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I taxi di Roma e Milano nel mirino dell’Antitrust

Le principali società di gestione del servizio radio taxi nelle due città sono sospettate di aver stretto accordi per limitare la concorrenza.

I taxi di Roma e Milano nel mirino dell’Antitrust

L’Antitrust ha avviato due istruttorie per possibili intese restrittive della concorrenza nei confronti delle principali società di gestione del servizio radio taxi a Roma (Radiotaxi 3570, Cooperativa Pronto Taxi e Samarcanda) e a Milano (Taxiblu, Yellow Tax Multiservice e Autoradiotassi). La segnalazione è partita dalla società Mytaxi Italia.

Entrambi i procedimenti riguardano le clausole di esclusiva contenute negli atti che regolano i rapporti tra le società di gestione del servizio di radio taxi e i tassisti/soci aderenti. Queste clausole, se applicate a una percentuale maggioritaria dei tassisti in un dato ambito territoriale (come accade a Roma e Milano), “appaiono idonee ad ostacolare, se non ad impedire, l’utilizzo simultaneo da parte dei singoli tassisti di vari intermediari per la fornitura di servizi di raccolta e smistamento della domanda del servizio taxi – scrive l’antitrust – ed in particolare ad ostacolare o rallentare l’ingresso nel mercato di nuovi operatori che offrono servizi innovativi di questo tipo”, come l’applicazione per smartphone e tablet gestita da Mytaxi Italia, che mette direttamente in contatto l’utenza e i tassisti e offre anche un servizio di rating dell’offerta.

Alcuni funzionari dell’Autorità, con l’aiuto del nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno eseguito una serie di ispezioni nelle sedi delle società interessate, parti del procedimento, ritenute in possesso di elementi utili ai fini dell’accertamento, oltre che nella sede di Unione dei Radiotaxi d’Italia – Uri,  associazione nazionale dei gestori di radiotaxi.

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