La Grecia ha approvato domenica notte il pacchetto di sacrifici imposto dalla troika, ma ancora non basta. Almeno non per Bruxelles, che ha deciso di rinviare la riunione dell’Eurogruppo prevista per oggi pomeriggio. Lo ha annunciato ieri sera il presidente Jean Claude Juncker. I ministri dell’Ue terranno una semplice teleconferenza, peraltro senza prendere alcuna decisione su Atene, che invece attendeva il varo della nuova tranche di aiuti da 130 miliardi di euro. Una somma fondamentale per evitare il default del Paese ellenico, che al momento non ha i mezzi per ripagare i bond in scadenza a metà marzo.
“Non ho ricevuto dai leader dei partiti della coalizione al governo le assicurazioni politiche richieste sull’applicazione del piano” stabilito dalla troika, ha scritto Juncker. “C’è bisogno di altro lavoro tecnico, tra cui l’analisi della sostenibilità del debito. Bisogna ancora trovare i 325 milioni” per il 2012. Soldi che arriveranno probabilmente da nuovi colpi di machete sulle pensioni, come pare si sia stabilito in un Consiglio dei ministri tenuto ieri sera in extremis dal governo greco. Quando ormai era troppo tardi per convincere l’Europa.
