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Hamas: “Pronti a una guerra lunga, uccideremo un ostaggio per ogni attacco”, Israele: “Ripreso il controllo del confine con Gaza”

Sarebbero oltre 100 gli israeliani in ostaggio, due italo-israeliani dispersi, 200 italiani rientrano in italia con due aerei militari – I leader: “Fermo sostegno a Israele e condanna di Hamas”

Hamas: “Pronti a una guerra lunga, uccideremo un ostaggio per ogni attacco”, Israele: “Ripreso il controllo del confine con Gaza”

Israele si avvia verso l’operazione di terra nella Striscia di Gaza, già assediata con il blocco a cibo ed energia. L’attuale bombardamento su Gaza è “solo l’inizio”, ha detto ieri sera il premier israeliano Benjamin Netanyahu, aggiungendo che Israele farà di tutto per liberare i prigionieri detenuti a Gaza, ma ha avvertito che “si stanno avvicinando giorni difficili”, che potrebbero creare le premesse per un conflitto che potrebbe richiedere settimane, o anche di più, per concludersi.

Nella notte ci sono state violente esplosioni in territorio palestinese e scontri a fuoco sul confine. Le forze di difesa israeliane, Idf, hanno comunicato di aver ripreso il pieno controllo del confine di Gaza. Lo riferisce Haaretz.

Nel frattempo Hamas ha minacciato di “giustiziare un ostaggio per ogni bombardamento israeliano su abitazioni civili a Gaza senza preavviso”. Secondo l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Gilad Erdan sarebbero tenuti in ostaggio “tra i 100 e i 150 israeliani”. “Non conosciamo il numero esatto – ha spiegato – ma è senza precedenti. E include cittadini americani”. Nel frattempo il bilancio dei morti israeliani nell’attacco di Hamas è salito intanto a oltre 900. Il ministero della Sanità con sede a Gaza ha fatto sapere che il numero di palestinesi uccisi a Gaza è salito a 704, tra cui 143 bambini e 105 donne Il numero dei feriti è di circa 4.000.

Due coniugi italo-israeliani dispersi

Una coppia di coniugi italo-israeliani risulta dispersa. “Sono un uomo e una donna, marito e moglie, prima pensavamo si trattasse di padre e figlio, che vivevano nel kibbutz di Beeri e non rispondono alle chiamate della famiglia. Probabilmente sono stati presi in ostaggio oppure risultano dispersi, non abbiamo ancora la certezza”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg2. Tajani ha ribadito che i due hanno doppia cittadinanza e che l’Italia lavora “a stretto contatto con Tel Aviv” sulla vicenda. “Speriamo di ritrovarli ma in questo momento non abbiamo altre notizie, è probabile che siano stati presi in ostaggio”, ha ribadito.

In mattinata sono in arrivo a Pratica di Mare i due aerei militari con a bordo circa 200 italiani di rientro da Israele.

Colloquio tra leader

Ieri sera c’è stato un colloquio tra Joe Biden, Giorgia Meloni, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Rishi Sunak. I 5 leader hanno confermato “fermo sostegno a Israele e condanna di Hamas”. 

Usa e alleati hanno affermato di riconoscere “le legittime aspirazioni del popolo palestinese” ma che “sosterranno” lo Stato ebraico “nei suoi sforzi per difendersi”. 

Ue: “Non taglieremo gli aiuti umanitari, rafforzerebbe i terroristi”

Dopo gli annunci di ieri sulla sospensione dei programmi di aiuto allo sviluppo nei territori palestinesi, arrivano chiarimenti da parte dei vertici europei. “La revisione dell’assistenza dell’Ue alla Palestina annunciata dalla Commissione europea non sospenderà i pagamenti dovuti, come chiarito dal comunicato stampa della Commissione. La sospensione dei pagamenti – punendo tutto il popolo palestinese – avrebbe danneggiato gli interessi dell’Ue nella regione e avrebbe solo rafforzato ulteriormente i terroristi”. Ha scritto in un tweet l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell.

In collegamento con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Nulla può giustificare gli atroci attacchi terroristici e i crimini commessi da Hamas contro Israele e il suo popolo.” ha affermato sempre su X (ex Twitter) il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.Israele ha il diritto di difendersi e qualsiasi operazione militare deve essere condotta nel rispetto del diritto internazionale. Non dobbiamo tagliare i tanto necessari aiuti umanitari e allo sviluppo per i civili palestinesi. Questo potrebbe essere sfruttato da Hamas e inasprire le tensioni e l’odio”, aggiunge.

Hamas: pronti a una guerra lunga

“Hamas si è detta pronta a combattere una lunga guerra con Israele e utilizzerà le decine di ostaggi tenuti a Gaza per garantire il rilascio dei palestinesi detenuti in Israele e all’estero”, ha detto un funzionario del gruppo militante citato dai media internazionali. 

Come riporta l’Ansa, Ali Barakeh, membro della leadership del gruppo in esilio a Beirut, ha affermato che Hamas ha un arsenale di razzi che durerà a lungo. “Ci siamo preparati bene per questa guerra e per affrontare tutti gli scenari, anche quello di una lunga guerra”, ha aggiunto Barakeh, sottolineando che Hamas utilizzerà gli ostaggi per garantire il rilascio delle persone detenute nelle carceri israeliane e persino di alcuni palestinesi imprigionati negli Stati Uniti. 

Barakeh ha spiegato che solo un piccolo numero di alti comandanti all’interno di Gaza era a conoscenza dell’incursione di sabato in Israele e che anche i più stretti alleati del gruppo non erano stati informati in anticipo sui tempi. Ha negato le notizie secondo cui funzionari della sicurezza iraniani avrebbero contribuito a pianificare l’attacco. Tuttavia ha aggiunto che alleati come l’Iran e gli Hezbollah libanesi “si uniranno alla battaglia se Gaza sarà sottoposta ad una guerra di annientamento”. 

Barakeh ha detto che persino Hamas stessa è rimasta scioccata dalla portata della sua operazione, affermando che si aspettava che Israele prevenisse o limitasse l’attacco. “Siamo rimasti sorpresi da questo grande crollo. Stavamo progettando di ottenere qualche risultato e di prendere prigionieri per scambiarli. Questo esercito è una tigre di carta”.

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