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Inter alla prova del redivivo Sassuolo e Milan a Cagliari. La Juve risorge. Sarri e Garcia nell’occhio del ciclone

Test verità per le milanesi ma l’appuntamento casalingo dell’Inter è più facile della trasferta sarda del Milan – Un brodino per la Juve che batte il Lecce in casa per 1 a 0 ed è momentaneamente seconda – Lazio e Napoli nella tempesta

Inter alla prova del redivivo Sassuolo e Milan a Cagliari. La Juve risorge. Sarri e Garcia nell’occhio del ciclone

Altro giro, altra corsa. Il tour de force della Serie A, ripartito ieri con la vittoria della Juventus sul Lecce, è pronto a entrare nel vivo con questo mercoledì davvero bollente, che vedrà in campo Milan, Inter, Napoli, Lazio e Atalanta. Giornata piena insomma, all’insegna di una corsa Scudetto in salsa milanese, ma anche di due situazioni da monitorare con grande attenzione come quelle di Garcia e Sarri, sempre più nell’occhio del ciclone dopo gli ultimi avvenimenti. In casa Napoli, in particolare, è scoppiata vera e propria bufera su Osimhen, con il suo procuratore che ha minacciato di querelare la società: galeotto un video-parodia pubblicato sui social azzurri (e poi rimosso) che prendeva in giro il nigeriano sul rigore di Bologna.

Juventus – Lecce 1-0, Allegri punge la critica: “Da anti-Inter a brocchi nel giro di una settimana”

Ma andiamo con ordine e partiamo dalla vittoria dei bianconeri, attesi al varco dopo la brutta sconfitta di Reggio Emilia. L’1-0 sul Lecce non passerà certo alla storia per gioco e spettacolo, ma pesa come un macigno sia per quanto concerne la classifica che il morale. L’ha decisa Milik con un tocco sotto porta da vero mestierante d’area di rigore, sbrogliando una matassa che cominciava a diventare piuttosto complicata. Il primo tempo, infatti, era stato decisamente scadente con una sola vera occasione (Chiesa), a fronte di tanta confusione e altrettanti errori tecnici: lo Stadium mostrava di non gradire e fischiava sonoramente. A inizio ripresa il Lecce, sin lì molto rinunciatario, sembrava guadagnare campo e la Juve cominciava a preoccuparsi sul serio, fino alla zampata del polacco (57’) propiziata da una sponda aerea di Rabiot. Il match andava in porto senza particolari scossoni, consegnando agli archivi un successo molto allegriano e il secondo posto in classifica, seppur in attesa del Milan. “Era importante vincere, soprattutto dopo la sconfitta rocambolesca col Sassuolo frutto di errori singoli che difficilmente succedono – l’analisi del tecnico bianconero -. Col Lecce non era facile, siamo partiti bene, abbiamo concesso poco e siamo stati equilibrati in campo senza concedere tiri, riuscendo poi a sfruttare l’occasione giusta. Non era semplice a livello mentale, venivamo da una settimana in cui dicevano che eravamo l’antagonista dell’Inter, per poi diventare dei brocchi. Serve equilibrio, anche se dobbiamo lavorare per migliorare”.

Inter – Sassuolo (ore 20.45, Dazn)

I riflettori si spostano così sulle partite odierne a cominciare da quella dell’Inter capolista, di scena a San Siro contro il Sassuolo. Fino a pochi giorni fa il pronostico sarebbe stato scritto, ora però, nonostante i nerazzurri restino ampiamente favoriti, i neroverdi hanno guadagnato un po’ più di credibilità. La vittoria sulla Juve ha confermato la capacità di trasformarsi contro le grandi, dunque Inzaghi farà bene a tenere le antenne ben dritte: un calo di tensione, infatti, metterebbe a rischio la sesta vittoria consecutiva in campionato, oltre che il primo posto in solitaria. Il cammino dell’Inter finora è stato semplicemente perfetto, sia per quanto concerne i risultati che le statistiche, come si evince dal miglior attacco (14 gol) e dalla miglior difesa (1). Il progetto prevede di proseguire sulla stessa china anche con Sassuolo, Salernitana e Bologna, per andare alla sosta a punteggio pieno, magari con un vantaggio aumentato sulla seconda: obiettivo alla portata, a patto di non inciampare nelle trappole di Dionisi, Paulo Sousa e Thiago Motta.

