Condividi

Italia chiede la tutela dell’Fmi. Piazza Affari cede terreno

I listini europei cedono terreno per l’emergenza Italia e la delusione per il vertice G20 a Cannes – Il presidente della Commissione Ue Barroso ha assicurato che Roma ha voluto il monitoraggio del Fondo monetario internazionale – Roma è ormai sotto tutela – Berlusconi: “Richiesta all’Fmi concordata con Napolitano”

Italia chiede la tutela dell’Fmi. Piazza Affari cede terreno

BORSE IN FRENATA IN ATTESA DEI DATI USA. MILANO -2,43%
GIALLO DA CANNES: ITALIA OSSERVATA SPECIALE DEL FMI?

L’effetto Draghi s’affievolisce. A metà seduta i mercati azionari del Vecchio Continente rallentano la corsa. A Milano l’indice FtseMib intoRNo alle 15:30 cedeva il 2,43%. Il parigino Cac segna -0,07%. Le Borse sono in attesa dei risultati del vertice di Cannes. Ma la seduta odierna sarà soprattutto condizionata dai dati sul mercato del lavoro Usa che saranno resi noti alle 13.30 ora italiana. Le stime di consensus prevedono la creazione di 95 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli (non farm payrolls), ritmo lievemente inferiore alle 103 mila unità evidenziate a settembre.

L’euro si rafforza a 1,384 sul dollaro da 1,382 della chiusura di ieri sera. Petrolio in lieve crescita a 94,8 dollari al barile (+0,8%). Si raffredda, ma non di molto, la febbre sui Btp: il rendimento resta a quota 6,15%, mentre lo spread con il Bund scende a quota 426.

Rimbalzano da Cannes le dichiarazioni di Barroso, il presidente della Commissione europea. Conferma che l’Italia ha chiesto il monitoraggio da parte del Fondo Monetario Internazionale. La notizia ha avuto subito un effetto negativo su Piazza Affari.

BANCHE SOTTO I RIFLETTORI: CEDOLA IN VISTA PER INTESA
ARABI E CINESI PER UNICREDIT. SENZA SOSTE LA FRANA BPM

Il settore bancario resta al centro dell’attenzione dei listini europei. Stamane Commerzbank (-6%) ha annunciato, come del resto ieri Bnp Paribas, la svalutazione dei titoli greci in portafoglio. Anche in Piazza Affari le banche sono le protagoniste della seduta: Intesa sale dello 0,68% al contrario di Unicredit +0,18%, Ubi +1,62%, Popolare dell’Emilia +2,36%. Intensi gli scambi su Unicredit. Sotto i riflettori è il prossimo cda del 12-13 novembre dedicato al nuovo piano industriale e all’aumento di capitale. I sondaggi di Federico Ghizzoni tra gli investitori istituzionali stanno dando i primi frutti: secondo Il Messaggero dicono due fondi sovrani, il Qatar Investment Authority e il cinese Cic, sarebbero interessati ad acquistare una quota della banca sottoscrivendo parte del prossimo aumento di capitale. Facile prevedere che voci simili si rincorreranno nelle prossime settimane, così come i numeri sulla ricapitalizzazione, la terza in tre anni. La cifra varia tra 4 e 7 miliardi a seconda di come verranno computat dall’Eba i i cashes che sono obbligazioni ad alto rendimento emesse con l’aumento di capitale deciso nell’autunno 2008. In salita anche Intesa.

In questo caso giocano un ruolo importante che le dichiarazioni di Giuseppe Guzzetti. Il presidente della fondazione Cariplo che ha rivelato giovedì sera che “l’amministratore delegato di Intesa ha già messo da parte la cifra necessaria per il dividendo 2011”. In mattinata sembrava che si fosse finalmente arrestata la frana di piazza Meda. Per la prima volta dall’avvio dell’aumento di capitale, infatti, Pop. Milano ha iniziato la seduta in rialzo. Ma alle 12 il trend si è ribaltato: ora il titolo perde addirittura il 3,18%.

BUZZI REGINA DELL’INDUSTRIA. UN BUY PER ENEL
GLI ANALISTI OTTIMISTI SUI CONTI DI TELECOM

Torna l’interesse su Telecom Italia +1,37% alla vigilia della settimana dei conti. A rilanciare l’attenzione sul colosso italiano delle telecomunicazioni ci ha pensato un articolo de “Il Mondo”, del resto subito smentito. Secondo il settimanale, la francese Vivendi avrebbe presentato un’offerta a Telefonica per rilevare il 46% detenuto dalla compagnia spagnola in Telco, la holding che controlla Telecom Italia. Cresce comunque l’attesa per i conti relativi al terzo trimestre, che verranno diffusi giovedì 10 novembre. Secondo il consensus Thomson Reuters, Telecom Italia dovrebbe riportare risultati in crescita: i ricavi sono previsti a 7,5 miliardi di euro rispetto a 6,77 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, l’Ebitda è visto a 3,15 miliardi da 2,74 miliardi mentre l’utile netto dovrebbe crescere a 737 milioni dai precedenti 662 milioni di euro.

Un miglioramento è atteso anche sul mercato domestico, il tallone d’Achille del gruppo guidato da Franco Bernabè, che potrebbe presentare una flessione del 4-5% dopo il -7% del secondo trimestre 2011. Tra gli altri temi della seduta Positiva Buzzi, in rialzo del 4%. Fondiaria-Sai avanza del 2%, Generali è invece invariata, dopo che JP Morgan ha abbassato il target price a 13 euro da 16 euro. Atlantia sale dello 0,1%. Enel è in rialzo dell’1,4%, Morgan Stanley ha riavviato la copertura con raccomandazione buy target price a 3,90 euro. Fra gli industriali si segnalano i cali di Finmeccanica -1,5%. Fiat Industrial +0,4%. Dopo il balzo di ieri (+14%) Tenaris arretra dell’1,8%. Lottomatica è in calo -2,6% dopo una partenza brillante nei primi scambi.

Commenta