine a tutte le importazioni di carbone dalla Russia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock: “La risposta a questi crimini di guerra ora, con il quinto pacchetto di sanzioni a livello europeo, deve essere che noi come Unione europea dobbiamo eliminare completamente la dipendenza dall’energia fossile dalla Russia, a cominciare dal carbone, poi il petrolio e poi il gas”.

Il future di riferimento del carbone per l’Europa è in rialzo del 7%. La Russia fornisce il 70 per cento del carbone consumato dalla Ue per 36 milioni di tonnellate.

Al via i tank europei per aiutare Kiev

Non solo. Alla domanda sulla richiesta di invio di carri armati da parte dell’Ucraina, la ministra tedesca ha aggiunto che i membri della Ue sono disposti a esportare altri sistemi bellici in Ucraina, compresi quelli che non sono stati inviati in precedenza. L’Ucraina dice di aver bisogno di carri armati per respingere la Russia fuori dal suo territorio piuttosto che limitarsi a difendere le linee dei combattimenti attuali.

Milano in rosso, la peggiore è Parigi

 Piazza Affari arretra dello 0,86% a 24.960 punti base. Parigi -1,28%, Francoforte -0,68% e Amsterdam -0,24%. Madrid +1,19% e Londra +0,69%.

Da segnalare il balzo in avanti di Vestas (+10,7%), il colosso danese delle turbine eoliche, promosso da Credit Suisse dopo l’abbandono totale dei combustibili fossili.

I titoli della Sanità sfuggono al ribasso in Piazza Affari. Guida la corsa Recordati (+3,5%) davanti a Diasorin (+1,8%) e ad Amplifon (+0,70%). Tra i titoli difensivi spicca Campari (+2,14%). Equita Sin ha alzato del 10% a 12,1 euro il prezzo obiettivo sul titolo, confermando la raccomandazione buy.

Tra gli assicurativi Unipol +2,49%: promossa ad outperform da Exane Paribas, ha preso il posto di Generali (-0,445%) nel gradimento degli investitori.

Pelliccioli: sos se vince Caltagirone

Ma la corsa al vertice del Leone continua senza esclusione di colpi. Ieri è sceso in campo Lorenzo Pelliccioli, ad di De Agostini e consigliere di vecchia data del Leone: il piano del gruppo Caltagirone, a suo dire, manca di chiarezza. “Una vittoria della lista proposta da Caltagirone sarebbe allarmante”, ha detto Pellicioli a Bloomberg. Replica del fronte Caltagirone: dichiarazioni “sconcertanti”, visto che De Agostini ha già anticipato l’uscita dalla compagnia. Intanto, dopo la Consob, anche l’Ivass ha assolto i pattisti: non esiste il rischio di concerto tra Caltagirone, Delfin e fondazione Crt.

Male auto e chip. Telecom: si spegne il tormentone Opa

Giornata no per l’industria. In caduta l’auto a partire da Stellantis (-3,6%) e da Iveco (-4,17%). Fanno ancora peggio Stm (-5,3%) e Interpump (-5,17%). Chiude in rosso anche Pirelli (-1,54%) nonostante la promozione di Citigroup. Telecom -0,9%. La possibilità che il fondo americano Kkr lanci un’opa sembra tramontata e il titolo non smette di scendere decisamente sotto gli 0,505 euro offerti a novembre dal fondo statunitense. Kkr, in una lettera, ha annunciato che non può confermare la sua offerta da 10,8 miliardi di euro a meno che il colosso di telecomunicazioni italiano non fornisca l’accesso ai suoi libri contabili per una due diligence.

Commenta