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Il Senato rivede le spese: obiettivo 2012 risparmi per 13 milioni

Il Senato punta ad una riduzione delle spese per 13 milioni di euro per il 2012 – Di questi, 3 milioni e 600 mila euro saranno il frutto di interventi decisi dal Consiglio di presidenza del Senato.

Il Senato rivede le spese: obiettivo 2012 risparmi per 13 milioni

Un risparmio di 13 milioni. E’ l’obiettivo che si pone il Senato per il prossimo anno. Il senatore Angelo Cicolani, del Pdl, questore di Palazzo Madama, conferma che “c’è un processo di rivisitazione delle spese tuttora in corso, sia per quanto riguarda i senatori, (vitalizi, diaria, assenze) sia per quanto riguarda i servizi in generale. Ci siamo dati degli obiettivi: nel 2011 un risparmio dell’1% sulla dotazione del Senato, pari a 6 milioni, e per il 2012 l’obiettivo è risparmiare 13 milioni”.

Di questi, 3 milioni e 600 mila euro saranno il frutto di interventi decisi dal Consiglio di presidenza del Senato: revoca della gara in corso per l’appalto in regime di global service dei servizi di manutenzione dell’area edile-impiantistica e per l’approvvigionamento energetico; realizzazione di una gara per l’appalto dei servizi di manutenzione con una riduzione dell’importo a base d’asta di circa il 20 per cento; realizzazione di un’altra gara per la fornitura di energia, anche qui con una riduzione prevista pari al 20 per cento delle spese complessive per elettricità e gas; iniziative volte a migliorare l’efficienza energetica; via libera all’operazione che porterà nei prossimi mesi all’abbandono integrale della stampa tipografica degli atti parlamentari, con il passaggio alla disponibilità on line e riproduzione su carta esclusivamente secondo il criterio del ‘print on demand’.

“Questo capitolo consente un risparmio notevole”, fa notare il Cicolani: entro il 2012 è infatti prevista una riduzione dei volumi su carta dagli attuali 80 milioni di pagine a meno di 20 milioni, con un costo complessivo che passerà da 2,6 milioni a 700 mila euro all’anno. In campo anche lo stop alle assunzioni: quest’anno – spiega ancora il Cicolani – ci saranno 40 commessi che andranno in pensione e che non verranno sostituiti. In calendario solo l’assunzione di 7 consiglieri parlamentari, peraltro già vincitori di concorso.

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