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La Borsa promuove il governo Letta e il Tesoro fa il pieno di Btp

Il Tesoro ha venduto tutti i 6 miliardi di Btp a 5 e 10 anni in asta questa mattina, con tassi ai minimi da ottobre 2010 – Lo spread fra Btp e Bund oscilla sui 275 punti – Piazza Affari regina d’Europa, aspettando la fiducia al governo Letta – Positivi i titoli assicurativi e bancari, fatta eccezione per Bpm – Tonfo per Rcs dopo Cda su conti e capitale.

La Borsa promuove il governo Letta e il Tesoro fa il pieno di Btp

Grande successo per l’asta dei Btp. Il Tesoro ha venduto tutti i 6 miliardi di titoli a 5 e 10 anni, con tassi ai minimi da ottobre 2010. Il rendimento medio del decennale (quinta tranche) è sceso al 3,94% dal 4,66% di marzo e quello del quinquennale (terza tranche) al 2,84% dal 3,65% precedente. La domanda ha raggiunto in totale gli 8,35 miliardi di euro.

Lo spread fra Btp e Bund oscilla sui 275 punti, dopo aver toccato un minimo di giornata a 273. Il rendimento del titolo a 10 anni italiano è al 3,9%. Il differenziale tra i decennali spagnoli e tedeschi è a quota 300 punti, con il tasso dei Bonos al 4,21%.

Sul versante azionario, l’indice FtseMib sale dell’1,6% a quota 16.821. Salgono anche gli altri listini dell’area euro: Parigi +0,68%, Francoforte +0,42%. “Meglio del previsto. Non solo di quel che si è temuto nelle passate settimane. Ma meglio anche di quanto sperato prima delle elezioni”. Giovanni Zanni, direttore delle Staretegie Europa di Crédit Suisse, esprime così la soddisfazione della comunità finanziaria per la nomina di Enrico Letta. Il nuovo Esecutivo, infatti, presenta un “inequivocabile profilo pro-europeo”. E il rischio elezioni, per i prossimi dodici mesi, “appare molto basso”. 

In Piazza Affari i rialzi sono diffusi su tutto il listino. Fra le banche, Unicredit sale dell’1,99%, incurante del giudizio di Soc Gen, che ha tagliato stamani la raccomandazione per la banca italiana da hold a sell, abbassando anche il target price da 3,8 a 3,6 euro. Intesa +2,5%, MontePaschi +2,02%, mentre è in corso l’assemblea di bilancio. “Penso che ce la possiamo fare ma nulla è scontato”. Così il presidente di Mps, Alessandro Profumo, sul rimborso dei Monti bond per circa quattro miliardi di euro.

E’ in calo Banca Pop. Milano (-3,22%), dopo che l’assemblea degli azionisti di sabato ha bocciato la proposta del consiglio di gestione d’introdurre per la prossima assemblea il voto a distanza. Fra le assicurazioni, Generali avanza del 2,14%, Fonsai dell’1,34%. Ha da poco preso il via l’assemblea di Milano Assicurazioni. Dalla lettura del libro soci fatta dal presidente Fabio Cerchiai è emerso che The Government of Norway detiene il 3,03% della compagnia assicurativa. La quota si somma a quella del 2,01% di Norges Bank.

Fra i titoli industriali, Fiat sale dell’1,15%, Finmeccanica +0,91%, StM +0,78%. Enel guadagna invece l’1,59%, Eni +0,5%. Telecom Italia sale del 3,14% sull’onda delle indiscrezioni sul progetto di quotare la rete. Corre Mediaset (+3,62%). Tonfo in Borsa per il titolo Rcs, che cede il 4,8% dopo il cda che ha approvato la perdite della capogruppo e deciso, pur senza fissare il prezzo di offerta delle nuove azioni, di proporre in assemblea l’abbattimento del capitale. Benetton e Della Valle voteranno contro in assemblea. 

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