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Grecia, lunedì scatta aumento Iva e riaprono le banche

Intanto il premier Alexis Tsipras non molla e anzi studia il rimpasto di governo, provando a ridurre i danni della rivolta interna al partito di maggioranza Syriza: il nuovo esecutivo dovrebbe essere comunicato entro il weekend – Probabili elezioni anticipate in autunno.

Grecia, lunedì scatta aumento Iva e riaprono le banche

La Grecia prova a uscire a piccoli passi dall’emergenza e lo fa innanzitutto con il ritorno alla normalità dell’attività bancaria: dopo l’iniezione di fiducia (e di denaro) incassata ieri dalla Bce, il ministero delle Finanze greco ha annunciato che lunedì prossimo, 20 luglio, riapriranno le banche dopo oltre due settimane di chiusura per mancanza di liquidità. Non verrà comunque tolto il limite dei 60 euro giornalieri per i prelievi.

Atene ha anche comunicato che sempre lunedì entreranno in vigore i nuovi aumenti dell’Iva: le modifiche riguarderanno prodotti e servizi, che passeranno da un tasso del 13% al 23%, come gli alimenti confezionati, i servizi di ristorazione e le caffetterie oltre ai biglietti dei mezzi di trasporto pubblico. L’aumento dell’aliquota per gli alberghi entrerà in vigore a ottobre, mese in cui sarà abolita l’aliquota Iva agevolata per le isole del Mar Egeo. Il ministero delle Finanze ha anche confermato che le banche rimarranno chiuse fino a domenica.

Intanto il premier Alexis Tsipras non molla e anzi studia il rimpasto di governo, provando a ridurre i danni della rivolta di Syriza. Lo strappo del voto di venerdì nelle file del partito è infatti ancora doloroso e pare molto probabile a questo punto che Tsipras – dopo aver fatto votare al Parlamento il nuovo memorandum e firmato il terzo piano di salvataggio con i creditori – comuinichi un nuovo governo di unità nazionale, secondo la stampa greca già entro il fine settimana. Non è successivamente da escludere un ritorno alle urne in tempi relativamente brevi, con elezioni anticipate in autunno. “Gli sviluppi della situazione in queste ultime ore ci obbligano tutti a fare una serie di riflessioni – ha detto il ministro degli Interni Nikos Voutsis, uno dei fedelissimi del premier -. Ed è probabile che si vada a un voto anticipato tra settembre e ottobre”.

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