Inzaghi: “Siamo alla quarta partita in dieci giorni, ma per fortuna ho una rosa competitiva”

“Siamo alla quarta partita in dieci giorni, ma per fortuna ho una rosa competitiva – ha confermato Inzaghi -. E’ una dato di fatto che creiamo tante occasioni, non solo da quest’anno, ci riusciamo con gli attaccanti e con tutto il resto della squadra: dobbiamo però essere più determinati quando arriviamo a ridosso della porta avversaria. La miglior difesa? Merito di tutti, anche dell’applicazione dei centrocampisti e degli attaccanti nel dare equilibrio e compattezza. Ora concentriamoci sul Sassuolo, servirà una partita di livello, con tanta attenzione e determinazione. Loro sono reduci da un successo importante, inoltre conosco il valore della squadra e del tecnico, molto preparato e capace di dare un’ottima organizzazione sul campo”.

Inter – Sassuolo, le formazioni: riposano Pavard e Frattesi, Lautaro non si ferma mai

Il tecnico nerazzurro proseguirà sulla linea del mini-turnover interrotta solo a San Sebastian, quando i cambi furono addirittura cinque. Proprio quell’esperienza negativa (risultato a parte) induce a non esagerare, limitando le rotazioni a due-tre elementi per volta. Oggi sarà il turno di Pavard e Frattesi e sarebbe toccato anche a Lautaro se Arnautovic non si fosse fatto male in quel di Empoli: l’argentino dovrà così stringere i denti e timbrare nuovamente il cartellino, in attesa che Sanchez abbia i 90’ di autonomia. Il 3-5-2 di Inzaghi vedrà così Sommer in porta, Darmian, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries, Mkhitaryan, Calhanoglu, Barella e Dimarco a centrocampo, Thuram e Lautaro in attacco. Nessun dubbio invece per Dionisi, che si affiderà al consueto 4-2-3-1 con Cragno tra i pali, Toljan, Erlic, Tressoldi e Vina nel reparto arretrato, Boloca e Mateus Henrique in mediana, Berardi, Bajrami e Laurienté alle spalle dell’unica punta Pinamonti.

Cagliari – Milan (ore 18.30, Dazn e Sky)

Ad aprire le danze del mercoledì sarà però il Milan, atteso dall’insidiosa trasferta di Cagliari. Per i rossoneri si tratta di un test importante, sia per ragioni di classifica (la Juve, con la vittoria di ieri, è tornata al secondo posto) che di valutazione della rosa. Le prossime sfide con Lazio e Borussia Dortmund, unite ad alcuni infortuni (Krunic su tutti), costringono Pioli ad ampliare il suo raggio d’azione e dare spazio a chi ne ha avuto decisamente meno, specialmente a centrocampo e in attacco. In attesa di valutare la formazione (ne parliamo tra poco) è giusto sottolineare come questo Cagliari, almeno finora, abbia fatto molta fatica, raccogliendo solo due scialbi 0-0 con Torino e Udinese e sprofondando al penultimo posto. La sensazione, dunque, è che questa possa essere la partita giusta per fare un po’ di turnover, anche se è bene diffidare di una squadra affamata di punti, specialmente se guidata da un vecchio lupo di mare come Ranieri. Il Diavolo, ad ogni modo, non può permettersi passi falsi, altrimenti l’Inter potrebbe già scappare via.

Cagliari – Milan, le formazioni: Pioli lancia Adli, Okafor e Chukwueze, riposano Leao e Giroud

Pioli, ieri in silenzio stampa, tornerà al 4-3-3, complice i rientri di Theo Hernandez e Calabria, ma la formazione sarà tutt’altro che classica. Il tecnico, infatti, è orientato a far riposare sia Leao che Giroud, inoltre lancerà un regista assolutamente inedito come Adli, ancora a secco di minuti in questa stagione. In difesa, a protezione della porta di Sportiello (Maignan tornerà sabato con la Lazio), agiranno Calabria, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez, con Loftus-Cheek, Adli e Reijnders a centrocampo e il tridente Chukwueze-Okafor-Pulisic in attacco. Ranieri opterà per un 4-4-2 con Radunovic tra i pali, Zappa, Wieteska, Dossena e Obert nel reparto arretrato, Nandez, Makoumbou, Sulemana e Augello in mediana, Petagna e Luvumbo coppia offensiva.

