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Inter-Juve, il derby d’Italia svela il vero anti-Milan

Nella notte di San Siro Pirlo sfida per la prima volta il suo maestro Conte e Cristiano Ronaldo difenderà il suo trono dagli attacchi di Lukaku – Domenica importante anche per Atalanta e Napoli

Inter-Juve, il derby d’Italia svela il vero anti-Milan

Alla ricerca dell’anti-Milan. Lo scontro tra Inter e Juventus (ore 20.45) mette in palio il ruolo dello sfidante ufficiale dei rossoneri, anche se in molti continuano a pensare che, alla fine, saranno proprio loro a contendersi lo scudetto. Oggi però la classifica dice che Pioli ha 3 punti di vantaggio su Conte e addirittura 7 su Pirlo, seppur con una gara in più, ragion per cui questo derby d’Italia numero 238 (il 202 in campionato) diventa ancor più delicato del solito: fallirlo, infatti, potrebbe creare (Cagliari permettendo) grossi guai in chiave tricolore. Entrambe ci arrivano dopo due faticose vittorie in Coppa Italia, mentre in Serie A, restando alle ultime giornate, è stata la Juve ad avere il rendimento migliore: i successi con Udinese, Milan e Sassuolo hanno rimesso le cose a posto, mentre l’Inter, dopo aver battuto il Crotone, ha perso contro la Sampdoria e pareggiato a Roma.

“Dobbiamo avere grandissimo rispetto per chi ha dominato nove anni e vuole farlo per il decimo di fila – l’analisi di Conte -. Il minimo che possiamo avere nei confronti della Juventus è il rispetto per quello che ha fatto, negli ultimi anni non c’è stata storia. Nella scorsa stagione invece abbiamo accorciato e speriamo di poterci ripetere anche quest’anno, visto che in quelli prima hanno dato 20-25 punti a tutti e non era bello. Se abbiamo colmato il gap? No, nessuno in Italia può dire una cosa del genere…”. Conte dunque sceglie un profilo basso, anche perché il momento del club non è certo dei migliori. Le speranze di rinforzarsi sul mercato sono state travolte dalle vicende societarie, con Suning bloccata dal governo cinese e alle prese con grossi problemi di liquidità, insufficienti pure per pagare gli stipendi.

Il termine massimo per non incorrere in penalizzazioni di classifica è il 16 febbraio: per quella data il club dovrà saldare le mensilità di luglio e agosto, ma visto che sul tavolo ci sono anche quelle di novembre e dicembre è evidente che, in parallelo, servirà un accordo con i dipendenti (in questo senso ci sono già state risposte positive). La questione comunque è molto più ampia di così, ecco perché Suning è in trattative esclusive con il fondo Bc Partners, con cui è già in corso la due diligence: Zhang vorrebbe cedere una quota di minoranza, ma è pronto anche a cedere il controllo totale del club (900 milioni la sua valutazione, contro i 750-800, debiti compresi, dei possibili acquirenti). Tutto ciò non riguarda la Juventus, decisa a ripetere quanto fatto 10 giorni fa contro il Milan per rilanciarsi definitivamente in chiave scudetto.

“Conte mi ha insegnato tanto, lo conosco bene e so perché ha detto certe cose – il pensiero di Pirlo -. Lui prova a mettere pressioni su di noi e a toglierla dai suoi giocatori, ma noi siamo pronti. È vero che vinciamo da nove anni, ma loro non sono da meno perché sono stati costruiti per puntare allo scudetto. Giocheremo a viso aperto, ma sapendo la loro forza: non firmo per il pareggio, vogliamo vincere”. La parola dunque passa al campo, con Conte che potrà schierare il 3-5-2 tipo con Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Hakimi, Barella, Brozovic, Vidal e Young a centrocampo, Lautaro Martinez e Lukaku in attacco. Quattro assenze importanti invece per Pirlo, che dovrà fare a meno dell’infortunato Dybala e dei positivi al Covid Alex Sandro, Cuadrado e De Ligt.

La rosa ampia però gli permetterà di schierare un 3-4-1-2 di tutto rispetto con Szczesny tra i pali, Danilo, Bonucci e Chiellini nel reparto arretrato, Chiesa, Bentancur, Rabiot e Frabotta in mediana, Ramsey alle spalle della coppia offensiva composta da Morata e Ronaldo, con Kulusevski pronto a subentrare dalla panchina. Altre gare importanti di questa domenica sono Napoli-Fiorentina (ore 12.30) e Atalanta-Genoa (18), che mettono in palio punti di platino sia in chiave Champions che salvezza. Gattuso e Gasperini vogliono approfittare del passo falso della Roma nel derby per agguantarla in classifica, Prandelli e Ballardini invece puntano a staccare il Torino terzultimo, ieri fermato sullo 0-0 dallo Spezia.

Il tecnico azzurro perde Fabian Ruiz per Covid, ma ritrova Mertens dopo un mese di assenza e lo rilancia dall’inizio nel consueto 4-2-3-1, con Ospina in porta, Maksimovic e Koulibaly coppia centrale, Hysaj e Mario Rui sugli esterni, Demme e Bakayoko a centrocampo e il trio Lozano, Zielinski e Insigne a supporto del belga. Prandelli, reduce dall’eliminazione di Coppa Italia ma anche dalla convincente vittoria sul Cagliari, dovrebbe rispondere con un 3-4-2-1 molto interessante, con Ribery e l’ex Callejon alle spalle del ritrovato Vlahovic. Sfida delicata anche a Bergamo, con l’Atalanta che dovrà pensare anche alla trasferta di mercoledì a Udine, quando recupererà la gara rinviata della 10ma giornata. Gasperini dovrebbe puntare sul solito 3-4-1-2 con Gollini tra i pali, Toloi, Romero e Djimsiti nel reparto arretrato, Hateboer, De Roon, Freuler e Gosens in mediana, Malinovskyi alle spalle di Ilicic e Zapata, con Muriel pronto a subentrare nella ripresa. Ballardini invece, protagonista sin qui di un ottimo impatto in rossoblu, proverà il colpaccio con i soliti Destro e Shomurodov, mentre il neo acquisto Strootman si accomoderà in panchina.

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