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Il calciomercato comincia dalle panchine: Conte tiene in ansia la Juve, il Milan liquida Allegri

Quest’anno il calciomercato comincia dalle panchine – Conte deve ridiscutere il suo contratto e vuole rinnovare la Juve, altrimenti ci sono le sirene del Chelsea dietro l’angolo – Nel Milan Berlusconi vuole liquidare Allegri per Clarence Seedorf – L’Inter conferma Stramaccioni ma cerca soci e capitali per rafforzare la squadra

Il calciomercato comincia dalle panchine: Conte tiene in ansia la Juve, il Milan liquida Allegri

Festa per tutti, tranne che per il calciomercato. Con l’estate alle porte infatti gli addetti ai lavori non hanno proprio il tempo per prendersi una pausa, tanto più che certe situazioni vanno risolte il prima possibile. E’ il caso della Juve, alle prese con il caso Conte. Il tecnico bianconero sta per conquistare il suo secondo scudetto consecutivo, dopodichè si siederà attorno a un tavolo con Agnelli, Marotta e Paratici per definire il suo futuro. Che, a meno di scossoni al momento imprevisti, sarà juventino, a patto però che vengano esaudite alcune sue richieste, economiche e tecniche.

Forte delle proposte ricevute dall’estero (su tutte dal Chelsea), Conte vuole un prolungamento contrattuale con sostanzioso aumento. Quello attuale prevede 3 milioni netti fino al 2015, lui vorrebbe arrivare a 5 (gli stessi offerti da Abramovich) fino al 2016. Se così sarà, Conte consoliderà il suo primato tra gli allenatori italiani, oltre che il suo ruolo nella società bianconera. Ma non si tratta solo di soldi. Le richieste del tecnico toccano anche l’aspetto calcistico, a tutte le latitudini. Perché Conte non vuole solo il famoso top player, che comunque arriverà. Secondo lui la rosa, dopo due anni di dominio italiano, va rinnovata in maniera sostanziale, oppure si rischia di tornare nell’oblìo. Tanti giocatori hanno dato molto, forse tutto, e cominciare una nuova stagione senza cambiamenti potrebbe essere fatale. Agnelli ascolterà, poi deciderà il da farsi. Ma la sensazione è che se il binomio Juve – Conte dovesse sciogliersi sarà per decisione del tecnico, non della società.

Scenario che, potenzialmente, potrebbe realizzarsi anche al Milan, anche se per motivi diversi. Massimiliano Allegri è stufo delle critiche di Berlusconi, chi gli sta vicino lo descrive come insofferente e stanco. La cosa però è reciproca, perché il anche il presidente rossonero non ne può più. Si va verso un inevitabile divorzio, nonostante i tentativi di mediazione di Galliani, da sempre contrario ai colpi di testa del suo principale. Ma in casa Milan non è ancora tempo di mercato. Prima c’è una Champions da conquistare, obiettivo irrinunciabile per un futuro d’alto livello coadiuvato dal pareggio di bilancio. Solo dopo si potrà programmare la prossima stagione, molto probabilmente con un nuovo tecnico.

Sul fronte Inter invece i lavori sono già cominciati. Il campionato ha ormai poco da dire, e l’eventuale partecipazione all’Europa League sposterà semmai le proporzioni della rosa, non la struttura. Incassata la fiducia di Moratti, Stramaccioni vuole una squadra giovane e dinamica, con cui provare a ripartire dopo un’annata tragica. Alcuni acquisti sono già stati fatti, su tutti Icardi e Campagnaro, che potrebbero diventare due colonne del nuovo corso nerazzurro. Ma il progetto necessita soldi, e quelli vanno trovati. Massimo Moratti sta giocando la partita più importante sul mercato kazako, dove spera di rimediare soci (e soldi) per un futuro migliore. Ci riuscirà? Lo sapremo presto, sicuramente prima dell’estate. Poi ci tufferemo nel pazzo mondo del calciomercato.

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