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I vaccini in ritardo frenano le Borse, il freddo spinge il petrolio

Le incertezze nella distribuzione dei vaccini anti-Covid pesano sulle Borse, anche se la Cina fa segnare un nuovo record – Le Fed non teme l’inflazione – Piazza Affari arretra

I vaccini in ritardo frenano le Borse, il freddo spinge il petrolio

Nell’ottobre del 2007, quando ancora non si parlava di crisi, l’indice della Borsa di Shanghai salì ad un massimo di 5.885 punti. Ci sono voluti 13 anni e mezzo per archiviare quel record. Anzi, l’impresa non è ancora compiuta perché l’indice Csi 300, una volta toccata quota 5.931, ha imboccato la via del ribasso: -0,77%, in linea con le altre piazze asiatiche e con il finale debole di Wall Street. Nessun dramma. La Cina, finita la lunga vacanza del Capodanno lunare, è pronta a riaccendere i motori della crescita: l’industria di Pechino sarà tra i grandi beneficiati del boom di acquisti delle famiglie Usa che sarà innescato dal piano di stimoli in discussione a Washington.

ASIA DEBOLE, PIÙ GRAVE LA CRISI DEI CHIP

In rosso i listini d’Oriente. L’indice Nikkei di Tokyo perde lo 0,2%, l’Hang Seng di Hong Kong lo 0,9%, il Kospi di Seul lo 0,8%. Sulla parità il BSE Sensex di Mumbai. L’indice MSCI Asia Pacific è in lieve calo, dai massimi di lungo periodo toccati a inizio settimana, mentre si aggrava la crisi dei chip, complicata dal grande freddo in Texas che ha imposto la chiusura delle fabbriche attorno ad Austin.

ZUCKERBERG CONTRO I GIORNALI, GOOGLE ACCETTA DI PAGARE

Poco mossa Sidney (-0,05%) nel giorno in cui è scoppiata la guerra tra il governo australiano e Facebook, che ha imposto l’embargo del social network nel Paese in risposta alla legge che impone finalmente al colosso di pagare una fee a fronte delle notizie dei giornali pubblicate dal social (che così alimenta la pubblicità).

Al contrario, News Corp di Rupert Murdoch e Google hanno lanciato una partnership pluriennale: il colosso tech pagherà l’editore per indicizzare le notizie nella sezione Showroom Google News.

FED: L’INFAZIONE NON CI FA PAURA

Il future del Nasdaq, ieri -0,5%, segna un nuovo calo dello 0,4%. Sulla parità il future del Dow Jones, che ieri ha chiuso in rialzo dello 0,3% grazie al contributo delle società dei beni di consumo e dei petroliferi.

Nessuna nuova dai verbali del comitato ristretto della Federal Reserve del 27 gennaio. L’inflazione non viene considerata per ora una minaccia seria, in linea con l’orientamento del Tesoro ribadito ieri dal presidente Joe Biden in un incontro con sindacati e imprese.

A sostenere il Dow Jones (+0,3%) sono stati i recenti acquisti di Warren Buffett: Verizon +5,2%, Chevron +3%.

PETROLIO OLTRE I 65 DOLLARI

Petrolio Brent a 65 dollari il barile, in rialzo dell’1,3%. Il governatore del Texas Gregg Abbott ha ordinato stanotte il blocco delle esportazioni di gas per tre giorni, un provvedimento che ha provocato danni colossali agli intermediari.

La fiducia bulgara accordata dal Senato a Mario Draghi sostiene l’attenzione dei mercati per i Btp, gli unici titoli governativi in grado di sfidare l’effetto inflazione, che comincia a farsi notare sui listini.

PREZZI IN RIPRESA, VACCINI IN RITARDO: FRENANO LE BORSE EUROPEE

Le tensioni sui prezzi delle materie prime hanno infatti prodotto una battuta d’arresto nel rialzo delle piazze europee, pronte a cogliere il ritorno dell’inflazione per far scattare le prese di beneficio. Milano, in particolare, è stata la maglia nera del Vecchio Continente. Pesa ancora sui mercati Ue la difficoltà della Commissione a ottenere tutti i vaccini già concordati con le case di produzione. Dopo la bufera per i ritardi del piano di vaccinazione, Ursula von der Leyen ammette che “dobbiamo accelerare le vaccinazioni, i casi di varianti Covid aumentano e ne emergono di nuove”. La Commissione Ue, fa sapere sempre von der Leyen, acquisterà altri 150 milioni di dosi del vaccino di Moderna per quest’anno e ne ha opzionati 150 milioni per il prossimo. Pfizer invece non avrebbe ancora consegnato all’Unione europea circa dieci milioni di dosi del suo vaccino previste per dicembre, mancando di fornire alla Ue un terzo delle dosi attese. È quanto scrive Reuters citando funzionari anonimi di Bruxelles.

