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La Cina frena ma non troppo. Focus sui titoli oil

Sale l’Asia dopo i dati macro sul drago cinese. La Fed rassicura Wall Street ma in Europa sarà ancora bonaccia? Euro-dollaro torna sopra 1,18 – Ai minimi i rendimenti Btp, corrono i lunghi

La Cina frena ma non troppo. Focus sui titoli oil

Meglio del previsto. L’economia cinese rallenta ma non troppo: +7,9% il pil nel secondo trimestre, in frenata rispetto al 18,3% dei primi tre mesi. Ma se si fa il confronto con il 2019, lasciando da parte l’anno della pandemia e del lockdown, l’incremento è del 5,5%, in accelerazione dal +5% dei primi tre mesi dell’anno. Ha battuto le stime anche il dato sui consumi di giugno (+12,1%), così come la produzione industriale (+8,3%), condizionata meno del previsto dalle persistenti difficoltà nel trasporto delle merci. Insomma, il Drago sembra avere la situazione sotto controllo. E la pensa così anche il Big Business Usa: nel corso dell’ultimo anno, nonostante pressioni e divieti, gli investimenti in titoli cinesi sono cresciuti di 800 miliardi di dollari, tra cui spiccano 75 miliardi in bond. Intanto, dopo le parole di Powell, Wall Street si rassegna alla prospettiva di un rallentamento della crescita: il presidente della Fed ha ribadito pieno sostegno al mercato ma ha avvertito che il momento dell’avvio della discussione sul ritiro degli stimoli monetari è prossimo. I bond a lunga scadenza, ma soprattutto la curva dei tassi, stanno anticipando un qualche tipo di assestamento o di perdita di potenza nel medio periodo. Il Treasury Note a dieci anni si porta a 1,33%. Il differenziale 10 anni-due anni, a livello di bond governativi, è in calo a 110 punti base.

GOLDMAN SACHS SUGGERISCE LO YOGA

  Il rimedio? Lo suggerisce Goldman Sachs che ieri ha premiato i nuovi pantaloni da yoga di Lululemon +1,7% quale la “best idea”. Insomma, per il Toro è il momento di rilassarsi un po’ dopo la corsa:

AVANZANO HONG KONG E LA COREA 

In buona forma le Borse asiatiche dopo gli annunci di Pechino. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen guadagna lo 0,4%, l’Hang Seng di Hong Kong l’1,3% ed il Kospi di Seul lo 0,5%.  Nel resto dell’area Asia Pacifico salgono le borse della Malesia e dell’Indonesia, in calo Singapore.

APPLE +2,4% AUMENTA GLI ACQUISTI DAI FORNITORI

  • Meno brillanti i mercati Usa: Dow e S&P 500 chiudono con un lieve guadagno (+0,12/ 0,13%), Nasdaq giù dello 0,22%.
  • A sostenere gli indici è stata la performance di Apple +2,4%: la Mela, secondo Bloomberg, ha chiesto ai fornitori di aumentare le consegne del 20%. 
  • Prosegue senza squilli la campagna delle trimestrali bancarie: perde colpi Bank of America -2,5%: i sostegni governativi hanno permesso alla gente di contrarre meno prestiti. In rialzo invece Wells Fargo+4%. 

PACE ALL’OPEC +, SCENDONO I PREZZI DEL PETROLIO

  • Le variazioni di prezzo più importanti si sono viste nel settore dell’energia, in calo di quasi il 3%.
  • Un calo analogo è stato registrato dal petrolio WTI stamattina in ribasso dello 0,8% a 72,5 dollari.
  • Sulle quotazioni ha pesato il prossimo via libera dell’Opec + alle richieste di trattamento riservato arrivate dagli Emirati Arabi Riuniti: l’Arabia Saudita si è decisa a concedere una deroga ai limiti sulla produzione previsti dall’ultima bozza di accordo. 

LA UE: VIETATE LE VENDITE DI AUTO A BENZINA DAL 2035

Le indicazioni in arrivo dal presidente della Fed non scuotono le Borse europee dall’apatia che si accompagna al risveglio delle paure da Covid-19 (-1% la produzione industriale europea a maggio). Jerome Powell è riuscito a tranquillizzare i mercati ma anche a lanciare il segnale che la banca centrale Usa è pronta ad intervenire se, come sta accadendo, l’inflazione sale di tono. E così i mercati, dopo uno spunto al rialzo, sono rientrati nei ranghi con spostamenti da prefisso telefonico, frenati anche dalla ripresa dell’euro, di nuovo oltre 1,18 sulla valuta Usa. Il calo dei rendimenti dei titoli obbligazionari e quello del petrolio sull’onda della pace tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti completa un quadro di apparente bonaccia in cui è però spuntata una nuova sfida: azzerare i consumi di energia da fonti fossili entro il 2030 e proibire la vendita di auto a combustione interna (benzina, diesel e gas) entro il 2035. 