Napoli – Udinese (ore 20.45, Dazn): esplode il caso Osimhen

Alta tensione al Maradona, dove il Napoli di Garcia affronta l’Udinese con l’obbligo assoluto di ritrovare la vittoria. Questione di classifica, visto che gli azzurri occupano un poco gratificante settimo posto, ma anche e soprattutto di equilibri interni, messi a dura prova dal brutto inizio di stagione. La reazione di Osimhen in quel di Bologna è stato solo l’apice di un nervosismo latente, venuto fuori già a Genova con Kvaratskhelia e assolutamente palpabile tra stampa e tifosi, tutti concordi nel ritenere insufficiente il lavoro di Garcia. Ad aggiungere ulteriore benzina sul fuoco ci si sono poi messe la Procura di Roma, indagando De Laurentiis per falso in bilancio relativamente all’acquisto di Osimhen nell’estate del 2020, e lo stesso attaccante nigeriano, protagonista, suo malgrado, di un vero e proprio caso. Il profilo TikTok del Napoli, infatti, ha pubblicato un video che lo derideva sul rigore di Bologna, per poi toglierlo poco dopo. Episodio che ha suscitato l’ira del suo procuratore Roberto Calenda (“episodio inaccettabile che crea un danno al giocatore, ci riserviamo di intraprendere azioni legali”) e che potrebbe portare a una clamorosa rottura tra le parti, anche e soprattutto in chiave rinnovo. Momento complicato insomma, sia fuori che dentro al campo, ragion per cui urgono vittorie che possano riportare un po’ di serenità. ADL, almeno in pubblico, ha preso le parti di Garcia, ma è chiaro che anche lui si aspetti un’immediata inversione di rotta: le gare con Udinese, Lecce, Real Madrid e Fiorentina saranno decisive.

Napoli – Udinese, le formazioni: Politano unico cambio rispetto a Bologna

Il tecnico francese ha preferito evitare una conferenza stampa piuttosto insidiosa, rimandando ogni giudizio al post partita. La sensazione è che il tecnico se la voglia giocare con le sue idee, confermando il 4-3-3 d’inizio stagione (infortuni in difesa a parte), senza alcun tipo di turnover o esperimento. In difesa, davanti alla porta di Meret, ci saranno Di Lorenzo, Ostigard, Natan e Mario Rui, con Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo e il tridente Politano-Osimhen-Kvaratskhelia in attacco. Sottil, anch’egli in grande difficoltà (3 punti e terzultimo posto in classifica, risponderà con un 3-5-2 con Silvestri tra i pali, Perez, Bijol e Kristensen nel reparto arretrato, Ebosele, Samardzic, Walace, Lovric e Kamara in mediana, Thauvin e Lucca coppia offensiva.

Lazio – Torino (ore 20.45, Dazn e Sky)

Anche in casa Lazio serpeggia una buona dose di malumore, figlia di un inizio stagione molto al di sotto delle aspettative estive, quando qualcuno parlava addirittura di Scudetto. I biancocelesti invece hanno raccolto solo 4 punti, ma soprattutto hanno mostrato una preoccupante involuzione di gioco, fiore all’occhiello della gestione Sarri. Non a caso Lotito, fino a pochi mesi fa grande estimatore del Comandante, ha mostrato tutto il suo disappunto dopo il pareggio con il Monza, in un confronto dai toni molto alti avvenuto nello spogliatoio. Il presidente rimprovera lo scarso utilizzo dei nuovi acquisti, a suo dire di ottimo livello, il tecnico risponde (anche in pubblico) che gli stessi non sono ancora pronti per il suo calcio. La tensione è palpabile, tanto che i tifosi hanno colloquiato (si fa per dire) con Immobile a fine partita, chiedendo maggiore impegno a lui e alla squadra: questa sera le cose potrebbero peggiorare, a meno che la Lazio non riesca a battere il Torino e a ritrovare 3 punti che mancano dal 2 settembre.

Lazio – Torino, le formazioni: turnover per Romagnoli e Zaccagni, ma i nuovi restano fuori

Sarri, anch’egli in silenzio stampa, lascerà a riposo Romagnoli e Zaccagni, usciti malconci dalla sfida con il Monza, per il resto però confermerà i suoi titolari, in barba alla volontà di Lotito di vedere in campo i nuovi acquisti, Castellanos su tutti. L’attaccante argentino, acquistato per 18 milioni dal Granada, è il vero oggetto del contendere: il presidente lo ritiene pronto per alternarsi a Immobile, il tecnico gli ha concesso solo 39 minuti tra campionato e Champions. Il 4-3-3 laziale vedrà così Provedel in porta, Marusic, Casale, Patric e Luca Pellegrini in difesa, Kamada, Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Pedro in attacco. Juric, rilanciato dai 7 punti raccolti tra Genoa, Salernitana e Roma, tenterà il colpaccio con un 3-4-2-1 con Milinkovic-Savic tra i pali, Schuurs, Buongiorno e Rodriguez nel reparto arretrato, Bellanova, Ricci, Tameze e Lazaro in mediana, Vlasic e Karamoh alle spalle dell’unica punta Sanabria, con Zapata pronto a subentrare dalla panchina.

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