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Il petrolio manda in rosso le Borse e a Piazza Affari crollano Mps e Carige

Il petrolio scivola ai minimi e inverte nel finale la rotta dei mercati azionari: Piazza Affari perde lo 0,57% – Crollano Mps e Carige con perdite superiori al 10% – In territorio negativo anche Mediaset, Ferrari, Buzzi e Generali dove si rafforzano le indiscrezioni sull’addio di Greco per la Zurich – Fca: 2015 eccezionale.

Il petrolio manda in rosso le Borse e a Piazza Affari crollano Mps e Carige

IL PETROLIO IN CADUTA LIBERA. S’INABISSA MPS. BENE SNAM E LUSSO. MA IL RIMBALZO NON RIESCE

Sfuma il tentativo di rimbalzo delle Borse europee. Al termine di una seduta caratterizzata dall’elevata volatilità, gli indici del Vecchio Continente hanno chiuso deboli, fallendo il rimbalzo dopo la performance negativa della prima settimana del 2016 ma senza neanche farsi trascinare al ribasso dal nuovo calo delle Borse cinesi, con Shanghai che ha ceduto il 5,3%.

Sul finale, l’inversione di rotta dei listini Usa e la debolezza del greggio, ai minimi dal 2003 sotto i 32 dollari al barile, hanno zavorrato i listini. A Milano il Ftse Mib ha chiuso in rosso dello 0,57%. Deboli anche Parigi -0,48% e Francoforte -0,25%. Fa peggio Londra. A Wall Street l’indice S&P500 perde lo 0,3%: in avvio di seduta era arrivato a guadagnare lo 0,6%. Nasdaq -0,5%, Dow Jones -0,1%.

Il dollaro si sta rafforzando nei confronti dell’euro, scambiato a 1,085 da 1,091 di venerdì sera. Dul mercato grigio i Bot 12 mesi in asta domani sono trattati in terreno positivo ad un tasso dello 0,07%. Oltre il rendimento zero anche i titoli biennali. Lo spread è a 105 pb, il Btp 10 rende l’1,584%.

Fa sensazione l’ennesimo tiro al bersaglio su Monte Paschi -11% e Carige –13,6%, dopo diverse sospensioni. Buoni rialzi per alcuni istituti popolari Ubi +1,1% e Pop.Milano +1,6%, mentre Banco Popolare ha perso il 2%.

Unicredit +0,1%. “Bene, penso. Sono stupito dalla domanda”. Così Luca di Montezemolo, vicepresidente della banca, ha risposto alla domanda su come gli azionisti giudicassero la situazione della banca dopo l’articolo del Financial Times a proposito del nervosismo di alcuni azionisti esteri. Ma Montezemolo, che siede nel cda della banca come rappresentante indiretto degli interessi del primo azionista Aabar, non sarà presente alla prossima assemblea.

In forte ribasso anche Generali -2,8% che ha sofferto le nuove indiscrezioni sulla possibile uscita dell’amministratore delegato Mario Greco, che sarebbe in procinto di venire nominato nuovo amministratore delegato della concorrente Zurich Insurance. In rialzo invece Snam +1% che nel corso della seduta il titolo ha segnato il nuovo massimo storico di 5,025 euro.

In Europa uno dei settori migliori è stato l’Automotive (Stoxx del settore +0,5%), trainato dal rialzo di Volkswagen +2%. A Milano FiatChrysler è scesa dello 0,4%, nonostante il Ceo Sergio Marchionne abbia ribadito a Detroit che i risultati del 2015 si attesteranno nella parte alta del range di indicazioni fornito dal management, e abbia confermato gli obiettivi del piano al 2018. Cnh Industrial +1,1%. 

StM sale del 2,4%. Tra gli industriali bene anche Finmeccanica +0,5% e Prysmian +1,4%. Sprint finale del lusso: Ferragamo +3,2%, Moncler +1,7%. Infine rallenta dopo un anno ruggente (+4%) Saipem che chiude in rialzo dello 0,5% dopo la smentita di Claudio Descalzi, ad dell’Eni -0,4% sulla partecipazione della società al progetto del gasdotto Nord Stream. 

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