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Inchiesta Videopoker, condanne per 2,5 miliardi

La sentenza della Corte dei Conti colpisce 10 concessionarie, fra cui Lottomatica, Snai e Sisal – Multe anche per l’ex direttore generale dei Monopoli di Stato, Giorgio Tino, e per il direttore dei Giochi, Antonio Tagliaferri.

Inchiesta Videopoker, condanne per 2,5 miliardi

L’inchiesta sui videopoker si chiude con una multa da 2,5 miliardi complessivi a dieci concessionarie di giochi attive in Italia. Lo ha deciso la Corte dei Conti, stabilendo una cifra di gran lunga inferiore ai 98 miliardi richiesti nella prima sentenza. Multe in arrivo anche all’ex direttore generale dei Monopoli di Stato, Giorgio Tino, e al direttore dei Giochi, Antonio Tagliaferri. I due dovranno pagare rispettivamente 6 e 2,5 milioni. Giudicata innocente Annamaria Barbarito, che ai tempi era responsabile dell’ufficio apparecchi da intrattenimento dei Monopoli di Stato.

Fra le società, la penale più alta è da 845 milioni per Bplus. Multe per anche gli altri operatori: 120 milioni per Cirsa Italia, 245 milioni per Sisal Slot, 100 milioni per Lottomatica, 150 milioni per Gmatica, 115 milioni per Codere, 200 milioni per HBG, 235 milioni per Gamenet, 255 milioni per Cogetech, 210 milioni per Snai.

L’inchiesta fa riferimento a una serie di apparecchiature Vlt (Video Lottery Terminal, in generale i cosiddetti videopoker) non collegate al circuito Sogei (la Società Generale d’Informatica, controllata al 100% dal ministero dell’Economia, che si occupa fra l’altro di gestire il sistema informativo del gioco pubblico per conto di Aams, l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato). In questo modo il Fisco non poteva verificare l’ammontare delle entrate e chiedere il pagamento delle imposte dovute. 

Per avere una misura di quanto valga il settore, basti pensare che dei circa 80 miliardi raccolti in Italia dalle società di giochi nel 2011 (una cifra pari a 16 volte il business annuo di Las Vegas), 45 sono arrivati da slot machines e videolotteries. 

Dopo la notizia del maxi-risarcimento dovuto, il titolo di Snai è crollato dell’8,28% a Piazza Affari. Lottomatica invece – la società che ha ricevuto la sanzione meno salata – ha chiuso in territorio leggermente positivo (+0,24%).


 

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