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Istat: Italia, Paese di emigranti

Il numero di italiani che si sono trasferiti all’estero è cresciuto fino a quota 82mila unità nel 2013, in aumento del 20,7% sul 2012 – Anche i cittadini stranieri lasciano l’Italia, mentre cala il numero degli immigrati.

Istat: Italia, Paese di emigranti

L’Italia, sempre di più, torna ad essere un Paese di emigranti. A certificarlo sono i dati diffusi oggi dall’Istat (relativi al 2013), secondo cui mai, negli ultimi dieci anni, erano stati così tanti gli italiani che si sono trasferiti all’estero: 82mila, in crescita del 20,7% rispetto al 2012, mentre gli ingressi si sono ridotti a circa mille unità, il 3,5% dell’anno precedente. 

Un numero, quello degli italiani che si trasferiscono, a cui bisogna unire quello degli stranieri in fuga: sono 44mila i cittadini stranieri che lasciano il nostro Paese, +14,2% rispetto al 2012, per una cifra complessiva di circa 125mila emigranti.

Un Paese, di nuovo, di emigranti, che scelgono soprattutto mete europee: Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia, infatti, raccolgono pià della metà dei flussi in uscita. Il 30% degli emigranti con più di 24 anni di età sono laureati: anche in questo caso la meta preferita e il Regno Unito. 

In calo, d’altro canto, le immigrazioni dall’estero, che toccano nel 2013 quota 307mila, in flessione del 12,3% su base annua. Cifre che evidenziano una minore attrazione degli stranieri verso il nostro Paese. La comunità più rappresentata rimane quella rumena, con 58mila ingressi, nonostante un calo del 29%.

Seguono poi la comunità marocchina (20mila), cinese (17mila) e ucraina (13mila). In termini relativi, calano significativamente anche le iscrizioni di cittadini ecuadoriani (-37%), ivoriani (-34%), macedoni (-26%) e polacchi (-24%).

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