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I dati sull’export cinese rallentano le Borse di tutta Europa. La speculazione spinge Mediobanca

La conferma del rallentamento dell’economia cinese, arrivata dalle statistiche di luglio sulle esportazioni, sta portando in flessione i principali listini europei – L’euro scende a 1,227 dollari, mentre lo spread Btp-Bund è intorno ai 450 punti base – Male le banche a Piazza Affari, tranne Mediobanca per effetto di speculazioni sulle novità nell’azionariato

I dati sull’export cinese rallentano le Borse di tutta Europa. La speculazione spinge Mediobanca

LE BORSE EUROPEE SEGNANO IL PASSO. LA SPECULAZIONE SPINGE MEDIOBANCA

Indici in rosso all’avvio delle contrattazioni sul mercato azionario: la conferma del rallentamento dell’economia cinese, arrivata dalle statistiche di luglio sulle esportazioni, sta facendo prevalere le vendite portando in flessione i principali listini europei.

Le Borse europee arretrano e l’indice Stoxx 600 segna un calo dello 0,3%, un passo indietro dopo 5 sedute consecutive di rialzo che lo hanno spinto sui livelli di aprile. A Milano l’indice Ftse Mib segna un ribasso dello 0,52% a quota 14,578. Londra scende dello 0,25%, Parigi dello 0,85% e Francoforte dello 0,5%.

In luglio le esportazioni cinesi sono salite dell’1% dal +11% di giugno, gli economisti si aspettavano un incremento dell’8%. La bilancia commerciale della Cina si riduce a 25 miliardi di dollari da 31 miliardi, le attese erano a +35 miliardi. Un’altra conferma della frenata della Cina arriva dai nuovi prestiti in yuan, scesi a 540 miliardi da 919 miliardi di giugno contro aspettative di 700 miliardi.

L’euro si svaluta sul dollaro per il quarto giorno consecutivo e scende a 1,227 sul dollaro da 1,230 della chiusura. Salgono i tassi di interesse italiani: il rendimento del Btp a 10 anni sale di 5 punti base a 5,87%, quello del Btp a 2 anni tratta a 3,28% (+8 punti base).

A Milano arretrano le banche, ma i ribassi sono molto meno ampi rispetto all’apertura. Unicredit -0,8%, Intesa -1,07%, Popolare dell’Emilia -2,2%. Mediobanca è in rialzo dell’1,19% per effetto delle speculazioni su novità nell’azionariato. Generali è in calo dell’1,2%. Fondiaria Sai sale del 2% all’indomani dell’innalzamento del rating da parte di Standard&Poor’s.

Unipol guadagna l’1,7% dopo la conference call sui dati del trimestre e le prime indicazioni sul programma di integrazione con Fondiaria Sai e Premafin. Scendono le utility. Enel -0,7%, Atlantia -1,5%. Tenaris perde l’1,79%, Ansaldo Sts l’1,3%. Stm guadagna lo 0,7%.

Finmeccanica guadagna lo 0,38%. Oggi il consiglio dei ministri esaminerà lo schema di decreto attuativo sulla golden share che lo Stato detiene nel settore della Difesa. Sotto i riflettori ci sarebbero il core business di Finmeccanica, Avio e Fincantieri, escludendo Ansaldo Energia e Trasporti. Se approvato, il nuovo decreto bloccherebbe possibili scalate anche da parte di società di Paesi Eu.

Lottomatica sale dell’1% e Mediaset del 2%. Brusco calo di Saras in calo del 9,4% dopo la presentazione dei dati del trimestre. Il gruppo della raffinazione ha realizzato un Ebitda comparabile di 33,6 milioni di euro contro una media di 52 milioni delle stime degli analisti.

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