MILANO +0,15% TRA LE MIGLIORI. L’INFLAZIONE PIEGA LONDRA

  • Piazza Affari, con un modesto progresso dello 0,15% a 25.194 punti è tra le migliori in Europa.
  • Sono praticamente incolori Francoforte e Parigi, si apprezza Amsterdam +0,28%, rimane in calo Madrid -0,43%.
  • Fuori dalla zona euro è negativa la seduta di Londra, -0,46%, penalizzata da una sterlina più forte dopo il dato sull’inflazione britannica nel mese di giugno, +0,5%, +2,5% annuo, al di sopra dell’obiettivo della Banca d’Inghilterra e al massimo dall’agosto 2018.

TORNA A SOFFRIRE IL TURISMO: TUI -7,2%

  • Svanisce, sotto i colpi della variante Delta, la speranza in un rapido recupero dei flussi turistici. Tui, la più grande compagnia turistica del mondo, cede il 7,2% a seguito della cancellazione di molte prenotazioni per il mese di agosto. Lufthansa archivia un calo dell’1,76%, dopo aver reso noto che i passeggeri sono attualmente il 40% di quelli che erano prima dell’avvio dell’era Covid e che la compagnia punta a raggiungere il 60-70% entro fine anno.
  • Al contrario, sempre a Francoforte, avanza Hugo Boss+4,6% dopo aver rivisto al rialzo l’asticella dei ricavi 2021.
  • Poco mossa Parigi nel giorno della Festa Nazionale. Avanzano Arcelor Mittal +3,45% e Vallourec + 3,43% entrambe promosse da Jefferies.

AI MINIMI I RENDIMENTI DEI BTP. CORRONO I LUNGHI

Mercato obbligazionario in spolvero sull’onda delle rassicurazioni di Jerome Powell. Anche in sede europea prevalgono i toni da colomba: pure Isabel Schnabel, membro tedesco del board ha detto che Francoforte vuole vedere un rialzo dell’inflazione core prima di applicare strette alla sua attuale impostazione ultra-accomodante.

In chiusura la forbice tra i tassi Btp e Bund a 10 anni si è attestata a 102 punti, ferma dall’avvio e dal finale di martedì. 

Il tasso del decennale di riferimento è a 0,71% – sui minimi da tre mesi – da 0,73% in apertura e 0,71% dell’ultima chiusura. 

I titoli lunghi riscuotono il favore più convinto dei mercati.  

 Sul primario è stato un boom di richieste per i Btp a 7 e 15 anni nell’asta del Tesoro dedicata agli specialisti caratterizzata da una domanda sostenuta anche per il titolo a tre anni. Lo rende noto la Banca d’Italia. Nel dettaglio il Btp 15/0/2024, con cedola nominale pari a zero, offerto in seconda tranche per un ammontare di 1,35 miliardi, ha ricevuto richieste dagli specialisti per un controvalore di 2,42 miliardi. Forte interesse del mercato, poi, per il Btp 15/7/2028, offerto in sesta tranche, per 550 milioni. Le richieste sono state pari a oltre 2,19 miliardi da parte degli specialisti. 

Domanda nettamente superiore all’offerta del Tesoro anche per il Btp a 15 anni (scadenza 1/3/2037). Il ministero dell’Economia ha offerto il titolo (seconda tranche) per un controvalore di 350 milioni ma le richieste arrivate hanno superato gli 1,57 miliardi. La data di regolamento per le tre emissioni è il 15 luglio.

STM SUPERSTAR AL TRAINO DI APPLE

In Piazza Affari (e a Parigi) ha brillato ieri la stella di St Microlectronics +2,48%. A spingere al rialzo le quotazioni del produttore di semiconduttori le voci in arrivo dagli Usa sulla richiesta di Apple ai fornitori di aumentare la produzione dei componenti per il prossimo iPhone 13 che la Mela intende lanciare in 90 milioni di pezzi. La Mela è uno dei principali clienti del gruppo italo-francese. Equita Sim ha confermato raccomandazione hold e prezzo obiettivo a 36 euro sul titolo.

PETROLIFERI IN EVIDENZA. BRILLA MONCLER

Acquisti importanti poi sui titoli petroliferi, dopo che l’Opec+ ha raggiunto un compromesso con gli Emirati Arabi che consente l’aumento della loro produzione: Saipem aumenta dell’1,75%, Tenaris +1,71% (Jefferies ha alzato il target a 9,50 euro) Eni + 0,38%.

Nel lusso continua la calda stagione di Moncler, +1,18%, mentre Cucinelli chiude in leggero calo -0,29%, nonostante il balzo dei ricavi nel primo semestre e l’incremento nella previsione di vendita per il 2021 per la seconda volta quest’anno.

POSTE SI ALLEA AD INTESA IN EURIZON CAPITAL

Calo frazionale per Poste -0,36% che ha siglato un accordo con Intesa Sanpaolo +0,64% per acquisire il 40% di Eurizon Capital Real Asset Sgr (Ecra), specializzata negli investimenti a supporto dell’economia reale.

Tra le banche bene i Big: Unicredit +0,80%. Soffrono invece le ex Popolari: Bper -0,44%, peggio Banca Bpm -1,54%.

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