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Imprese all’estero, record di finanziamenti da Simest

Simest, società che con Sace costituisce il polo dell’internazionalizzazione di Cdp, ha stanziato 275 milioni per favorire l’espansione all’estero di 700 imprese italiane, quasi tutte Pmi. La Lombardia la regione che ha fatto più richieste.

Imprese all’estero, record di finanziamenti da Simest

Aziende italiane in difficoltà all’estero tra dazi, burocrazia, concorrenza e Italian sounding? Ci pensa Simest, società che con Sace costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo Cdp, e che ha appena chiuso un 2019 da record per quanto riguarda i finanziamenti per l’internazionalizzazione di quasi 700 imprese italiane, per lo più Pmi. LA cifra totale stanziata nell’ultimo anno solare è stata di 275 milioni, il 13% in più rispetto al 2018: “Le aziende beneficiarie – ha fatto sapere Simest in una nota – grazie alle nuove risorse hanno potuto fare il loro ingresso e rafforzarsi in 50 Paesi esteri, promuovendo il Made in Italy nel mondo”.

La distribuzione regionale delle 700 aziende che hanno deciso di far ricorso ai finanziamenti Simest per internazionalizzarsi, vede primeggiare la regione Lombardia (171 imprese, 64 milioni di euro). Sul podio anche Veneto (144 imprese, 61 milioni di euro) e Lazio (56 imprese, 32 milioni). Seguono: Piemonte (53 imprese, 21 milioni); Emilia Romagna (52 imprese, 20 milioni); Toscana (42 imprese, 13 milioni); Campania (40 imprese, 13 milioni); Puglia (36 imprese, 14 milioni); Marche (31 imprese, 11 milioni); Abruzzo (20 imprese, 12 milioni); Friuli Venezia Giulia (12 imprese, 4 milioni); Sicilia (15 imprese, 3 milioni); Umbria (7 imprese, 1 milione); Trentino Alto Adige (6 imprese, 3 milioni); Liguria (5 imprese, 1 milione); Calabria (2 imprese, 0,5 milioni); Basilicata (3 imprese, 0,5 milioni); Molise (1 impresa, 0,5 milioni); Sardegna (1 impresa, 0,2 milioni) e Valle d’Aosta (anche qui solo un’azienda, che ha chiesto solo 70.000 euro).

Sul fronte della destinazione geografica dei progetti invece, secondo i dati forniti da Simest le imprese italiane hanno puntato sia Paesi vicini – come Albania, Tunisia, Svizzera, Bosnia- Erzegovina – ma anche su aree più lontane: dal Brasile, all’Australia, dalla Cina, al Sud Africa, dalla Russia alla Nigeria. Per quanto riguarda, infine, la tipologia di finanziamento richiesto, lo strumento più gettonato (371 operazioni contrattualizzate), è stato la ‘Patrimonializzazione’, vale a dire un prestito a medio-lungo termine dedicato esclusivamente alle Pmi che esportano. Segue (193) il finanziamento ‘Inserimento sui Mercati Esteri’, che copre le spese per l’apertura di una prima struttura commerciale all’estero.

Terzo strumento richiesto il finanziamento ‘Fiere, Mostre e Missioni di Sistema’ (186), grazie al quale le Pmi possono coprire tutte le spese relative alla partecipazione a questo tipo di eventi e far conoscere il proprio marchio e i propri prodotti nel mondo. Interesse anche per i prodotti ‘Studi di Fattibilità’ (36) e ‘Assistenza Tecnica’ (14) che – rispettivamente – consentono all’impresa di valutare l’opportunità di effettuare investimenti commerciali o produttivi e di formare il personale dedicato. Infine, sei domande sono state complessivamente accolte sui neonati finanziamenti ‘E-Commerce’ e ‘Temporary Export Manager’: il primo apre alle imprese la strada del commercio elettronico, il secondo finanzia l’inserimento in azienda di una figura professionale specializzata per il tempo necessario alla realizzazione del progetto di sviluppo internazionale.

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