Condividi

Istat: nel Mezzogiorno +120mila occupati

Eppure, si allarga il divario con il Nord per quanto riguarda il tasso di disoccupazione – Nel secondo trimestre gli occupati nella zona euro sono aumentati dello 0,3% e nella Ue dello 0,2%.

Istat: nel Mezzogiorno +120mila occupati

Nel secondo trimestre si è registrato un “miglioramento degli andamenti del mercato del lavoro” con un aumento sia “dell’input di lavoro impiegato sia dell’occupazione e, in misura modesta, nella prima parte dell’anno è tornata a crescere anche la produttività”. Lo ha comunicato questa mattina l’Inps, precisando che l’aumento interessa con “particolare intensità anche il Mezzogiorno”, dove gli occupati sono cresciuti “di 120mila unità”, anche se guardando ai tassi di disoccupazione resta, anzi si allarga, il divario con il Nord.

Sempre nel secondo trimestre, inoltre, gli occupati nella zona euro sono aumentati dello 0,3% e nella Ue dello 0,2% rispetto ai primi tre mesi (+0,2% e +0,3% rispettivamente). Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso l’occupazione è aumentata dello 0,8% nella zona euro e dello 0,9% nella Ue. Lo rileva Eurostat, secondo cui gli occupati nel secondo trimestre erano 228,8 milioni nella Ue di cui 151 mln nella zona euro. In Italia l’occupazione è aumentata dello 0,2% rispetto al primo trimestre e dello 0,3% rispetto a un anno prima.

L’Istat certifica poi che, a livello nazionale, i salari salgono più dell’inflazione: “L’aumento tendenziale delle retribuzioni di fatto è risultato ampiamente superiore all’inflazione; prosegue dunque il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni al lordo delle imposte”, si legge nel comunicato.

Nel secondo trimestre è andato consolidando il moderato recupero dell’attività economica, con una crescita congiunturale del Pil dello 0,3%. La crescita è stata accompagnata da un miglioramento degli andamenti del mercato del lavoro sia in termini congiunturali che su base annua: sono infatti aumentati sia l’input di lavoro impiegato sia l’occupazione e, in misura modesta, nella prima parte dell’anno è tornata a crescere anche la produttività. Il recupero dell’occupazione è proseguito anche a luglio, con una crescita annua dell’1,1% (+235 mila unità) e dello 0,3% nel periodo maggio – luglio, al netto della stagionalità.

Dal punto di vista settoriale, nel secondo trimestre sono stati significativi sia il recupero congiunturale dell’occupazione nei comparti dei servizi più legati alla dinamica della domanda interna, sia i segnali positivi anche nelle costruzioni. Nell’insieme dell’economia l’aumento dell’occupazione ha riguardato prevalentemente i lavoratori dipendenti, a tempo sia indeterminato sia determinato.

Commenta