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INTESA SANPAOLO – Distretti lombardi, il 2012 si chiude con l’export di nuovo in crescita

MONITOR INTESA SANPAOLO – Nel quarto trimestre del 2012 i distretti tradizionali della Lombardia hanno messo a segno una crescita delle esportazioni, a valori correnti, pari all’1,7% – Il risultato compensa le difficoltà dei due trimestri centrali – Boom per carni e salumi di Cremona e Mantova: +20%.

INTESA SANPAOLO – Distretti lombardi, il 2012 si chiude con l’export di nuovo in crescita

Tornano a crescere le esportazioni lombarde: a rilevarlo è lo studio condotto da Banca Intesa Sanpaolo, che ha pubblicato un Monitor secondo cui dopo le difficoltà dei due trimestri centrali, il 2012 si sia chiuso più che positivamente per i distretti industriali tipici della Lombardia. La filiera agro-alimentare in particolare chiude un anno decisamente positivo per l’export di tutti i distretti regionali monitorati: +20% le carni e salumi di Cremona e Mantova, +7,5% il lattiero-caseario, +7,2% i vini di Franciacorta, +2,4% il riso di Pavia. I risultati delle esportazioni sono tra i pochi dati positivi in un contesto agro-alimentare regionale che versa in uno stato di crisi, penalizzato dal mercato interno. Nell’ambito della filiera della moda/tessile, spiccano le performance 2012 delle calzature di Vigevano e del seta-tessile di Como: +10,6% e +2% rispettivamente.

Entrambi  i distretti puntano da tempo nella direzione del presidio della fascia alta del mercato e dell’allungamento del raggio di esportazione, per raggiungere i mercati emergenti più dinamici. Si sono mostrate in rallentamento, ma senza avvisaglie di crisi strutturale, le esportazioni 2012 del distretto della calzetteria di Castel Goffredo, sempre attivo sul fronte dell’innovazione e del design. Alquanto eterogenei i risultati all’export della filiera metalmeccanica: i distretti che abbracciano la specializzazione metallurgica si sono trovati a fare i conti con livelli del 2011 particolarmente brillanti, che sono stati all’origine di una crescita contenuta delle esportazioni 2012 (in primis quello dei metalli di Brescia, ancora in cima al ranking però per controvalore esportato).

Più brillanti invece le performance dei distretti delle macchine per la concia della pelle di Vigevano (+13,9%) e della meccanica strumentale di Varese (+10,3%). Il distretto di Lumezzane: rubinetti e pentolame ha chiuso l’anno con esportazioni in calo dell’1,7%, ricalcando l’andamento delle vendite estere dell’intero comparto dei casalinghi in metallo. Nella filiera del legno spicca la crescita del 5,7% delle esportazioni 2012 del legno e arredamento della Brianza, ancora lontano però dai livelli pre-fase recessiva. Il distretto della Rubber Valley bergamasca, infine, fa i conti con un export 2012 in rallentamento ma che non mina l’indiscussa leadership europea nel comparto della gomma-plastica. Si tratta di un distretto che sta già esportando infatti ben al di sopra dei livelli del 2008.

Sia nel quarto trimestre 2012 che nell’interno anno sono stati i nuovi mercati a fornire maggiori spunti di crescita per le esportazioni dei distretti tradizionali della regione. E’ infatti mancato il traino di alcuni importanti mercati di riferimento europei, come quello tedesco: dell’ordine del 4,6% la contrazione delle vendite estere 2012, per un peso comunque prossimo al 20% sull’export complessivo dell’aggregato. In rallentamento nel 2012 anche le esportazioni dirette in Francia e in Spagna. A ciò si contrappongono invece i contributi positivi di Stati Uniti (+21,5%), Regno Unito e Svizzera. Tra i nuovi mercati, da segnalare in primis i contributi di Algeria, Arabia Saudita e India.

Crescita del 2,1% per le vendite estere dei poli tecnologici lombardi nel quarto trimestre del 2012, sempre a valori correnti. Il risultato è però da attribuirsi interamente alle performance del polo aeronautico di Varese, a fronte di un rallentamento delle esportazioni del polo ICT e del farmaceutico. Il polo ICT è comunque l’unico a chiudere l’intero anno 2012 con export in contrazione (-13,1%), ricalcando lo scenario comune all’intero comparto nazionale dell’economia digitale. Crescita, invece, su base annuale per il polo farmaceutico, e per quello aeronautico, da poco annesso al nuovo Cluster Tecnologico Nazionale Aerospaziale. Da segnalare, anche nel caso dei poli tecnologici, la crescita delle esportazioni dirette negli Stati Uniti, a fronte di un rallentamento dell’export diretto in primari mercati di riferimento europei (in primis Svizzera, Germania, Francia, Regno Unito).

I dati sulla Cassa Integrazione Guadagni dei distretti tradizionali, relativi all’anno 2012, mettono in evidenza un incremento del 4,1% delle ore autorizzate complessive, per un totale di circa 83 milioni. Il risultato è da ricondursi perlopiù agli incrementi di ore di Cassa Ordinaria (+68,4%), che raggiungono un peso prossimo al 50%. In contrazione le ore di Cassa Straordinaria (-29,6%), che incidono però ancora in misura prossima al 35% circa sul monte ore totale, e le ore di Cassa in Deroga (-8,4), che mantengono un peso considerevole solo in un paio di distretti monitorati. Nei poli tecnologici si è invece osservata una contrazione complessiva del 28,1% delle ore CIG del 2012 (per 6,2 milioni di ore), frutto principalmente di cali in corrispondenza della tipologia di cassa prevalente, quella Straordinaria; che mantiene comunque un peso prossimo al 65-70% in tutti e tre i poli monitorati.

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