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Italia, aumentano del 15,8% le esportazioni nel 2010

Le importazioni crescono del 23,4% – Il made in Italy sul mercato globale scende al 3% – Peggiora la bilancia commerciale: nel 2010 disavanzo di 29,3 miliardi di euro.

Italia, aumentano del 15,8% le esportazioni nel 2010

L’export italiano cresce nel 2010 del 15,8% rispetto all’anno precedente. Le importazioni salgono ad un ritmo ancora maggiore, segnando un +23,4%. Questi i dati dell’indagine effettuata dall’Annuario statistico del Commercio estero e delle attività internazionali delle imprese, frutto della collaborazione fra ministero dello Sviluppo economico e Istat. Il made in Italy subisce a livello globale “forti pressioni competitive”, registrando un calo della quota di mercato dal 3,3% del 2009 al 3%.

La crescita in termini di volumi è stata del 9,2% per le esportazioni e dell’11,5% per le importazioni; in termini di valori medi unitari l’aumento è stato del 6,1 e del 10,7%, rispettivamente, per le esportazioni e le importazioni. Le quote di mercato dell’Italia sono in aumento nel Regno Unito (quota pari al 4,3%) e in Francia (8,3%), mentre sono in calo in Giappone (0,9%), Germania (5,6%), Stati Uniti (1,5%), India (1,4%), Cina (0,9%), Brasile (2,7%) e Russia (5%). Si segnalano aumenti delle quote di mercato dei prodotti italiani sul commercio mondiale per cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo (quota pari al 13,8%) e prodotti della fusione della ghisa e dell’acciaio (9,6%). Risultano in contrazione invece le quote di mercato dell’Italia per i materiali da costruzione in terracotta (26,8%), le pietre tagliate, modellate e finite (15,2%), i prodotti da forno e farinacei (14,6%), cuoio, borse e pelletteria (13,2%), calzature (10%), macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (9,2%).

La bilancia commerciale dell’Italia registra nel 2010 un disavanzo di 29,3 miliardi di euro, in peggioramento rispetto agli anni precedenti (nel 2009 era di 5,9 miliardi). Al netto dei prodotti energetici, l’avanzo commerciale è stato di 23,6 miliardi di euro, in deterioramento rispetto al 2009 (35,9 miliardi di euro) e al 2008 (46,5 miliardi di euro).

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