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Ita Airways: azzerato il Cda dopo le dimissioni di Altavilla. Martedì le nomine. Dal Mef altri 400 milioni

L’Ad Lazzerini è anche l’unico membro effettivo, non dimissionario, del Cda. A lui dovrebbe essere affidata la gestione ordinaria in attesa che il Mef nomini il nuovo cda che avrà un numero di consiglieri ridotto

Ita Airways: azzerato il Cda dopo le dimissioni di Altavilla.  Martedì le nomine. Dal Mef altri 400 milioni

Al ternine di un‘assemblea straordinaria di poco di più più di un’ora, Ita Airways stamane si ritrova da una parte con un Consiglio di amministrazione azzerato, dall’altra con nel portafoglio i 400 milioni chiesti al Mef.

Dopo l’annuncio nelle ultime ore delle dimissioni del presidente di Ita Airways Alfredo Altavilla e della consigliera Frances Ouseley, l’assemblea straodinaria in calendario stamane in prima convocazione ha dovuto ratificare che il vecchio Consiglio di amministrazione è praticamente decaduto, anche se l’addio formale avverrà in occasione della prossima Assemblea dei soci convocata per martedì 15.

Inoltre stamane sono state accolte anche le dimissioni che 6 membri del cda avevano presentato lo scorso 29 marzo, di fatto congelate dal Governo Draghi: Lelio Fornabaio, Alessandra Fratini, Simonetta Giordani, Cristina Girelli, Silvio Martuccelli e Angelo Piazza pochi giorni fa in effetti avevano scritto al neo-ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per chiedere di dare seguito alla loro decisione.

Nello Statuto della compagnia, c’è la cosiddetta clausola “simul stabunt simul cadent”. In altre parole: le dimissioni della maggioranza dei consiglieri fanno decadere l’intero Consiglio di amministrazione. Come riporta repubblica.it, il consiglio di amministrazione è stato snellito: secondo le nuove regole dovrà avere da 3 a 9 componenti, mentre in precedenza il numero poteva essere compreso tra 7 e 11.

Dal Mef 400 milioni per salvare la compagnia in crisi di liquidità

Ma tra le novità di oggi c’è anche l’annuncio del Ministero dell’Economia, che attualmente detiene il 100% delle azioni di Ita Airways, che prevede un aumento di capitale da 400 milioni entro la fine di novembre, per sostenere la liquidità della società. La cifra consentierà al vettore di continuare a operare senza problemi di cassa. La compagnia, che ha cumulato perdite per oltre 280 milioni di euro, superiori a un terzo del capitale, a settembre aveva inviato al ministero dell’Economia una relazione sui conti aziendali, sostenendo che il livello di cassa della compagnia aerea sarà “critico” a novembre. A dicembre, poi, il livello di cassa potrebbe scendere sotto la soglia di sicurezza dei 100 milioni di euro diventando così “insostenibile”, Da qui la necessità di un apporto di 400 milioni di euro.

Ecco le condizioni imposte dalle dimissioni di Altavilla

Stamane il presidente di Ita Airways aveva annunciato le sue dimissioni, ponendo condizioni bene precise in conseguenza delle quali si prospetta un braccio di ferro legale con il Mef.
Altavilla infatti, ha condizionato le sue dimissioni a una serie di richieste che dovranno essere accettate dall’azionista pubblico Mef. Tra queste, la manleva, con la rinuncia ad azioni di responsabilità, e un risarcimento. Del resto Altavilla aveva già aperto una pratica legale dopo che gli erano state tolte le deleghe strategiche, lo scorso 12 ottobre, a favore dell’amministratore delegato, Fabio Lazzerini.

In una lettera al ministro dell’Economia, Altavilla scrive: “le dimissioni sono da me rassegnate a fronte di manleva e rinuncia ad azioni di responsabilità dirette da parte del socio nella prossima assemblea dell’8 novembre o, qualora successiva, della successiva data”. Il top manager fa anche riferimento agli “ultimi periodi burrascosi e senza serenità”.
La prima condizione, dunque, è che il ministero dell’Economia rinunci per il futuro a qualsiasi azione di responsabilità per i comportamenti che Altavilla può aver tenuto durante il suo mandato di presidente di Ita Airways, quando ha avuto poteri esecutivi.
La seconda condizione è che il ministero e Ita riconoscano una cifra economica ad Altavilla che ritiene di aver subìto un pregiudizio. Altavilla rileva inoltre nella lettera che “si sono modificate le condizioni del socio unico (il Mef, ndr) per effetto dell’arrivo di un nuovo decisore politico a seguito delle elezioni nazionali e delle conseguenti nomine dei ministri segretari di Stato e degli organi di governo. In considerazione di tale mutato scenario”, osserva, “onde consentire al nuovo corso la più rapida spedita ed efficiente attuazione delle proprie decisioni, senza essere in alcun modo di impedimento o gravame, sono giunto alla decisione di rassegnare le mie dimissioni da presidente della società”.
Dopo aver espresso “stima e gratitudine per il collegio sindacale”, Altavilla aggiunge, “vi prego di prendere atto al prossimo consiglio di amministrazione nel quale vorrete incaricare un delegato per la negoziazione dei termini economici della cessazione del mio rapporto con la società per titolo e qualità, come a me spettanti a sensi di legge e per i pregiudizi patiti. Infine”, conclude, “un grande augurio di ogni meritato successo per il futuro”.

Il nuovo Cda alle prese con il dossier partecipazione

Uno dei primi dossier urgentiche iul nuovo Cda dovrà prendere inmano saràqurello del partner per la Compagnia. Il nuovo ministro del Tesoro, non pienamente convinto della partecipazione in Certares, un fondo che avrebbe portato liquidità, ma non strategie d’impresa, ha ritirato fuori la procedura di privatizzazione con il conivolgimento di Lufthansa e Msc, più adatti al ruolo di partner industriali e non solo commerciali (come sarebbero stati Air France-Klm e Delta).

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