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Governo ad Alitalia: “Prima il piano poi gli esuberi”

Il Governo ha chiesto ad Alitalia di presentare in breve tempo un piano “condiviso dagli azionisti, dalle banche e dalle istituzioni finanziarie creditrici” – Mercoledì l’incontro con i sindacati.

Governo ad Alitalia: “Prima il piano poi gli esuberi”

Si è appena concluso la riunione tenutasi al Ministero dello Sviluppo economico tra i vertici di Alitalia, il numero uno del Mise, Carlo Calenda e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. 

Al tavolo erano presenti anche il neo consigliere d’amministrazione Gaetano Miccichè, in rappresentanza dell’azionista Intesa Sanpaolo, il direttore generale di Unicredit Gianni Papa, l’ad di Aeroporti di Roma, Giovanni Castellucci. “E’ stato un incontro molto positivo”, secondo l’amministratore delegato della compagnia aerea, Cramer Ball. “E’ stata una riunione utile e interessante”, ha affermato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, specificando che “abbiamo ragionato con chiarezza sul futuro” anche se “non abbiamo visto nessun piano”.

La posizione del Governo è stata esplicitata attraverso una nota diffusa poco fa nella quale si legge che “Il governo ha chiesto all’Alitalia di presentare entro le prossime settimane un piano industriale dettagliato condiviso dagli azionisti, dalle banche e dalle istituzioni finanziarie creditrici”. Un’impresa non facile da realizzare a causa delle frizioni esistenti con le principali banche finanziatrici. Unicredit e Intesa in testa.

Per quanto riguarda i possibili esuberi, una risposta arriverà solo in seguito: “Ogni eventuale discussione sui livelli occupazionali – sottolinea la nota – sarà affrontata solo in seguito, una volta che sarà finalizzato nei dettagli un piano industriale che definisca il progetto di lungo periodo dell’azienda e il rilancio della stessa”.

In base al piano industriale, il numero degli esuberi dovrebbe essere pari a 1.640 unità, ma secondo alcune indiscrezioni si potrebbe arrivare fino a 4.000. Mercoledì 11 gennaio, nell’ambito dell’incontro con i sindacati, la tensione si preannuncia dunque altissima anche a causa della scelta dell’azienda di congelare gli automatismi contrattuali a partire dal 1°gennaio. La strada per il momento, sembra essere in salita.

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