Condividi

Inter e Milan, riscattarsi non solo per l’Europa

Le milanesi sono attese alla prova del riscatto – Se batte in casa il Bologna, il Milan è matematicamente sesto ed entra in Europa League – Per l’Inter la partita è più complessa e le speranze di entrare in Europa sono flebili ma una vittoria contro la Lazio sarebbe un segno di orgoglio e dignità che manca da troppo tempo.

Inter e Milan, riscattarsi non solo per l’Europa

Per l’Europa e per l’orgoglio. Stati d’animo diversi per Milan e Inter, attesi da una domenica che potrebbe avere risvolti opposti. I rossoneri, complice la sconfitta della Fiorentina, hanno la possibilità di conquistare matematicamente il sesto posto, raggiungendo così l’obiettivo minimo della stagione. Per farlo sarà sufficiente battere il Bologna in quel di San Siro (ore 15): in questo caso, infatti, il vantaggio sulle inseguitrici diventerebbe irrimontabile. Scenario molto diverso invece per l’Inter, impegnata a Roma contro la Lazio nel posticipo delle 20.45. Le chance di Europa, di fatto, sono legate solo alla matematica ma i nerazzurri, a questo punto, devono lanciare un segnale positivo a prescindere da classifica e obiettivi. “Vogliamo fortemente il sesto posto, se poi arriveremo anche davanti all’Inter sarà ancora più bello – il commento di Montella. – Vivo questa partita come una finale, potrebbe chiudere un percorso iniziato a luglio. Guai però a sottovalutare il Bologna, è una squadra molto organizzata e sinceramente non mi fa dormire tranquillo”. Il tecnico rossonero ha deciso di affrontarlo con il 3-5-2 già visto a Bergamo, arricchito però da una significativa novità: il duo Bacca-Lapadula dall’inizio. Per il resto Donnarumma in porta, Zapata, Paletta e Romagnoli in difesa, Deulofeu, Pasalic, Montolivo, Bertolacci e Vangioni a centrocampo. 4-3-3 classico invece per Donadoni, che tenterà di mettere i bastoni tra le ruote al Diavolo con Mirante tra i pali, Torosidis, Gastaldello, Helander e Mbaye nel reparto arretrato, Donsah, Pulgar e Taider in mediana, Verdi, Destro e Di Francesco in attacco.

Posticipo di lusso invece all’Olimpico, per quanto il match rischi di non contare quasi nulla a livello di classifica. Lazio-Inter resta comunque una sfida di cartello, anche perché, come detto in precedenza, vincerla può essere importante a prescindere. “Qualche segnale c’è stato, mi auguro che in campo lo si veda – il pensiero di Vecchi. – L’Inter per il suo blasone merita il miglior allenatore del mondo, ora sta a me chiudere al meglio una stagione storta e portare un po’ di disciplina e ordine”. Anche in casa Lazio c’è voglia di fare punti: la finale di mercoledì, infatti, ha lasciato l’amaro in bocca a un ambiente comunque soddisfatto per la bella stagione disputata. “Per noi è stato un percorso esaltante, purtroppo sapevamo che sarebbe stato difficilissimo ma ora pensiamo solo all’Inter – le parole di Inzaghi. – Ai ragazzi ho detto che abbiamo ancora due partite e 6 punti da fare, dovremo interpretare tutto al meglio”. Vecchi, costretto a fare a meno degli infortunati Icardi e Miranda, schiererà il 4-3-3 già visto col Sassuolo, dunque Handanovic in porta, D’Ambrosio, Murillo, Andreolli e Nagatomo in difesa, Brozovic, Medel e Gagliardini a centrocampo, Candreva, Eder e Perisic in attacco. 3-5-2 d’ordinanza per Simone Inzaghi, che risponderà con Strakosha tra i pali, Bastos, Hoedt e Wallace nel reparto arretrato, Basta, Milinkovic-Savic, Biglia, Lulic e Felipe Anderson in mediana, Immobile e Keita coppia offensiva.

Commenta