L’accordo decisivo per la salvezza della Grecia arriverà “nei prossimi giorni“. Lo ha assicurato il ministro delle Finanze di Atene, Evangelol Venizelos, arrivando stamane al vertice Ecofin di Bruxelles. L’intesa in questione è quella fra il tesoro ellenico e i creditori privati per giungere finalmente alla tanto sospirata ristrutturazione del debito.
Stanotte i ministri dell’Economia dell’Eurozona hanno respinto l’ultima proposta di accordo tra Atene e i suoi creditori, chiedendo a breve una nuova soluzione. Le trattative proseguiranno ora fino al 13 febbraio.
Questa mattina il ministro delle Finanze dell’Austria, Maria Fekter, ha precisato che “il Fondo monetario internazionale lavorerà a un nuovo programma di aiuti con i greci. Ma saremo in grado di dare il nostro accordo soltanto se i partiti al potere e gli altri dimostreranno di aver raggiunto un’intesa” per attuare le riforme. E “ciò deve essere fatto per iscritto”.
Se non si trovasse una soluzione al più presto, a marzo la Grecia potrebbe non avere i fondi per rimborsare i 14,4 miliardi di bond in scadenza. L’accordo è necessario inoltre perché arrivi l’ok all’erogazione dei nuovi aiuti internazionali al Paese.
Il nodo fondamentale nell’operazione di “debt swap”, ovvero di sostituzione dei titoli attuali in scadenza, è sui tassi d’interesse. I creditori, che detengono circa 206 miliardi di euro del debito greco (pari a circa 330 miliardi totali), non vogliono andare sotto il 3%, come invece vorrebbe il Governo.
