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IT-alert: cos’è e come funziona il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale

Partita in Toscana la sperimentazione del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale che fornisce informazioni in caso di emergenza. Non c’è bisogno di iscrizione o app. Ecco tutto quello che c’è da sapere

IT-alert: cos’è e come funziona il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale

È iniziata la prima sperimentazione di IT-alert, un nuovo sistema di allarme pubblico nazionale che fornisce informazioni dirette alla popolazione tramite messaggi inviati ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica. IT-alert è pensato per avvisare la popolazione in caso di gravi emergenze come eventi climatici estremi, emergenze radiologiche nucleari e altri disastri umani o ambientali.

Il primo test si è svolto, oggi in Toscana, e entro la fine dell’anno coinvolgerà tutte le regioni e province autonome.

Una volta operativo, il Servizio Nazionale della protezione civile integrerà IT-alert con le modalità di informazione e comunicazione già esistenti per avvisare la popolazione in caso di eventi emergenziali specifici. L’obiettivo sarà favorire l’adozione di misure di autoprotezione adeguate al tipo di rischio e al contesto di riferimento. IT-alert funziona in parallelo ai sistemi di allarme già presenti a livello locale e non è una soluzione definitiva, ma mira a diffondere rapidamente le prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo legate a un evento avvenuto o imminente.

Come funziona IT-alert?

IT-alert utilizza la tecnologia cell-broadcast, una modalità di comunicazione unidirezionale per inviare notifiche ai dispositivi mobili. Questa tecnologia consente la trasmissione di messaggi di testo al di fuori degli SMS o delle app di messaggistica, garantendo la ricezione anche in condizioni di linea limitata o banda saturata. Quindi no non sarà necessario registrarsi o scaricare qualche App. I messaggi di It-alert vengono inviati a gruppi di celle telefoniche geograficamente vicine, definendo così l’area interessata dall’evento.

È possibile che i messaggi destinati a una zona specifica potrebbero essere ricevuti anche da utenti nelle aree circostanti, o potrebbe verificarsi la mancata consegna del messaggio in caso di totale assenza di copertura.

lT-alert è conforme allo standard internazionale “Common Alerting Protocol” (CAP) per garantire l’interoperabilità con altri sistemi di allerta e avvisi di emergenza a livello nazionale e internazionale.

In fase di sperimentazione, è il Dipartimento della Protezione Civile il responsabile dell’invio dei messaggi ma come prevede la Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023, tutte le componenti del Servizio nazionale di protezione civile potranno progressivamente utilizzare direttamente il sistema.

IT-alert: a cosa servirà

Il servizio IT-alert, come previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 per i sistemi di allarme pubblico e dal Codice delle comunicazioni elettroniche italiano, viene attivato in caso di gravi emergenze o di eventi catastrofici imminenti o in corso. Una volta operativo sarà impiegato per le seguenti tipologie di rischio:

  • maremoto generato da un sisma
  • collasso di una grande diga
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso)
  • precipitazioni intense

Nessun bisogno di registrazione o di App

Per ricevere le notifiche di It-alert non è necessario scaricare alcuna applicazione o registrarsi a un servizio specifico. Basta avere il telefono acceso, non in modalità aereo e connesso alla rete. Tuttavia, se il cellulare è in modalità silenziosa, le notifiche potrebbero non attivare la suoneria o illuminare lo schermo. Il sistema verrà attivato automaticamente e coinvolgerà tutti i dispositivi presenti nell’area, inclusi quelli dei residenti e dei turisti.

Una volta ricevuto il messaggio, verrà visualizzato direttamente sullo schermo del telefono, bloccando temporaneamente le altre funzionalità. Per ripristinare le normali condizioni del dispositivo, sarà sufficiente toccare la notifica per confermare la ricezione. A quel punto, il messaggio scomparirà dallo schermo ma verrà conservato tra le notifiche degli avvisi di emergenza, come previsto dai diversi sistemi operativi. Le notifiche di IT-alert saranno ricevute su dispositivi con sistemi operativi iOS o Android, come smartphone, smartwatch e tablet, ma non su computer portatili.

IT-alert non installa alcun software all’interno del dispositivo, non traccia il cellulare e non registra la geolocalizzazione o altri dati personali.

IT-alert: dal 28 giugno 2023 l’avvio dei test nelle Regioni

Dal 28 giugno sono iniziati i test. La prima regione interessata è stata la Toscana. Nel corso dell’anno saranno effettuati test regionali per verificare l’invio e la ricezione corretta dei messaggi di It-alert. I prossimi test previsti saranno in Sardegna il 30 giugno, in Sicilia il 5 luglio, in Calabria il 7 luglio e in Emilia Romagna il 10 luglio.

Entro la fine del 2023 i test verranno completati in tutte le altre regioni e province autonome. A quel punto la fase di sperimentazione sarà terminata e il servizio entrerà ufficialmente in funzione.

Durante la fase di test verrà richiesto di compilare il questionario per fornire utili indicazioni volte ad implementare il sistema.

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