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Italicum al traguardo ma opposizioni sull’Aventino

Alla Camera voto finale sull’Italicum in serata. Le opposizioni hanno chiesto il voto segreto e usciranno dall’aula: l’annuncio di Fi, Lega, Sel e FdI. Anche M5S fuori dall’aula ma con una posizione differenziata. La conta sull’opposizione interna al Pd. Renzi: “Riforma porta grande chiarezza”

Italicum al traguardo ma opposizioni sull’Aventino

Ultime ore prima del voto sull’Italicum, questa sera. La nuova legge elettorale si avvia verso l’approvazione ma le opposizioni – Fi, Sel, Lega e FdI – non voteranno il testo e usciranno dall’aula di Montecitorio. Lo ha annunciato per prima Forza Italia con il capogruppo Renato Brunetta. Più articolata la posizione di M5S che era disposto a restare in aula e votare contro la nuova legge elettorale qualora il voto fosse stato palese mentre invece uscirà nel caso di voto segreto per non fare sponda con gli altri gruppi dell’opposizione. 

La richiesta di voto segreto è stata formalizzata dalle opposizioni a fine mattinata. Resterà da vedere come si regoleranno i “diffidenti” del Pd e se il loro numero crescerà da 38 ad una cinquantina di voti contrari che, salvo colpi di scena, non sono in grado a questo punto di fermare l’approvazione della legge.

La mossa delle opposizioni arriva dopo che stamane il presidente del consiglio Matteo Renzi, alla sua prima visita alla Borsa Italiana, aveva detto: “La legge elettorale che questa sera io credo e spero sarà approvata dal parlamento” porta “grande chiarezza: per cinque anni sarà chiaro il governo, chi vince”.

Il premier aveva anche parlato di una riforma che introduce “un sistema nel quale il nostro Paese potrà finalmente essere punto di riferimento per la stabilità politica”, spiegando come questa sia “precondizione” per lo sviluppo economico.

“Stiamo dando corso e concretizzazione alla riforme dopo decenni di parole in libertà. Questa prima parte di riforme – aveva proseguito – è molto corposa ma anche doverosa. E’ l’abc delle regole. Stiamo facendo la legge elettorale per dire che quello che arriva prima vince le elezioni. Non sono cose particolarmente geniali”.

Più o meno in contemporanea, il ministro per le riforme Maria Elena Boschia aveva twittato un messaggio, rispondendo al giornalista di Radio 24 Alessandro Milan che ricordava che questa è “la 105esima ‘settimana decisiva’ per la riforma elettorale”. Questa la sua replica: “Secondo me questa è l’ultima #lavoltabuona”.

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