PIAZZA AFFARI -1,12%, GUCCI SPAVENTA PARIGI

Piazza Affari ha perduto l’1,12% e si è fermata a 23.178 punti. Limita i danni Parigi (-0,36%), nonostante il crollo di Kering (-7,5%), frenata dalla crisi di vendite del marchio Gucci nell’ultimo trimestre 2020 (fatturato sceso del 10,3%). A Milano Moncler lascia sul terreno il 2,28%.

A consolare gli investitori è servita la performance di Cnp Assurances: +3,5%, sui massimi da dodici mesi. Gli investitori hanno apprezzato la proposta del Cda di pagare un dividendo di 1,57 euro per azione, di cui 0,77 euro quale cedola regolare per il 2020 e 0,80 euro come dividendo straordinario per il 2019, pari a un pay out del 40% per i due anni, dopo che lo scorso anno gli azionisti erano rimasti a bocca asciutta. Il ritorno complessivo per gli azionisti ammonta al 10,90% lordo sulla quotazione.

PERDONO COLPI NIVEA E BRITISH TOBACCO

Nel resto d’Europa, Francoforte segna un ribasso dell‘1,16%. Beiersdorf -6,8%: il produttore della Nivea prevede un calo della redditività. Madrid -0,41%, Amsterdam -0,93%.

Fuori dalla zona euro, Londra cede lo 0,55%, con i dati che mostrato che anche l’inflazione britannica è aumentata un po’ più del previsto a gennaio. British American Tobacco -5,8%, anche se ha riportato profitti annuali migliori del previsto.

BITCOIN OLTRE 900 MILIARDI DI DOLLARI

Il bitcoin ha toccato un nuovo rialzo record a 51.721 dollari, dopo aver passato la soglia 50.000 per la prima volta. La capitalizzazione supera ora i 900 miliardi di dollari.

MORGAN STANLEY: LO SPREAD SCENDERÀ A 55 PUNTI

L’obbligazionario italiano ha chiuso con poche variazioni la seduta caratterizzata dal discorso dl Mario Draghi in Senato. Martedì il Tesoro ha collocato 14 miliardi di euro nel nuovo Btp dual-tranche, prima emissione sindacata dell’epoca Draghi, che ha raccolto ordini per oltre 82 miliardi. La quota allocata ad investitori esteri, ha detto il Tesoro, è stata pari al 64,5% sul titolo a 10 anni e al 45,4% sul titolo a 30 anni.

In chiusura, il tasso del decennale è sceso a 0,58% da 0,59% dell’avvio e 0,56% dell’ultima chiusura. La forbice tra i tassi Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 95 punti base, rispetto a 93 in avvio e 91 nel finale di seduta di ieri. L’effetto Draghi, secondo Morgan Stanley, aiuterà lo spread a restringere a 85 punti base entro giugno e a 55 nel secondo semestre in uno scenario Toro.

BOND DA 1 MILIARDO, NEXI VA GIÙ

Peggior titolo fra le blue chip è stata Nexi (-4,37%), penalizzata dal collocamento di un bond convertibile da un miliardo di euro con scadenza 2028. I proventi del collocamento saranno utilizzati per rifinanziare parte dell’indebitamento di Nets, rileva Equita, che ha confermato il rating buy e il target price di 18 euro. Invariati anche il rating accumulate e il prezzo obiettivo di 17,6 euro da parte di Banca Akros.

Ancora trascurati i bancari: Unicredit -1,78% nonostante JP Morgan abbia alzato il target a 10 euro. Intesa Sanpaolo -0,7%. Positiva Mediobanca (+0,45%), ancora in rally dopo i conti.

CONTI OK E DIVIDENDO, MA POSTE ARRETRA

In calo Poste Italiane (-0,8%) nonostante i conti del quarto trimestre sopra le attese, con un utile operativo che cresce del 19,6% e la proposta di un dividendo di 0,486 euro per azione.

Avanza Eni (+0,93%) ma ripiegano le oil service: Saipem -2,7%, Tenaris -0,8%. Cede oltre il 4% Saras dopo il balzo a doppia cifra della vigilia.

GENNAIO DEBOLE, PERDE COLPI STELLANTIS

Vendite anche sul comparto auto. Stellantis -2,15% dopo i dati sulle immatricolazioni in Europa di gennaio, scese del 27,4% a fronte di un calo del mercato del 25,7%. Di riflesso, male Exor (-2,74%).

Perdite anche per Amplifon (-3,05%) e Unipol (-2,77%).

ALKEMY RIDISEGNA L’E-COMMERCE COOP

Da segnalare Alkemy (+4,25%): l’azienda ha ridisegnato il sito e-commerce di EasyCoop, il servizio di spesa online di Coop Alleanza 3.0.

Sull’Aim, in luce Vetrya (+4,31%): la società ha reso noto di aver avviato lo sviluppo di servizi e piattaforme innovative su reti ultra-broadband per il Padiglione Italia del prossimo Expo Dubai 2020.

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