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Hera: l’utile sale del 30%. Su ricavi e Mol

L’utile netto ha raggiunto quota 216 milioni, i ricavi sono saliti del 22% a 4,179 miliardi – Il presidente Tommasi di Vignano: “Guardiamo al futuro con fiducia” – Il titolo sale in Borsa

Hera: l’utile sale del 30%. Su ricavi e Mol

Rialzi a doppia cifra per tutti principali indicatori economico-finanziari “grazie al contributo dei principali business”, sottolinea Hera nella nota contenente i risultati del primo semestre 2021. 

Nel dettaglio, i ricavi sono saliti del 22,8% a 4,179 miliardi, il margine operativo lordo ha raggiunto quota a 617,9 milioni (+10,4%) mentre l’utile netto per gli azionisti ha registrato un balzo del 30%, arrivando a 216,1 milioni.

La società sottolinea il “forte miglioramento dell’indebitamento finanziario netto a 2,95 miliardi, con un rapporto sul mol calato a 2,5 volte, a fronte di investimenti operativi netti saliti dai 195,1 milioni del primo semestre 2020 ai 237,4 milioni al 30 giugno 2021 (+21,7%). 

Tra i principali highlight Hera rimarca il contributo al risultato da parte delle aree energy e ambiente e l’apporto sia della crescita organica sia dello sviluppo per linee esterne, oltre a una “solida base clienti nei settori energetici a quasi 3,4 milioni di clienti”.

“I risultati semestrali riflettono il buon andamento del gruppo e ci consentono di guardare al futuro con fiducia, in linea con lo storico percorso di crescita della multiutility e l’attenzione alla creazione di valore per i nostri azionisti e i territori in cui operiamo”, ha commentato Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo di Hera. “In particolare, coerentemente con gli indirizzi strategici del Piano industriale al 2024, stiamo effettuando una serie di operazioni di sviluppo per linee esterne, che ci consentiranno di consolidare la leadership italiana nel trattamento dei rifiuti e ampliare ulteriormente la nostra piattaforma impiantistica, con strutture all’avanguardia e soluzioni per le aziende in chiave di economia circolare”.

A Piazza Affari il titolo sale dell’1,67% a 3,588 euro, realizzando una delle migliori performance tra le blue chip del Ftse Mib (+0,7%)

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