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Italia addio o arrivederci? Perché i giovani se ne vanno? Parte l’indagine della Fondazione Nord Est-Regione Veneto

I giovani vanno via dall’Italia. Due milioni in dieci anni. Perché? Quali sono le condizioni per tornare? Come valutano le condizioni di vita nel Bel Paese quelli che sono rimasti? Al via la ricerca della Fondazione Nord Est che, con il sostegno della Regione Veneto, indagherà le ragioni della grande diaspora giovanile

Italia addio o arrivederci? Perché i giovani se ne vanno? Parte l’indagine della Fondazione Nord Est-Regione Veneto

Sono due milioni i giovani che negli ultimi dieci anni hanno deciso di abbandonare l’Italia. Al netto del numero dei rimpatriati è una grossa perdita per il paese.
Da queste fondamenta nasce la ricerca della Fondazione Nord-Est insieme alla Regione Veneto che indagherà sulla diaspora giovanile.

600 miliardi di perdita di capitale umano

Secondo le prime stime della Fondazione, in termini di capitale umano, la perdita si aggira attorno a 600 miliardi di euro, se si contabilizzano sia le spese delle famiglie dal concepimento all’espatrio sia quelle pubbliche in istruzione e assistenza (dalla sanità ai trasporti a costi sussidiati). Un’emorragia umana, sociale ed economica, che rende più traballante la sostenibilità del debito pubblico italiano. L’indagine è stata fortemente voluta dalla Regione Veneto, con il Presidente Luca Zaia, che chiedeva pubblicamente evidenza empirica delle reali motivazioni che spingono tanti giovani italiani ad andarsene.

Capire le ragioni dell’abbandono

La ricerca della Fondazione Nord Est sarà una doppia indagine demoscopica: ascoltare i giovani connazionali espatriati e quelli, invece, che vivono nel paese. Le due indagini distinte avranno parti che si sovrapporranno.

Si cercherà di capire cosa spinge i giovani ad abbandonare il paese. Se la colpa è solo di una maggiore retribuzione o esistono altri fattori. Verrà analizzato lo stato dei giovani all’estero e cosa sarebbero disposti a valutare per rientrare. Verranno valutati anche i giovani che invece sono rimasti sul territorio, analizzando i loro sogni e le condizioni lavorative. La ricerca non si limiterà ai sondaggi, ma andrà a fondo sulle principali tematiche che emergeranno: saranno avviati focus group sia con interviste mirate e dettagliate. La fascia di età presa in considerazione è quella compresa tra i 18-34 anni.

Il gruppo di lavoro

Sarà la Questlab, società guidata da Giuseppe Castiello, Fabio Occari e Nicola Ianuale e specializzata in sondaggi di natura economico-sociale a condurre le indagini.

Il coordinamento scientifico della ricerca è stato affidato a Daniele Marini, Professore di Sociologia dei processi economici all’Università di Padova. Nella Fondazione Nord Est l’incarico spetta a Silvia Oliva, Ricercatore senior, con la supervisione di Luca Paolazzi, Direttore scientifico.

Il gruppo di lavoro è completato da Elisabetta Grigoletto, responsabile dell’assistenza tecnica di FSE ed esperta di politiche comunitarie e giovani per la Regione Veneto e Carolina Zanoni, referente della Direzione del Presidente come esperta di comunicazione. A ulteriore supporto per le questioni statistiche, la Regione Veneto ha disposto la partecipazione al gruppo di Desirè Molin.

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