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Golf, Tiger Woods parte male in Turchia

Tiger parte al rallentatore in Turchia, ma l’evento è mondiale: è infatti in corso il Turkish Airlines open by the Ministry of culture and tourism, terzo appuntamento delle Final Series della Race to Dubai.

Golf, Tiger Woods parte male in Turchia

Tiger Woods, il numero uno, l’uomo immagine del golf mondiale, parte al rallentatore in Turchia e dopo l’esibizione sul Bosforo per i media di tutto il mondo, segna un modesto -1 nelle prime 10 buche del circuito.  Stamattina si riparte per concludere il primo giro, sospeso ieri per oscurità dopo un ritardo di 3 ore a causa della pioggia.

Teatro del terzo evento delle Final Series della Race to Dubai, cioè i tornei finali del circuito europeo, è il golf The Montgomery Maxx Royal, ad Antalya dove si disputa il Turkish Airlines open by the Ministry of culture and tourism. Lo sforzo economico della Turchia per accreditarsi come meta turistica per golfisti di tutto il mondo si è concentrato in quest’appuntamento e per l’occasione ha ingaggiato anche Tiger Woods, che riesce a trascinarsi dietro il pubblico planetario. In palio ci sono 7 milioni di dollari, ma Woods ha sicuramente già intascato il suo appannaggio milionario. Del resto Tiger è una macchina da soldi impressionante, un “indipendent contractor”, come lui dice di se stesso. Per ora sembra ancora in vacanza e certo l’occasione, almeno per il campionissimo, non ha il pathos dei grandi eventi. In questo viaggio fuori dagli States Tiger è venuto a levarsi soprattutto un po’ di ruggine di dosso dopo la chiusura del circuito Usa e la President Cup, e a incassare i suoi diritti di immagine in paesi, come Cina o Turchia, che progettano di fare incetta, in futuro, di quei milioni di turisti con la sacca alla ricerca di nuove mete.

Tutt’altra partita stanno giocando gli europei, sia quelli che devono qualificarsi fra i primi sessanta per poter partecipare, la prossima settimana,  all’evento finale della stagione, Il DP World Championship a Dubai, sia quelli che devono risalire posizioni di  classifica sperando di insidiare Henrik Stenson in vetta alla graduatoria.

Per ora lo svedese guarda tutti dall’alto e, con grande determinazione, dopo aver vinto la FedExCup, cioè la classifica americana, ora si appresta a vincere anche quella europea. Per riuscirci ha deciso di impegnarsi al massimo, non mancando alcun torneo finale, persino con un polso dolorante. Dopo due gare giocate un po’ in sordina, in Turchia sembra pronto a sfoderare i suoi colpi migliori e ieri, in campo con Tiger, è riuscito a portare in club house un ottimo -4 nelle prime dieci buche. A quest’appuntamento ha rinunciato invece il diretto rivale  di Stenson,  il nord irlandese Graeme McDowell che lo segue a due punti di distanza, mentre Justin Rose, terzo in classifica e vincitore della prima edizione di quest’evento, nel 2012, ma con formula match play, è sui fairway con Stenson e Tiger e ha un parziale di -1, lo stesso punteggio del campionissimo. Tutto può ancora succedere, Tiger sulla carta resta favorito, ma se il buongiorno si vede dal mattino il migliore, nella prima giornata, è stato l’inglese Paul Casey, partito con uno splendido -7 nelle prime 14 buche.

Media la prestazione degli italiani: Francesco Molinari dopo 12 buche è a -2, mentre Matteo Manassero è 50esimo dopo 11 buche, anche lui a -1. Stamattina presto si riparte, per finire il giro di ieri e per fare le 18 buche della seconda giornata. E’ un venerdì pieno di golf per chi aspira a migliorare o a consolidare la propria posizione.

Il percorso è un par 72 inaugurato nel 2008 e disegnato dal campione inglese Colin Montgomery che, dopo un successo sul senior tour nelle scorse settimane, ha deciso di cimentarsi anche in Turchia con la propria creatura, giocando il suo 549esimo torneo sull’European Tour. In contention ci sono 78 giocatori e non c’è taglio.

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