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Intesa Sanpaolo, Barrese: “Pmi motore per la ripartenza”

IMPRESE VINCENTI – Si è concluso il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane. Da inizio anno, Intesa Sanpaolo ha erogato quasi 21 miliardi di euro di finanziamenti alle imprese

Intesa Sanpaolo, Barrese: “Pmi motore per la ripartenza”

Le piccole e medie imprese italiane rappresentano il principale volano per la ripartenza economica del Paese. È la conclusione del digital tour “Imprese Vincenti 2021”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane, fondamentali per la vitalità del sistema produttivo, soprattutto nella fase delicata in risposta alla pandemia e al rilancio della produttività distintiva del Made in Italy e delle filiere e distretti sui territori.

Grazie alla testimonianza di piccoli imprenditori e grandi aziende, è emerso il valore delle Pmi in molte delle filiere produttive e dei distretti industriali, nonostante le difficoltà causate dall’emergenza sanitaria. Centrale il ruolo del capitale umano, che ha reagito con flessibilità alla situazione di emergenza sanitaria grazie a competenze digitali e conoscenze attivate attraverso percorsi formativi.  

Le analisi su questo campione di imprese hanno evidenziato come, in questi mesi difficile, esse abbiano continuato a investire su sostenibilità, innovazione, economia circolare e finalità Esg, investimenti sul capitale umano, passaggio generazionale, internazionalizzazione, impatto sociale sul territorio e legame con le proprie filiere produttive di riferimento. 

Inoltre, dalle testimonianze di questi imprenditori è emerso come sia stato essenziale rivedere i propri programmi di investimento, guardare alle nuove tecnologie per aprirsi in maniera più competitiva ai mercati e aumentare l’efficienza dei processi produttivi. Non solo, l’adozione di politiche di business orientate ai temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance è stata percepita come opportunità per aumentare la propria competitività e investire nella creazione di valore di lungo periodo.

L’agroalimentare è emerso come uno dei settori che ha meno risentito della crisi pandemica, esprimendo eccellenze anche per piccole e giovani imprese, due delle quali hanno ricevuto una menzione speciale. Infine, è stato vitale ll’apporto delle imprese sociali, che rappresentano un fattore cruciale nell’integrazione tra profit e non profit e una leva per la creazione di benessere sociale per tutte le comunità.

Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: “Se in Italia la ripresa è più veloce delle attese e superiore alla media dell’eurozona lo dobbiamo in gran parte alle Pmi, che contraddistinguono la specificità del nostro sistema produttivo e che stanno dimostrando una grande capacità di competere anche a livello internazionale”.

“Nel percorso sviluppato quest’anno, Imprese Vincenti ha messo in evidenza realtà che hanno saputo adattarsi e reagire alla situazione di crisi, che hanno sviluppato progetti in una prospettiva di medio periodo, che hanno investito sul proprio capitale umano o sulle tecnologie digitali, che hanno fatto proprio un nuovo approccio verso la transizione sostenibile o che hanno affrontato la crisi migliorando le proprie potenzialità attraverso piattaforme e sistemi informativi avanzati. Sono aziende che operano nelle filiere e nei distretti industriali locali, ad elevata specializzazione e spesso fortemente rappresentativi della qualità e dell’eccellenza del Made in Italy“, ha continuato Barrese.

“Oggi molte di loro sono qui a testimoniare questo impegno e questa volontà di essere vincenti in Italia e all’estero. Ma questo è solo un punto di partenza, la vera sfida è rendere la ripresa strutturale e diffusa. Tutte le categorie produttive devono ripensare i propri modelli di business, adattando l’offerta alle nuove richieste del mercato e riposizionandosi su nuove frontiere. Transizione tecnologica, digitalizzazione, partnership qualificate, internazionalizzazione, investimenti in formazione e capitale umano sono tra le principali sfide che l’Italia delle imprese e non solo è chiamata ad affrontare per rilanciare la propria struttura produttiva. Intesa Sanpaolo si è impegnata ad attivare, nell’arco del Pnrr, erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 270 per le imprese, al fine di accelerare, attraverso la mobilitazione degli investimenti privati, la digitalizzazione, i progetti infrastrutturali e ambientali, il rafforzamento del sistema sanitario, la ricerca e la coesione sociale”, ha concluso Barrese.

Inoltre Imprese Vincenti attiverà nuovi interventi per le Pmi, in un quadro articolato di opportunità e strumenti di crescita messi a disposizione da Intesa Sanpaolo, in linea con gli impulsi di rilancio dell’economia del Paese e in coerenza con il piano “Motore Italia“, il nuovo programma strategico del Gruppo che mette a disposizione 50 miliardi per il rilancio di queste. Da inizio anno, l’istituto bancario guidato da Carlo Messina ha erogato quasi 21 miliardi di euro alle imprese italiane. 

In particolare, nell’ambito del programma Motore Italia, Intesa Sanpaolo punta ad accelerare la transizione digitale delle imprese grazie al nuovo D-Loan, un finanziamento per stimolare gli investimenti delle Pmi a favore dell’evoluzione digitale di relazioni e processi produttivi, offrendo anche nuove soluzioni sul fronte del cyber risk e con partnership autorevoli. 

Mentre, sul fronte della transizione ecologica e sostenibile – sempre nel quadro degli interventi previsti da Motore Italia– ammontano ad oltre 2 miliardi di euro le erogazioni attivate da Intesa Sanpaolo attraverso gli S-Loan, che finanziano investimenti delle Pmi in ottica Esg e di economia circolare.  

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