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Ipo Poste: domanda pari a 4 volte l’offerta e aderisce anche Soros

Oggi termina l’Ipo di Poste Italiane con una domanda boom pari a circa 4 volte l’offerta – Tra gli investitori c’è anche Soros oltre ai maggiori fondi internazionali – Tutta l’attenzione si sposta ora sul prezzo: possibile che si avvicini a 7 euro per azione

Spunta anche il nome di George Soros tra gli investitori internazionali che hanno prenotato i titoli delle Poste Italiane. Insieme a lui, anche diversi fondi sovrani asiatici e mediorientali, oltre a Blackrock, Fidelity, Pioneer, Union Investment e Norges Bank . 

La domanda di titoli è cresciuta ieri a buon ritmo una volta indicato da parte dei collocatori (Imi, Citigroup, Bank of America, Mediobanca, Unicredit) un range di prezzo più ristretto, tra 6,5 e 7 euro, rispetto a quello ufficiale (6-7,5 euro). 

E’ probabile che l’Ipo, che si chiuderà oggi alle 13 e 30, registri una domanda pari a quattro volte l’offerta di 453 milioni di titoli (a cui va aggiunta l’eventuale greenshoe).

Con l’indicazione di prezzo su cui si stanno concentrando ormai gli ordini (si potrebbe arrivare a 7 euro se le richieste saranno sostenute anche stamattina), il Tesoro incasserebbe tra i 3,2 e i 3,5 miliardi di euro in caso di collocamento di tutto il 38,2% del capitale di Poste Italiane.

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