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Iran, stop greggio a Grecia e Spagna: nel mirino ora Italia e Germania

Non si arresta la rappresaglia del regime di Mahmoud Ahmadinejad contro l’Unione europea, che lo scorso gennaio ha stabilito l’embargo petrolifero contro il il Paese mediorientale per il suo programma nucleare.

Iran, stop greggio a Grecia e Spagna: nel mirino ora Italia e Germania

L’Iran ha annunciato oggi di aver bloccato le forniture di greggio alla Grecia e alla Spagna. Le prossime vittime nel mirino di Teheran dovrebbero essere Italia e Germania. Prosegue così la rappresaglia del regime di Mahmoud Ahmadinejad contro l’Unione europea, che lo scorso gennaio ha stabilito l’embargo petrolifero contro il il Paese mediorientale. Le sanzioni – decise contro il programma nucleare iraniano – entreranno in vigore appieno soltanto il primo luglio.

Ahmadinejad è però convinto che l’economia del suo Paese non subirà alcun danno: “Le nostre riserve in oro e in valuta sono senza precedenti in tutta la storia. Abbiamo tali riserve di valute che se anche non dovessimo vendere un solo barile di petrolio per due o tre anni, potremmo gestire il paese senza problema”.

Inoltre, a pochi giorni dalla ripresa del negoziato con il gruppo del 5+1 (Stati uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina e Germania), in programma sabato a Istanbul, Ahmadinejad ha dichiarato che “chiunque voglia pregiudicare i diritti del popolo iraniano sarà rimesso al suo posto e riceverà una sberla tale da impedirgli di ritrovare la via di casa”. Nei giorni scorsi, Teheran ha più volte dichiarato che non accetterà alcuna precondizione alla ripresa dei negoziati.

Secondo paese dell’Opec, l’Iran produce circa 3,5 milioni di barili di petrolio al giorno e ne esporta circa 2,5 milioni; in media, nel 2011, Teheran ha esportato 100.000 barili al giorno alla Grecia, pari a un terzo delle importazioni di Atene.

Stando ai media americani, i Paesi occidentali potrebbero chiedere all’Iran di limitare l’arricchimento dell’uranio al 20%, di chiudere il sito di Fordo, situato sotto le montagne e quindi difficile da attaccare e di accettare nuovi ispezioni ai siti nucleari. Il responsabile del programma nucleare iraniano, Fereydoun Abbassi Davani, ha già escluso, domenica scorsa, la chiusura di Fordo e ha dichiarato che Teheran non ha alcuna intenzione di arricchire uranio per un tempo illimitato.

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