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Juve e Inter volano e ora sotto con la Champions

La Juve espugna Bergamo rimontando l’Atalanta e sconfiggendola nel finale con gol di Higuain e Dybala – L’Inter sbanca il Toro e resta incollata alla capolista – In settimana i match di Champions.

Juve e Inter volano e ora sotto con la Champions

Tutto come prima. Juventus e Inter scollinano la 13° giornata con due vittorie importantissime, mantenendo così invariato l’ordine di classifica. Successi che pesano, anche perché le trasferte di Bergamo e Torino facevano paura e promettevano diversi grattacapi. In effetti è stato proprio così, specialmente al Gewiss Stadium: se attorno al 70’ qualcuno ci avesse detto che la Juve sarebbe riuscita a vincere il match, probabilmente lo avremmo preso per pazzo. L’Atalanta infatti, oltre a essere in vantaggio di un gol, era padrona assoluta del campo, tanto che l’1-0 firmato Gosens (56’) le stava addirittura stretto. Poi però, come quasi sempre in campionato, sono saliti in cattedra i campioni bianconeri, capaci con tre giocate di ribaltare totalmente un copione che sembrava già scritto. La coppia Higuain-Dybala, ancora una volta, si è dimostrata di livello assoluto, tanto da riuscire a vincere il match quasi da sola.

Quasi, appunto, perché dimenticare il rigore sbagliato da Barrow (16’) sarebbe imperdonabile, così come tralasciare la super parata di Szczesny su Pasalic e il salvataggio di De Ligt su Hateboer. L’Atalanta poi recrimina anche per un paio di decisioni arbitrali: un tocco col braccio di Emre Can ritenuto non punibile e uno di Cuadrado sull’azione che ha portato al 2-1 di Higuain, evidentemente sfuggito al fischietto di Rocchi. Situazioni, soprattutto la seconda, al limite, figlie di un pomeriggio sfortunato nel quale la Juve, nonostante una prestazione sottotono, ha saputo trovare il modo di prendersi comunque il bottino pieno. “È stata una gara difficile, avevamo cominciato bene ma dopo il rigore ci siamo persi – ha spiegato Sarri -. L’Atalanta ha preso in mano la partita ed è passata meritatamente in vantaggio, poi abbiamo pareggiato su un’azione confusa e avuto il merito di credere di poterla vincere. Dominare il gioco contro di loro era difficile, su questo campo soffriranno tutti”. 

Di umore opposto Gasperini, costretto a fare i conti con una sconfitta nonostante l’ottima prestazione della sua squadra. “Siamo stati molto bravi perché abbiamo giocato con continuità, anche se non abbiamo sfruttato occasioni importanti – ha sospirato il tecnico. – Abbiamo concesso molto poco alla Juve che è molto forte e anche nel secondo tempo, dopo il vantaggio, avevamo la partita in mano. La svolta è stato il pareggio casuale dei bianconeri. Chiaramente la Juve è molto cinica, molto più rispetto a noi, ma forse questa è stata la migliore partita stagionale dell’Atalanta”. La colpa dei nerazzurri è stata di non chiudere la partita sfruttando una delle numerose occasioni create, un errore iniziato già nel primo tempo con Barrow, sciagurato nello spedire sulla traversa il rigore concesso da Rocchi per braccio di Khedira, e proseguito nella ripresa, eccezion fatta per il gol di Gosens.

La Juve è così rimasta in piedi e al momento opportuno ha sferrato i suoi colpi, scatenando la famigerata HD. H come Higuain, capace di segnare una doppietta tra il 74’ e l’83’ (con deviazione di Toloi il primo, da vero bomber d’area il secondo), D come Dybala, splendido nel blindare la vittoria con il 3-1 finale dopo una gara di grande spessore. Decisamente meno sofferto invece il successo dell’Inter, capace di espugnare Torino senza grosse difficoltà, oltretutto su un campo più simile a una piscina che a un terreno calcistico. Il diluvio abbattutosi sul capoluogo piemontese non ha però impedito agli uomini di Conte di fare la propria gara, anzi: il merito maggiore di questa vittoria va proprio ricercato nell’aver saputo adattarsi, costringendo i granata ad aprirsi e a concedere spazi rivelatisi poi fatali.

E a proposito di coppie-gol, dopo aver elogiato quella juventina sarebbe folle non spendere elogi per Lautaro Martinez e Lukaku, ormai una vera e propria sentenza per tutti. Con loro due in campo, infatti, è come partire in vantaggio di almeno una rete, con la logica conseguenza di un percorso sin qui incredibile, fatto di 11 vittorie su 13 a disposizione, come mai riuscito a nessuno (Mourinho compreso) nell’era dei 3 punti. Match indirizzato già al 12’ quando il Toro, forse distratto dall’infortunio appena occorso a Belotti (sostituito poi da Zaza), s’è fatto sorprendere addirittura su un rinvio di Sirigu: colpo di testa a ribattere di Vecino e gol di Lautaro in contropiede. Col vantaggio l’Inter ha potuto abbassarsi e aspettare i granata, senza però rinunciare a far male là davanti. Sirigu ha salvato su Lukaku, ma sul corner successivo non ha potuto fermare De Vrij, sbucato sul secondo palo per il 2-0 (32’).

Il Toro ha avuto un moto d’orgoglio ma sulla sua strada ha trovato un grande Handanovic, spettacolare nel togliere dalla porta un pallone sporcato da Godin: poteva essere l’episodio che riapriva la partita, invece non è stato così. E quando a inizio ripresa Lukaku ha trovato il 3-0 (54’), Conte ha potuto esultare e godersi i 3 punti, anche se l’infortunio di Barella (problema al ginocchio) gli creerà ulteriori problemi di formazione, tanto più con lo spareggio-qualificazione di Praga alle porte. “Mi auguro che non abbia nulla di grave, per noi è un giocatore molto importante – ha sospirato Conte. – Dobbiamo continuare a lavorare e a metterci il massimo dell’impegno, l’emergenza c’è ma io preferisco ringraziare i miei ragazzi per le cose eccezionali che stanno facendo. Lautaro e Lukaku poi sono giovani e hanno ancora un grande potenziale davanti, sono contento perché oltre a segnare riescono ad aiutare sempre la squadra. Bene così, vincere questa partita era davvero importante”. 

Ora la testa va alla Champions, con la Juve già qualificata ma a caccia del primo posto contro l’Atletico Madrid e l’Inter chiamata a espugnare Praga per restare in corsa. Dal prossimo weekend però sarà ancora testa a testa, sempre senza esclusione di colpi. 

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