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Italian Design Brands cambia nome e diventa Dexelance per un nuovo posizionamento più internazionale

Dopo la quotazione in Borsa, la società che raccoglie 14 brand guarda al futuro. Il Ceo e presidente Sasso: “Con la nascita di Dexelance ci poniamo l’ambizione di rafforzare la crescita organica e per linee esterne”

Italian Design Brands cambia nome e diventa Dexelance per un nuovo posizionamento più internazionale

Italian Design Brands diventa Dexelance. La società ha deciso di cambiare pelle e nome, ideando una nuovo brand allo scopo di evidenziare il nuovo posizionamento del gruppo e sottolinearne il respiro sempre più internazionale. L’annuncio è arrivato giovedì alla Triennale di Milano da Andrea Sasso, chairman & Ceo di Dexelance, Giorgio Gobbi, managing director di Dexelance, e Giovanni Tamburi, fondatore, presidente e amministratore delegato di Tamburi Investment .

“Forte dell’importante traguardo raggiunto a maggio 2023 con la quotazione su Euronext Milan e dell’ingresso – con un peso e un ruolo di grande rilievo – di un investitore come Tamburi Investment Partners S.p.A., Dexelance è già un protagonista nel mercato dell’alto di gamma (Core High-End Design Furnishing market, il cui valore a livello mondiale ammonta a circa 47 miliardi di euro, di cui circa il 25% è prodotto da aziende italiane, spesso di piccole dimensioni) e vuole continuare a crescere e svilupparsi, sia in modo organico che per acquisizioni”, fa sapere la società in una nota.

Il gruppo Dexelance è attualmente formato da 11 imprenditori/ceo con le loro aziende e i loro 14 brand, tutti italiani, e intende proiettarsi al futuro e verso l’estero per integrarne le gamme con progetti complementari, aggregando altre aziende eccellenti, sia nelle aree strategiche già presidiate, sia in altri segmenti, per porsi come interlocutore privilegiato della clientela di alta gamma del settore, in tutto il mondo. Per la distribuzione, Dexelance può contare già oggi su oltre 4.500 retail partners in tutte le più prestigiose location internazionali. Tra i nuovi segmenti di interesse, una particolare attenzione verrà posta sugli arredi per l’esterno, il bagno e il mondo delle superfici.

Il ceo e presidente Sasso: “Borsa punto di partenza, Dexelance rafforza posizione internazionale”

Il ceo e presidente Sasso ha commentato: “Siamo stati il primo gruppo italiano del design a essersi quotato in Borsa”, ha dichiarato Andrea Sasso, chairman & ceo di Dexelance. “La quotazione è un punto di partenza, e non di arrivo, che ci rende particolarmente orgogliosi, anche perché conclusa con successo in un contesto di mercato non facile per le quotazioni in tutta Europa. Da oggi, con la nascita di Dexelance non solo rafforziamo la nostra posizione a livello nazionale, ma ci poniamo l’ambizione di accelerare la crescita, sia organica sia per linee esterne, giocando un ruolo da protagonisti nel mercato di riferimento globale”.

“Sin dalla fondazione di Italian Design Brands – da oggi Dexelance – il nostro obiettivo è stato supportare le singole imprese nelle nuove sfide poste dal mercato e aiutarle ad accelerare il processo di crescita che già avevano intrapreso, preservandone il Dna, i valori imprenditoriali e mantenendo gli imprenditori alla guida”, ha aggiunto Giorgio Gobbi, managing director di Dexelance. 

“Sono convinto che l’attuale periodo sia particolarmente adatto per consolidare e più che altro sviluppare un progetto molto affascinante, il sogno di dare una vera prospettiva di crescita ad imprenditori eccezionali, in un settore con un enorme potenziale, ma troppo frammentato per poter far fronte alle sfide che il mondo globale ci prospetta. Secondo le tradizioni ormai consolidate del modello di business di Tip, basato su M&A, aggregazioni strategiche ed un grandissimo rispetto per gli imprenditori/partner, desideriamo continuare a convincere imprenditori ambiziosi e famiglie di industriali desiderosi di dare perennità alle rispettive aziende per realizzare un progetto al momento unico, con al centro il Made in Italy di altissimo livello”, ha concluso Giovanni Tamburi, fondatore, presidente e amministratore delegato di Tamburi Investment, ma anche grande appassionato d’arte e di design.

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